Cinque straordinarie canzoni di Max Gazzè

Max Gazzè e le sue canzoni migliori

 
Max Gazzè, ormai, lo conoscete tutti. Negli ultimi anni infatti una serie di fortunate canzoni pop l’ha portato alla ribalta nazionale. Così non era fino a qualche tempo fa, quando i lavori dell’artista romano erano sì popolari, ma non avevano ancora sfondato quella barriera che separa il cantante di nicchia da quello di grande successo.

La svolta della carriera

Cosa è stato a far scattare questa molla è difficile dirlo. Certamente negli ultimi album si è vista una maggiore apertura al pop, ma non è che mancassero melodie orecchiabili neppure nei lavori precedenti. Forse, semplicemente, si è trattata di fortuna, o forse il gusto del pubblico è ora più disponibile ad accogliere le sue canzoni.

Comunque sia andata, la carriera di Gazzè è costellata di canzoni memorabili, da sempre. Ne abbiamo scelte cinque, che vanno dagli esordi discografici di fine anni ’90 fino ai giorni nostri. Segnaliamo solo, prima di partire, alcuni esclusi eccellenti, che vi consigliamo di recuperare se le cinque che trovate qui di seguito non dovessero bastarvi: tra le altre, meritano una menzione Una musica può fare, Il solito sesso e La vita com’è. E ora procediamo.


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Vento d’estate

In duetto con Niccolò Fabi

Nato a Roma ma cresciuto in Belgio, Max Gazzè tornò in Italia negli anni ’90, iniziando presto a collaborare con vari esponenti della scena cantautoriale della capitale. Proprio parallelamente ad alcuni di essi, come Niccolò Fabi, sul finire degli anni ’90 Gazzè riuscì anche a pubblicare i suoi primi lavori.

Il singolo d’esordio fu Cara Valentina, uscito nel 1997. Il primo successo arrivò però l’estate successiva, con Vento d’estate, brano cantato in coppia proprio con Niccolò Fabi. Scritto da Gazzè con Riccardo Sinigallia, il brano vinse l’edizione di quell’anno di Un disco per l’estate e venne promosso anche tramite un video diretto da Alex Infascelli. Fu poi pubblicato sia in La favola di Adamo ed Eva, il secondo album di Gazzè, che, lo stesso anno, in Niccolò Fabi.

 

Il timido ubriaco

Da Max Gazzè (2000)

In Max Gazzè e nella sua musica convivono varie anime. C’è l’aspetto di ricerca anche introspettivo. C’è l’amore per la musica elettronica, per l’alternative, perfino per l’acid jazz. C’è poi l’anima pop, sia dal punto di vista musicale che da quello dello show business. Questo amalgama strano l’ha portato, negli anni, a scelte anche agli antipodi l’una dall’altra, ma tutto sommato coerenti col personaggio. Una di queste è stata la decisione di partecipare a varie edizioni del Festival di Sanremo.

La prima apparizione è datata 1999, quando, nonostante i due album già all’attivo, fu inserito nella sezione Nuove Proposte con Una musica può fare. L’anno dopo ritornò sul palco dell’Ariston, questa volta da “big”, portando Il timido ubriaco, canzone che a sorpresa si piazzò quarta. Davanti alla tenera composizione di Max arrivarono infatti solo gli Avion Travel, Irene Grandi e Gianni Morandi, questi due con canzoni scritte da Vasco Rossi ed Eros Ramazzotti. Il pezzo di Gazzè entrò poi anche nella classifica dei singoli, raggiungendo il sedicesimo posto.

 

Mentre dormi

Da Quindi? (2010)

L’eclettismo di Max Gazzè non si vede però solo dalla sua musica e dalle sue partecipazioni ai più prestigiosi concorsi canori nazionali. Nel 2010, infatti, il cantante romano partecipò alla realizzazione di Basilicata coast to coast, film di Rocco Papaleo che vedeva nel cast anche Alessandro Gassman e Giovanna Mezzogiorno. Per quel film Gazzè recitò (per la verità senza parlare) e compose la colonna sonora, di cui faceva parte anche il brano Mentre dormi.


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La canzone, scritta assieme a Gimmi Santucci, vinse il Premio Mario Camerini e il David di Donatello. Merito di una musica intimista, toccante, lontana dalle altre che hanno fatto conoscere Gazzè al grande pubblico (ma non, in realtà, dal repertorio del cantante). Sempre nel 2010 fu poi inserita anche nel nuovo album di inediti, Quindi?, che andò particolarmente bene, piazzandosi al sesto posto della classifica italiana.

 

Sotto casa

Da Sotto casa (2013)

Come detto, le partecipazioni di Max Gazzè al Festival di Sanremo sono state varie. Il timido ubriaco, finora, gli ha fruttato il miglior piazzamento, ma nel 2008 andò tutto sommato piuttosto bene anche Il solito sesso. Nel 2013, così, Gazzè tornò di nuovo in Liguria ormai da veterano per partecipare all’edizione presentata da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Come la formula di quell’anno prevedeva, portò con sé due canzoni: I tuoi maledettissimi impegni e Sotto casa.

Fu quest’ultima a superare la selezione iniziale e ad andare avanti nel concorso. A vincere il Festival quell’anno fu Marco Mengoni con L’essenziale, precedendo Elio e le storie tese e i Modà, ma Gazzè si piazzò in una dignitosa settima posizione, subito sotto all’amico Daniele Silvestri. Il singolo, pubblicato in contemporanea al Festival, vendette 50mila copie e fu poi inserito nell’album omonimo, che confermò la crescita anche commerciale dell’artista romano.

 

Ti sembra normale

Da Maximilian (2015)

Nel 2015, dopo aver pubblicato un bel disco con Daniele Silvestri e Niccolò Fabi, Max Gazzè ritornò in sala d’incisione per un nuovo album solista. Si trattava di Maximilian, uscito ad ottobre, ma anticipato un mese prima dal singolo La vita com’è. E col tempo arrivarono altri singoli: Mille volte ancora nel gennaio 2016 e Ti sembra normale nell’aprile di quell’anno.

Quest’ultima canzone – promossa anche tramite un bel video diretto da Jacopo Rondinelli – era, come tutto il disco, un pezzo che calcava la mano sull’anima più pop del cantautore. Trascinata da una buona ritmica e da un ritornello molto orecchiabile, la canzone ha ottenuto il disco d’oro e ha aiutato l’album a salire fino al disco di platino. Ottimi traguardi, che però la carriera di Gazzè promette di poter superare ancora.

 

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