
Il mercato degli smartphone, già da qualche anno, è diviso in fasce piuttosto stabili: c’è la cosiddetta prima fascia, che può portare l’acquirente a spendere dai 700 euro in su e che offre gli ultimi ritrovati della tecnologia mondiale; c’è una fascia media, che può variare dai 300 ai 500 euro, con prodotti magari un po’ più poveri nella dotazione ma sempre più interessanti; c’è, infine, una fascia bassa, al di sotto dei 300 euro, con smartphone che – salvo rare eccezioni – offrono funzioni elementari ma comunque più che dignitose.
I tentativi di scardinare questa formula, magari giocando su soluzioni originali, si contano sulle dita di una mano, e non sempre sono stati duraturi: Google, ad esempio, sembrava aver abbracciato col Nexus l’idea di proporre un telefono di fascia media ma ben equipaggiato sia a livello hardware che software, anche se negli ultimi tempi ha distinto nettamente il proprio catalogo, allineandosi con le scelte di Apple; i cinesi di OnePlus, l’anno scorso, hanno provato a replicare il tentativo, con un esito come vedremo ambivalente (e intanto il loro secondo device ha esordito ora ad un prezzo più in linea con la concorrenza); ma ci sarebbero da citare anche LG, Motorola ed altri produttori.
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Se non volete partecipare alla rincorsa verso le alte vette a cui tendono Apple, Samsung o Huawei ma volete portarvi a casa un buon smartphone stando sui 300 euro di spesa, dovete sapere che questa fascia di prezzo è normalmente riservata a prodotti di prima (ma non di primissima) fascia che hanno sulle spalle qualche mese di vita. Se però per voi avere l’ultimo ritrovato della tecnica non è importante quanto tenere in mano un telefono dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, ecco cinque proposte che potrebbero fare al caso vostro.
Indice
OnePlus One
Ancora validissimo, un anno dopo
L’anno scorso se ne è fatto un gran parlare, e anche un sondaggio che avevamo ospitato sul nostro sito aveva finito per farlo entrare nella lista dei cinque migliori phablet disponibili sul mercato: stiamo parlando dello OnePlus One, device di origine cinese che era stato presentato con l’obiettivo di offrire il miglior telefono possibile al minor costo possibile. Oggi, a distanza di un anno, è uscito un nuovo modello, chiamato OnePlus 2, e la dotazione dello smartphone originario può apparire un po’ meno travolgente di quanto non lo fosse dodici mesi fa, ma il telefono rimane un terminale di tutto rispetto che continua ad essere venduto ad un prezzo quasi irrisorio, cioè a 299 euro.
Lo schermo è da 5,5 pollici, che sta diventando sempre più lo standard del mercato, mentre ottime sono le dotazioni sia per quanto riguarda la memoria e la potenza di calcolo (processore Qualcomm Snapdragon 801, 3 giga di RAM e 16 o 64 giga di memoria), sia per quanto riguarda la batteria, da 3.100 mAh. Inoltre bisogna considerare che il cervellotico sistema di acquisto ad inviti è stato superato e lo OnePlus One si può acquistare senza problemi direttamente dal sito del produttore. Il sistema operativo è ovviamente Android (nella versione Cyanogen OS 12, aggiornata pochi mesi fa).
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Honor 6
Ma, se volete investire qualche euro in più, c’è anche l’Honor 7
Nella stessa fascia di prezzo dell’OnePlus One si pone anche l’Honor 6, smartphone sviluppato da Huawei (ma senza che il sempre più potente marchio cinese lo “brandizzasse”, per tenerlo separato dalla propria linea madre e proporlo ad un pubblico diverso) e lanciato anch’esso più di un anno fa, ma ancora più che valido per chi non vuole svuotarsi troppo le tasche. Le specifiche parlando di un display da 5 pollici che lo rende molto maneggevole, di una buona funzionalità per quanto riguarda le connessioni e di una fotocamera da 13 megapixel che consente di registrare video anche in fullHD: insomma, una serie di opzioni magari non esaltanti prese singolarmente, ma che è raro trovare tutte insieme in questa fascia di prezzo. Inoltre il device viene veduto sia nella versione dual SIM che single SIM, cosa che può far aizzare le orecchie a chi si ritrova a dover gestire due numeri di telefono.
Anche in questo caso, in questi dodici mesi sono usciti dei modelli più recenti e costosi: ad esempio è interessantissimo l’Honor 7, che a 350-370 euro offre un telefono quasi di prima fascia, con due processori quad-core, 64 GB di memoria espandibili, Android 5.0 e una fotocamera da 20 megapixel, mentre si avvia verso i 400 euro l’Honor 6 Plus, che offre bene o male la dotazione del 6 ma con uno schermo e un device più ampio, da 5,5 pollici.
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Moto X Play
Non il più economico, ma tra i migliori
Non c’è dubbio che, al di là dei produttori asiatici, l’unico serio competitor occidentale nella fascia dei telefoni da 300 euro sia ormai Motorola, che anzi s’è rilanciato alla grande negli ultimi tempi sfornando una serie di prodotti che hanno ricevuto il plauso della critica e degli utenti. Ora come ora, nella fascia di prezzo dei 300 euro ci sembra che il miglior smartphone prodotto dagli americani sia il Moto X Play, che, cercando, si può trovare abbastanza facilmente attorno ai 330 euro e che presenta una dotazione ottima: lo schermo è da 5,5 pollici, la fotocamera addirittura da 21 megapixel, il sistema operativo montato è Android 5.1.1 Lollipop (in versione stock, cioè molto fluida e pulita), anche se forse la RAM da 2 GB, davanti a cotanto materiale, fa storcere un po’ il naso.
Rispetto agli altri modelli della serie Moto X, peraltro tutti interessanti, il Play è stato pensato per chi ama non tanto giocare, quanto fare esperienze: così si spiegano la fotocamera molto potente ma anche l’ottima dotazione di batteria (3.630 mAh) e il fatto che sia idrorepellente. D’altronde, è proprio nei giochi, forse, che il Moto X Play non rende al meglio, pensato com’è più che altro per professionisti e persone che fanno un uso continuo del terminale, senza modificarlo più di tanto ma sfruttandone appieno le potenzialità. Lo si può trovare sia in versione “monoSIM” che dual SIM.
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LG G3
E con l’LG G3 S o l’LG G4 S si risparmia pure
È uscito ormai più di un anno e mezzo fa, e questo può farlo sembrare uno smartphone antidiluviano, ma l’LG G3 continua ancora a difendersi di fianco a “giovani” ben agguerriti, dimostrando che il premio di miglior smartphone dell’anno agguantato nel 2014 non è stato assegnato a caso. D’altronde, la dotazione – che era quasi straordinaria per il 2014, almeno a quel prezzo – è ancora più che accettabile in questo finale di 2015: è vero che la fotocamera è solo da 13 megapixel e che il processore è un solo quad-core (lo Snapdragon 801), ma è anche vero che il device si riesce a trovare anche attorno ai 275 euro e offre pur sempre uno schermo da 5,5 pollici con un’ottima risoluzione, un design molto accattivante e alcune funzioni specifiche (il doppio tap per lo sblocco, la tastiera intelligente e così via) interessanti.
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In più, c’è da considerare che se lo schermo da 5,5 pollici vi sembra troppo grande, potete optare per l’LG G3 S, una versione ridotta del fratello maggiore che viene venduta a 180 euro: certo, dovete rinunciare a qualche ulteriore pixel per la fotocamera e una certa quantità di memoria integrata, ma per un entry level non c’è male. Se invece – ultima opzione – volete abbandonare il G3 che tante soddisfazioni ha dato alla casa coreana, è disponibile anche il G4 S a un prezzo lievemente maggiore, ma con una dotazione hardware decisamente più competitiva.
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Samsung Galaxy A5
Ottimo per i più giovani
Concludiamo con un altro telefono datato 2014 ma ancora in grado di difendersi onorevolmente, il Samsung Galaxy A5, che potete trovare – cercando bene – anche ben al di sotto del vostro budget, tra i 260 e i 280 euro. La dotazione è discreta: processore Snapdragon 410, 2 GB di RAM, uno schermo da 5 pollici dall’ottima risoluzione e una fotocamera posteriore da 13 megapixel; peccato per la memoria interna di soli 16 GB, tra l’altro espandibile al massimo fino a 32, e per la batteria, che con 2.300 mAh pare abbastanza sottodimensionata.
L’idea di base di Samsung era quello di fornire un telefono di fascia media che potesse piacere ai giovani: per questo ha lavorato sul versante della multimedialità, migliorando audio e video e fornendo un supporto particolare ai selfie, con alcuni accorgimenti interessanti. Al di là di questo, quello che colpisce ora come ora è però soprattutto il prezzo, che vi permette di portarvi a casa un telefono che – inutile nasconderlo – ha qualche mancanza, ma che in mano a un ragazzo può fare egregiamente il suo dovere, senza per forza svenare le tasche del malcapitato genitore.
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