Cinque serie TV fantasy belle e consigliate

Il cast di C'era una volta, moderna rivisitazione del mondo delle fiabe e delle streghe

Il fantasy è un genere che, negli ultimi anni, sta ottenendo grandi riscontri, soprattutto al cinema. Il successo della saga de Il Signore degli Anelli ha portato alla riscoperta di un filone che era stato molto cavalcato nei libri, ma poco sul grande schermo, anche per via delle difficoltà realizzative. E questo successo, di recente, ha dato origine anche a numerose e sempre più belle serie TV fantasy.

La più famosa, indubbiamente, è Il trono di spade, che ha battuto diversi record e continua a fare incetta di premi ad ogni sua stagione. Ma dietro all’adattamento dei romanzi di George R.R. Martin sono sorte decine di altre serie, spesso interessanti e ben fatte.

Alcune seguono i dettami classici del fantasy, con ambientazioni simil-medievali, magia e scontri tra bene e male. Altre hanno invece virato quelle caratteristiche in chiave più moderna, dando vita a saghe urban fantasy che vedono eroi contemporanei scontrarsi con vampiri, licantropi o fenomeni paranormali.

Ovviamente, in quest’ultimo caso il fantasy si mescola – come d’altronde è nella sua natura – ad altri generi, dall’horror alla fantascienza. E nascono dei prodotti ibridi che sembrano piacere agli spettatori e in certi casi tracciano le linee di tendenza del prossimo futuro.

Visto però che questi show sono ormai molti, vale forse la pena di fare un po’ d’ordine. E provare ad individuare le cinque serie TV fantasy più interessanti mai prodotte. Come vedrete, quelle che abbiamo scelto noi sono tutte piuttosto recenti, perché questo è di sicuro il periodo d’oro di questo filone. Se però volete segnalarne altre, fatelo nei commenti.

 

1. Il trono di spade

Nell’elenco delle migliori serie TV fantasy non si può che partire, obbligatoriamente, da qui: da Il trono di spade. Il serial della HBO tratto dai romanzi di George R.R. Martin non è stato infatti il primo a trattare certi temi, ma è quello che indubbiamente l’ha fatto meglio, stabilendo degli standard.

Ogni nuovo show che oggi si trovi a trattare temi simili, infatti, deve per forza di cose confrontarsi con Game of Thrones. Adottandone certe soluzioni e rischiando, comunque, di rimanere sconfitto nel paragone.

Il trono di spade, la regina di tutte le serie TV fantasy
Il programma è stato lanciato nel 2011, grazie all’adattamento operato sui primi romanzi del ciclo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco da David Benioff e D.B. Weiss. La storia mescola politica, rapporti d’amore e d’odio, leggende e creature magiche, in un miscuglio ben equilibrato e molto suggestivo.

Un mix che non ha mancato di suscitare l’entusiasmo sia della critica che del pubblico. Il mondo di Martin è infatti affascinante ma anche complicatissimo, e sarebbe stato facile perderne il sapore in una resa televisiva. HBO è invece riuscita dove altri avrebbero probabilmente fallito, dimostrandosi ancora una delle emittenti migliori del panorama mondiale.

L’arrivo dell’inverno

La storia gira attorno a intere casate più che a singoli personaggi. Gli eroi a cui di volta in volta ci si affeziona, infatti, vanno e vengono, muoiono e ricompaiono con un ritmo abbastanza alto e con poche eccezioni. Le casate, invece, restano e lottano per arrivare al potere.

L’ambientazione della serie è divisa tra i due continenti di Westeros e Essos. A Westeros c’è Approdo del Re, città capitale in cui si trova il Trono di Spade che dà il titolo a tutta la saga. Quel trono è l’obiettivo di molti.

Arya Stark, interpretata da Maisie WilliamsTra i personaggi più amati ci sono alcuni esponenti della casata Stark, come ad esempio la piccola Arya e il suo fratellastro Jon Snow. Tra i subdoli Lannister, invece, ha sempre affascinato la figura complessa di Tyrion, nano astuto e intelligente ma dalla vita particolarmente difficile.

Infine, una nota a parte la merita Daenerys Targaryen, la Madre dei Draghi, che insieme a Jon Snow è diventata col tempo uno dei volti principali della serie, oscurando in parte anche l’altra donna di rilievo della trama, Cersei Lannister.

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2. Buffy l’ammazzavampiri

Se Il trono di spade è stata la serie che ha portato il fantasy in vetta alle classifiche di ascolto, Buffy l’ammazzavampiri è stata quella che ha dato il via al tutto. Lanciata nel 1997 – ma anticipata da un film omonimo addirittura nel 1992 –, è andata in onda fino al 2003.

Joss Whedon nel 2012 (foto di Gage Skidmore via Wikimedia Commons)
Joss Whedon nel 2012 (foto di Gage Skidmore via Wikimedia Commons)

Creatore di quello show era, all’epoca, un giovane sceneggiatore che avrebbe avuto da lì in poi una carriera luminosa e piena di successi: Joss Whedon. A quel tempo, Whedon era uno scrittore professionista, che aveva lavorato parecchio in TV. Si era fatto le ossa, infatti, su Pappa e ciccia, una sitcom familiare intelligente e acida.

Aveva anche cominciato a collaborare col cinema, ma spesso in posizioni non accreditate. Il suo compito era quello di revisionare le sceneggiature scritte da altri, individuando eventuali punti deboli e apportando delle correzioni. In questo modo diede il suo contributo a Getaway, Speed e Waterworld.

Fu però il lavoro – stavolta accreditato – su Toy Story, e il conseguente successo di quella pellicola, a dargli l’opportunità di proporre uno show tutto suo. Lui optò per una serie che mescolasse avventura, horror e fantasy. Con, per protagonista, una studentessa liceale che nel tempo libero fa la cacciatrice di vampiri.

Le avventure della cacciatrice

La protagonista è infatti la bella Buffy, mostrataci dal momento in cui giunge nella cittadina di Sunnydale. Qui comincia a frequentare il liceo locale e stringe le prime amicizie, legando in particolare con due coetanei, Willow e Xander, e instaurando però anche una certa rivalità con la popolare Cordelia.

Buffy, però, non è una ragazza come le altre. Come detto, ha infatti ricevuto una chiamata che fa di lei una cacciatrice di mostri, demoni e vampiri, l’unica della sua generazione. Per questo, accanto a lei lavora anche un Osservatore, Rupert, che nasconde il suo vero compito dietro le mansioni del bibliotecario della scuola.

Il cast di Buffy l'ammazzavampiri
I nemici con cui la ragazza deve confrontarsi sono comunque parecchi. Ad esempio, c’è il potente vampiro Spike, che subirà una certa evoluzione nel corso delle stagioni. Oppure, c’è Angel, un altro vampiro, maledetto e tormentato dalle sue stesse malefatte.

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Whedon, come dicevamo, non si è però certo fermato a Buffy. In TV ha creato altre serie come Angel (spin-off di Buffy) e Agents of S.H.I.E.L.D.. Al cinema, poi, ha scritto e diretto i due film degli Avengers e codiretto con Zack Snyder la recente pellicola della Justice League, facendo il botto al botteghino.

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3. Supernatural

Su tematiche simili a quelle di Buffy si pone anche Supernatural, la terza serie TV del nostro elenco. Non a caso, fu lanciata dall’emittente The WB [1], la stessa dello show di Joss Whedon, poco dopo la chiusura della serie dell’ammazzavampiri, nel tentativo di raccoglierne l’eredità.

Supernatural, però, presentava – e presenta ancora, visto che viene ancora trasmessa, dopo più di 10 stagioni – anche degli elementi nuovi e diversi. Al centro non c’è infatti una ragazzina, ma una coppia di fratelli, i Winchester, che vanno comunque a caccia di demoni e fenomeni paranormali.

Eric Kripke, creatore di Supernatural (foto di Thibault via Flickr)
Eric Kripke, creatore di Supernatural (foto di Thibault via Flickr)

I protagonisti sono interpretati da Jared Padalecki, che vi arrivò dopo vari anni a Una mamma per amica, e Jensen Ackles, che invece aveva avuto dei ruoli in Dawson’s Creek e Smallville.

Creatore della serie è infine Eric Kripke. Poco più che ventenne, lo sceneggiatore aveva già negli anni ’90 elaborato i punti principali di Supernatural, ma non riuscì in un primo momento a portarlo sul piccolo schermo. Gli ci volle il successo dell’horror Boogeyman, da lui scritto e prodotto, per ottenere la fiducia dei network.

I fratelli Winchester all’opera

Al centro della serie, come detto, ci sono due giovani uomini, Dean e Sam Winchester. I due, fratelli, da bambini hanno subito la morte della madre, uccisa da un demone. Per questo sono stati educati dal padre a diventare futuri cacciatori di esseri soprannaturali. Con l’andare degli anni, però, le strade dei due fratelli si sono separate, con Sam all’università.

Lo show prende avvio quando Dean, quindi, si reca a Stanford in cerca del fratello. Deve comunicargli che il padre sembra scomparso, rapito da un demone. I due, dopo qualche titubanza, si mettono quindi sulle tracce del genitore, trovandosi ad affrontare varie forze maligne e in particolare il demone Azazel.

I protagonisti di SupernaturalMa quello è solo l’inizio di una serie di avventure destinate a rincorrersi negli anni. Avventure che non sempre finiscono bene, anzi: sia Sam che Dean finiscono ripetutamente per morire ed essere “ripescati” dal regno dei morti, in circostanze che danno il via a nuove e intricate trame.

I due fratelli, infatti, non si trovano a combattere solo con demoni e vampiri, ma anche con entità molto più potenti e “mistiche”. Appellandosi alla tradizione biblica, la serie mette in scena addirittura Lucifero, gli arcangeli Michele e Gabriele e molti altri, fino ad arrivare a far comparire nella serie nientemeno che Dio. Una cosa che non si vede molto spesso.

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4. C’era una volta

A parte Il trono di spade, le altre due serie che abbiamo presentato finora non trattano solo di tematiche fantasy. Sia Buffy che Supernatural, infatti, traggono moltissimi spunti dall’immaginario e dalle leggende, ma li mescolano ad andamenti da teen drama o da cinema horror.

In C’era una volta, invece, le tematiche fantasy tornano ad essere l’assoluto elemento centrale, anche se qualche brivido corre lungo la schiena anche in questo show. Prodotto dalla ABC – di proprietà della Disney, che ha fornito molto materiale –, il telefilm va in onda dal 2011 ed è stato trasmesso in Italia prima da Fox e ora da Netflix.

Adam Horowitz (a sinistra) ed Edward Kitsis (a destra) nel 2012 (foto di Gage Skidmore via Flickr)
Adam Horowitz (a sinistra) ed Edward Kitsis (a destra) nel 2012 (foto di Gage Skidmore via Flickr)

Concepita già parecchi anni fa, la serie porta la firma di Adam Horowitz ed Edward Kitsis, che misero il progetto in stand-by quando entrarono nello staff di Lost. D’altronde, le atmosfere fantasiose e cupe di quella serie in parte hanno influenzato anche il lavoro successivo.

Come hanno loro stessi spiegato, il primo progetto era infatti fortemente virato sulle favole, ma forse anche per questo non era stato approvato da alcun network. Dopo Lost, i due decisero quindi di ridefinire la trama, dando un ruolo centrale ai personaggi, in modo che l’aspetto fantastico “girasse loro attorno” e non prendesse il sopravvento.

Nel mondo delle favole

Nonostante questi adattamenti, la fantasia continua comunque a farla da padrona. La serie infatti segue le avventure e le disavventure di vari personaggi del mondo delle fiabe, che vengono trasportati nella nostra realtà, non prima però di essere privati della loro memoria.

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Inizialmente le storie della serie erano ambientate a Storybrooke, nel Maine, ma di recente la trama principale si è spostata a Seattle, con un cambio anche dei protagonisti. Inoltre, il successo dello show ha consentito la nascita anche di uno spin-off di breve durata, C’era una volta nel Paese delle Meraviglie, dedicato ad Alice.

Il cast di C'era una volta, moderna rivisitazione del mondo delle fiabe e delle stregheAll’inizio della trama, l’antagonista principale è la Regina Cattiva, che 28 prima ha lanciato un sortilegio per impedire che le varie storie arrivassero a un lieto fine. Così facendo, ha spostato appunto a Storybrooke tutto il reame incantato di Biancaneve e del Principe Azzurro.

Ora, però, la profezia lascia sperare che Emma – interpretata da Jennifer Morrison, già vista in Dr. House – Medical Division – possa essere la Salvatrice, la ragazza cioè destinata a porre fine al sortilegio. Ma i problemi per gli abitanti di Storybrooke sono destinati a durare a lungo.

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5. Outlander

Concludiamo con una serie relativamente recente, lanciata nel 2014 e ispirata a un ciclo di romanzi (ovviamente fantasy) scritti dalla statunitense Diana Gabaldon. Si tratta di Outlander, prodotta dalla TV via cavo Starz grazie a capitali americani e britannici.

L’ambientazione, infatti, è scozzese. Ma, al di là del luogo, il fulcro in questo caso è il tempo. La serie, infatti, prende avvio nel 1945, ma poi si sposta inaspettatamente nel 1743. La protagonista, Claire Randall, scopre non a caso di essere una viaggiatrice nel tempo, con tutti i problemi che questo comporta.

La protagonista di Outlander, divisa tra modernità e passatoDurante una sorta di secondo viaggio di nozze nelle highlands scozzesi, la donna si trova infatti catapultata nel XVIII secolo, imbattendosi in alcuni antenati del marito. Ma si trova, soprattutto, invischiata in vari problemi di quell’epoca, tra cui anche l’ancora forte rivalità tra scozzesi e inglesi.

Più che sulla politica, però, la serie si concentra sull’amore e su tematiche rosa. Claire – interpretata dall’attrice irlandese Caitriona Balfe – vuole infatti a tornare al suo tempo e al suo amato marito, ma finisce anche per innamorarsi di Jamie Fraser, ribelle dal grande fascino. E perfino per sposarlo, dando vita a uno strano triangolo amoroso.

Dai romanzi alla serie TV

Ogni stagione dello show televisivo si ispira a un diverso romanzo della Gabaldon. In Italia questi libri sono stati tradotti già a partire dal 2003 da Corbaccio, che finora ha portato nel nostro paese tutti gli otto romanzi originali.

Il primo, La straniera, serviva principalmente a presentare l’ambientazione e i personaggi. Il secondo, Dragonfly in Amber, è stato adattato in due volumi, L’amuleto d’ambra e Il ritorno. E lo stesso meccanismo ha visto coinvolti anche i libri successivi.

Diana Galabdon, autrice della serie di libri da cui è stato tratto Outlander, in una foto di Andreas Pavelic
Diana Galabdon, autrice della serie di libri da cui è stato tratto Outlander, in una foto di Andreas Pavelic

Così Voyager, pubblicato in originale nel 1994, in Italia è stato diviso in Il cerchio di pietre e La collina delle fate. Il quarto romanzo, Drums of Autumn, è diventato da noi Tamburi d’autunno e Passione oltre il tempo.

Questi i volumi finora adattati per il piccolo schermo. Ma ne mancano ancora molti altri. Anche perché la scrittrice sta lavorando al nuovo capitolo della sua saga, che dovrebbe uscire in questi mesi col titolo di Go Tell the Bees that I am Gone.

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Ecco cinque belle serie TV fantasy: vota la tua preferita.

 

Note e approfondimenti

[1] Poi diventata, a seguito della fusione con UPN, The CW. Qui un resoconto di quella fusione, a dieci anni di distanza dai fatti.

 

Segnala altre serie TV fantasy nei commenti.

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