
Si fa presto a dire: «Dovresti perdere peso». Meno facile è farlo. Ma poniamo il caso che ci riusciate. Che effettivamente, dopo dure rinunce, riusciate a rimettervi in forma. Magari anche dopo una gravidanza che vi ha viste soffrire le pene dell’inferno. Tutto a posto, dite? Purtroppo non sempre. Perché il dimagrimento può essere accompagnato anche da quelle antiestetiche striature che sono le smagliature.
E, diciamolo: non c’è niente di peggio. Ti sacrifichi per mesi, per poi accorgerti che ti sono rimaste – spesso nelle gambe, o nella pancia – queste orribili strisce. Da cui bisogna liberarsi al più presto, anche se pare quasi impossibile.
Come fare, dunque? Quali rimedi si possono utilizzare? E come prevenirle? Abbiamo raccolto i cinque suggerimenti migliori sull’argomento.
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Indice
1. Massaggi
Un buon sistema per cominciare
Le smagliature non sono altro che lesioni della pelle. Prendere peso, infatti, aumenta la nostra massa cutanea, e questa di fatto diventa più tesa. Quando questo aumento è repentino – come, appunto, nel caso di una gravidanza – la pelle non ha il tempo di adattarsi alle nuove misure e non riesce a rimanere elastica.
Se poi si perde peso, questa lesione diventa ancora più evidente ed antiestetica. Chiariamo pertanto subito una cosa: cancellare del tutto le smagliature è praticamente impossibile. Si può, però, fare in modo di limitarne l’evidenza, e soprattutto si può prevenire il formarsi di altre evenienze di questo tipo.
Una delle pratiche più efficaci per prevenire le smagliature e per impedire che se ne formino altre è quella dei massaggi.
Visto che, come abbiamo detto, alla base c’è un problema di elasticità dei tessuti, i massaggi aiutano a mantenere tonica la pelle. Ne garantiscono l’elasticità e ne migliorano la circolazione sanguigna, anche solo col calore che riescono a generare nei tessuti.
Certo, non aspettatevi dei miracoli. I massaggi vanno associati ad altri sistemi, perché da soli non possono salvarvi. Ma di sicuro possono dare un contributo non indifferente, anche perché collaborano a ridurre l’incidenza anche di altri inestetismi, come ad esempio la cellulite.
2. Olio e creme
Per prevenire ma forse anche per curare
Il massaggio è di sicuro un toccasana, ma è ancora più efficace se associato ad oli particolari e creme apposite.
Ad esempio, se state affrontando una gravidanza dovete sapere fin da subito che le smagliature sono un’evenienza probabile, e potete quindi iniziare già da ora a trattare il vostro corpo con prodotti appositi. Facendo attenzione al fatto che siano adatti, appunto, al particolare periodo che state vivendo.
Per questo conviene sempre farsi consigliare da un esperto del settore e soprattutto consultare il proprio ginecologo: lui di donne incinte ne ha viste parecchie, e saprà consigliarvi un prodotto che ha già funzionato in vari casi. E che soprattutto non mette a rischio il vostro bambino. In ogni caso, gli oli più comuni sono quelli che contengono olio di jojoba e di mandorle.
Esistono poi anche dei prodotti che non agiscono solo prima, ma anche dopo il sorgere del danno. Ad esempio, particolari oli a base di calendula e rosmarino sembrano avere una buona efficacia nel ridurre gli effetti delle smagliature, rigenerando la zona cicatrizzata e dandole nuova elasticità.
Ma ormai sono varie le creme preparate dalle industrie cosmetiche che promettono di aiutare il rinnovamento cellulare delle zone colpite. Certo, non funzionano su tutte le donne e su tutti i corpi, ma chiedendo consiglio al vostro farmacista o, di nuovo, a un esperto del settore potrete provarne almeno una.
3. Microdermoabrasione
Ricorrere alla medicina estetica
Se creme e prevenzione non funzionano, c’è un’altra possibilità: la medicina estetica. Una cura, cioè, più radicale e in parte invasiva, che però può anche rivelarsi più efficace. Una delle tecniche che sembrano andare per la maggiore è quella della microdermoabrasione e in particolare di quella controllata a cristalli inerti.
In pratica il medico spara letteralmente sulla cute questi cristalli, che uccidono le cellule più superficiali, stimolando la pelle a rigenerarsi. Una tecnica che negli ultimi anni è avanzata parecchio, e che oggi non presenta più gli effetti collaterali tipici di un tempo, come il sanguinamento, le escoriazioni e i forti arrossamenti.
Certo, questa tecnica non funziona in tutti i casi. Ad esempio, se la cicatrizzazione è vecchia la sua efficacia si riduce di molto. E lo stesso accade nel caso in cui le smagliature siano eccessivamente estese.
Al di là di questi limiti, però, questa procedura sembra funzionare anche su tutta una serie di altri inestetismi, come le cicatrici derivate dall’acne, le rughe, le cicatrici post-chirurgiche.
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4. Terapia laser
La fototermolisi
Rimaniamo nel campo della medicina estetica con un’altra procedura simile, quella del laser frazionato. Anche qui l’evoluzione della tecnica ha fatto sì che lo strumento sia tutto sommato non invasivo e non generi particolare dolore nel paziente. Questo laser emette del calore provocando quella che tecnicamente si chiama fototermolisi, cioè la rottura dei tessuti cicatrizzati.
In questo modo, la pelle, colpita da delle micro-necrosi, reagisce avviando un processo di guarigione spontaneo, che porta alla formazione di nuovo tessuto. Le fibre elastiche così si rigenerano grazie a un apporto di collagene ed elastina da parte del derma sano.
I produttori assicurano che in quattro sedute il processo porti a un grande giovamento della pelle. Anche in questo caso, però, non aspettatevi risultati eccessivi. Il processo si rivela efficace su striature di dimensioni abbastanza contenute e relativamente recenti.
Se il danno è molto evidente, nessun laser può cancellarlo, anche se può – questo sì – ridurne le dimensioni e renderlo meno clamoroso.
Eventualmente, c’è infine un altro trattamento che sta dando discreti risultati: si chiama biodermogenesi e combina più tecniche. Di mezzo ci sono una fase di peeling, un tentativo di “riempire” le smagliature tramite un macchinario apposito e, anche, l’uso di particolari cosmetici.
5. Correttori e trucchi
Come mascherare le smagliature, anche in spiaggia
Se però il vostro problema è tutto sommato limitato e non vi fidate troppo della medicina estetica (e dei suoi costi), ci sono anche soluzioni più semplici. Come usare dei correttori che riescono a mascherare – a volte anche egregiamente – le smagliature.
Addirittura, visto che il problema si presenta soprattutto quando in estate ci mettiamo in costume da bagno, ne esistono anche di resistenti all’acqua, che vi permettono di farvi una nuotata.
Certo, bisogna prestare molta attenzione al colore della propria pelle e a quello del prodotto che si sceglie, in modo che coincidano il più possibile. Inoltre, bisogna considerare anche l’abbronzatura, che certo ha un buon effetto sugli inestetismi della pelle, visto che tende a mascherarli naturalmente, ma che potrebbe allo stesso tempo “sfasarvi” l’intonazione di colore.
Attenzione, infine, ai trucchi. Ne esistono di specifici: non provate ad utilizzare sulle gambe quelli che usate per altre parti del corpo e soprattutto per il viso. Potreste restare, in quel caso, molto deluse dal risultato.
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