
Batman è uno dei più famosi supereroi americani. A dire la verità, anche uno dei primi, uno di quelli che hanno creato lo standard del settore. Se infatti Superman, il capostipite del genere, esordì nel 1938, l’uomo-pipistrello lo seguì a ruota l’anno dopo. Era infatti il 1939 quando il personaggio creato da Bob Kane e Bill Finger faceva il suo esordio sulle pagine di Detective Comics.
Dalla sua il Cavaliere Oscuro non aveva particolari superpoteri. Dietro alla maschera c’era un geniale inventore e ricco imprenditore, Bruce Wayne, che si teneva tra l’altro parecchio in forma. Ma non aveva sensi speciali, forza sovrumana o abilità inedite da mettere in gioco.
Forse anche per questo, i suoi sceneggiatori sono spesso stati costretti a farlo scontrare non con alieni o robot potentissimi, ma con avversari pittoreschi.
Personaggi un po’ particolari
Il Joker comparve già nelle sue prime avventure, ed è sempre stato il principale avversario di Batman. Ma molti altri personaggi “particolari” si sono scontrati con lui.
Pensate, solo per citare quelli che non approfondiremo, a gente come Catwoman, il Pinguino, lo Spaventapasseri, Mister Freeze, Poison Ivy o Harley Quinn. D’altronde, anche Batman è pittoresco e per certi versi pazzo, e il suo rapporto di amore-odio coi i “cattivi” è stato analizzato dai più acuti tra i suoi autori.
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Oggi, per completare un percorso di approfondimento del mito di Batman che abbiamo già cominciato altrove, vogliamo quindi parlarvi dei suoi nemici, dei “cattivi” che gli hanno tormentato la vita. Ne abbiamo scelti cinque, forse i più temibili. Ecco le loro storie.
Indice
1. Joker
Il più letale nemico di Batman
Partiamo da quello che è il cattivo più cattivo di tutti: Joker. Creato da Jerry Robinson con la collaborazione di Bill Finger e Bob Kane, comparve sul primo numero del mensile dedicato a Batman, nel 1940. Aveva già alcuni tratti che sarebbero diventati emblematici.
Mostrava un senso dell’umorismo molto macabro, pochi scrupoli e l’abilità di creare piani molto elaborati. Negli anni, gli sceneggiatori e i disegnatori migliorarono ulteriormente la sua caratterizzazione, rendendolo il principale nemico dell’eroe.
Se era chiaro come il Joker agisse, meno chiaro era da dove provenisse. Il suo passato infatti rimase a lungo un completo mistero. Così come non si capiva da dove derivassero la sua pazzia e la sua pelle di colore bianco (oltre ai capelli verdi).
Un primo tentativo di dissipare l’enigma arrivò nel 1950, su Detective Comics 168. Qui si spiegò che l’origine della pazzia del Joker era lo stesso Batman, che era intervenuto durante un furto compiuto dal criminale nei panni di Cappuccio Rosso, facendolo involontariamente cadere in una mistura chimica.
Il lavoro di Alan Moore
Queste stesse origini sono state poi ampliate, negli anni ’80, da Alan Moore nella sua celebre The Killing Joke. Quella storia, profonda e memorabile, riuscì a rilanciare il personaggio, che negli anni precedenti era diventato di secondo piano.
Da lì in poi Joker ritornò ad essere una presenza fissa delle storie di Batman, uccidendo tra l’altro pure il terzo Robin.
Inoltre, il fascino del cattivo venne ribadito in quegli anni sul grande schermo. Nel 1989 uscì il primo Batman di Tim Burton, in cui il criminale veniva interpretato da Jack Nicholson.
Nei capitoli successivi Bruce Wayne si trovò ad affrontare altri nemici, ma il Joker ritornò l’antagonista principale in Il Cavaliere Oscuro del 2008. Lì fu interpretato da Heath Ledger, che tra l’altro morì durante la lavorazione.
In anni più recenti, il personaggio è stato ripreso all’interno della pellicola Suicide Squad. Il ruolo, lì, è stato affidato a Jared Leto, che assieme al regista David Ayer ha dato al personaggio un’interpretazione diversa sia da quella di Nicholson che da quella di Ledger.
2. Due Facce
L’ex procuratore Harvey Dent
Come abbiamo detto, Batman ha avuto spesso a che fare con i pazzi. Non che gli altri eroi del panorama fumettistico americano siano esenti da figure di questo tipo. Pensate, ad esempio, al Dottor Destino dei Fantastici Quattro o al Goblin di Spider-Man.
Negli altri casi, però, i nemici sono pazzi fino a un certo punto. Si tratta più che altro di geni del crimine con manie di grandezza e un lato anarchico, ma non una vera follia psichica.
Ricordate la storia di Jekyll e Hyde, ideati a fine ‘800 da Robert Louis Stevenson? In quel caso avevamo un unico personaggio che, tramite una pozione, si sdoppiava, alternando la propria parte buona e quella cattiva.
La rinascita degli anni ’80
Questa stessa idea di poter dividere i due lati della psiche umana ritorna in Harvey Dent, nemico di Batman. Ideato da Bob Kane e Bill Finger, il personaggio comparve per la prima volta nel 1942.
Per tutti gli anni ’40, ’50 e ’60, però, non riuscì mai ad imporsi veramente, rimanendo un antagonista di secondo piano. Tutto cambiò tra gli anni ’70 e ’80, quando un rinnovato clima gli permise di scalare le gerarchie.
Come saprete, il cattivo ha metà faccia sfregiata e una doppia personalità, da cui emerge un lato spietato e sadico. Inoltre, per prendere le sue decisioni criminali usa una moneta truccata, che lancia in aria molto spesso per decidere della vita e della morte delle sue vittime.
3. Ra’s Al Ghul
La strana morale dell’aspirante suocero
I due personaggi che abbiamo presentato finora sono nemici storici. Vennero creati infatti già negli anni ’40 e, tra alti e bassi, hanno accompagnato la carriera dell’uomo pipistrello fino ad oggi. Ra’s Al Ghul ha invece una genesi più recente.
Nonostante abbia la metà degli anni di vita editoriale di buona parte degli altri antagonisti, i suoi poteri e il suo carisma sono così forti da averlo reso uno dei più letali avversari di Batman. Anche perché la sua morale è molto particolare.
Il “cattivo” è infatti cattivo fino a un certo punto. Il suo obiettivo è sconfiggere il male e la corruzione e debellarle dal pianeta. Il problema è che non utilizza i mezzi tradizionali e pacifici, ma pretende di cancellare il male tramite dei genocidi.
Un rapporto di amore-odio
Per questo la strada di Ra’s Al Ghul e di Batman si sono scontrate spesso. Tra i due c’è però un rapporto difficile e controverso. Il nemico infatti odia ma allo stesso tempo stima Batman, e ha provato più volte a trasformarlo in un alleato.
D’altronde, conosce da tempo l’identità segreta dell’eroe e questo gioca spesso a suo vantaggio. Inoltre, Ra’s Al Ghul ha una figlia, Talia, che è innamorata di Bruce Wayne. E il padre vorrebbe che i due si sposassero.
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Il passato di Ra’s Al Ghul è avvolto nel mistero. Si sa che ha diverse centinaia di anni d’età, e riesce a sopravvivere rigenerandosi periodicamente nel “pozzo di Lazzaro”, un bagno che lo fa ringiovanire ma lo rende anche completamente pazzo per due giorni.
È poi il leader della Lega degli assassini, una setta che ha anch’essa un’origine antichissima. E che si è più volte scontrata con altri eroi della DC.
4. L’Enigmista
Crimini e indovinelli
Non pensate alla serie di film horror che ha avuto grande successo negli ultimi anni. L’Enigmista di cui stiamo parlando è un altro, uno dei “cattivi” più letali di Batman. Creato da Bill Finger e Dick Sprang, fece la sua comparsa nel dopoguerra, su Detective Comics 140.
L’Enigmista coronava, in un certo senso, questa nuova tendenza. Pazzo e pittoresco, questo “cattivo” infatti colpiva Batman non tanto con le semplici armi, quanto con indovinelli e giochi da risolvere.
Il suo reale obiettivo non era infatti arricchirsi, quanto dimostrarsi superiore al supereroe. Da qui le numerose sfide d’intelligenza, che Batman riusciva però solitamente a volgere a proprio favore.
La storia di Edward Nigma
Vestito di solito con un abito o una calzamaglia verdi adornati di numerosi punti di domanda, l’Enigmista era in realtà Edward Nigma, inventore e truffatore di mezza tacca ma dotato di un grande quoziente intellettivo. La passione per l’enigmistica si trasformava presto in una mania, così come la curiosità di scoprire la vera identità di Batman.
Scoperta che, dopo molti anni, è riuscito effettivamente a fare di recente, indovinando che dietro all’uomo mascherato si cela Bruce Wayne.
Anche lui, come gli altri “cattivi”, è spesso apparso nei film, nelle serie TV e nelle serie animate dedicate all’uomo pipistrello. Presenza quasi fissa nel serial degli anni ’60, ebbe il suo momento di gloria al cinema quando fu interpretato da Jim Carrey in Batman Forever.
Nel film diretto da Joel Schumacher si divideva la scena con Due Facce. Doveva inoltre comparire anche in un capitolo della trilogia di Nolan, ma gli fu poi preferito Bane.
5. Bane
Colui che spezzò la schiena a Batman
E proprio con Bane, un nemico ben diverso dagli altri visti finora, chiudiamo la nostra lista. Il “cattivo” intanto ha una storia editoriale notevolmente più corta, ma è anche stato creato per essere in un certo senso un anti-Batman, una sua immagine uguale e contraria.
In questo lo si può avvicinare, in parte, a Ra’s Al Ghul, al quale si è tra l’altro spesso alleato.
Cresciuto in un carcere per via delle colpe di suo padre, fu educato da un gesuita mentre, per via dei metodi disumani, covava odio e risentimento. Quando i dottori del carcere gli iniettarono il veleno Venom per potenziarlo, divenne un super-cattivo e riuscì a fuggire.
Un novello Edmond Dantès
Da quel punto ha cercato la propria vendetta, nascondendosi dietro a una maschera da lottatore. Per volere dei suoi creatori, ricorda in un certo senso il Conte di Montecristo, anche se in chiave molto più violenta.
Il mistero attorno alle sue origini, d’altronde, è stato risolto solo parzialmente. Oggi sappiamo che il suo cognome è Dorrance, ma non conosciamo il suo nome di battesimo.
D’altro canto, ai suoi creatori all’inizio i particolari della sua vita interessavano relativamente. Bane fu infatti lanciato sui fumetti all’interno della saga Knightfall, che doveva portare alla caduta di Batman e alla sua rinuncia al costume.
Proprio Bane, dopo aver ordito un colossale piano, arrivava infatti a sconfiggere Bruce Wayne, spezzandogli la schiena. Ridotto su una sedia a rotelle, l’eroe doveva quindi rinunciare al proprio ruolo. E affidarlo a Jean-Paul Valley, che lo sostituì per un breve periodo. Fino al suo ritorno in scena, con conseguente rivincita su Bane.