
Milano è una città molto bella e molto affascinante, su questo non ci piove; nelle sue strade si respira l’aria dell’Europa che conta, del passato e del futuro, dell’industriosità e della cultura che ne hanno contrassegnato i secoli. E, perché no, l’aria della moda, che nelle strade meneghine è decisamente di casa.
Così, quando ci si trova nel capoluogo lombardo è bello esplorare i monumenti e i luoghi di interesse, ma è bello anche spendere qualche soldo nel quadrilatero della moda (la zona compresa tra via Montenapoleone, via Manzoni, via della Spiga e corso Venezia) o in altri centri nevralgici dello shopping. I negozi, anzi, sono così tanti che potrebbero spaventare: noi vi consigliamo di partire da quelli più famosi e più carichi di storia. Eccoli.
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Indice
1. Prada in Galleria Vittorio Emanuele II
Dal 1913, uno dei simboli di Milano
Partiamo dalle zone più vicine a Piazza Duomo e proseguiamo poi verso nord, addentrandoci in questo celebre quadrilatero della moda che abbiamo già citato.
Già di fianco al Duomo, infatti, sorge la Galleria Vittorio Emanuele II, edificata subito dopo l’Unità d’Italia e oggi salotto buono della città. Qui hanno sede alcuni dei negozi di maggior pregio e lusso di Milano, tra i quali spicca – per tradizione e fama – quello di Prada.
Questo negozio infatti fu aperto dal fondatore della società, Mario Prada, addirittura nel 1913 per vendere ad una clientela di alto livello accessori da viaggio realizzati con materiali e tecniche di prestigio.
Da qui poi l’impero si è lentamente ma inesorabilmente espanso, grazie anche alla lungimiranza di Miuccia Prada, oggi una delle donne più ricche d’Europa e manager e ispiratrice delle collezioni degli ultimi anni. Accanto al negozio storico in Galleria, non si può infine non citare anche quello sito in via Montenapoleone, al civico 6.
2. La Rinascente in piazza Duomo
Il grande magazzino amato da D’Annunzio
Spostiamoci poco più in là, sia geograficamente che cronologicamente, con La Rinascente, il più antico grande magazzino non solo di Milano ma di tutta Italia.
L’idea di un negozio che vendesse abiti preconfezionati venne infatti ai fratelli Bocconi (uno dei quali, Ferdinando, sarebbe poi divenuto il fondatore dell’omonima università) negli anni ’60 dell’Ottocento sull’esempio di analoghi esperimenti parigini; un’idea che ebbe successo e che divenne un esempio per tutte le altre città italiane soprattutto a cavallo del secolo.
Il nome attuale, come forse saprete, fu attribuito a questi magazzini addirittura da Gabriele D’Annunzio nel 1917, dopo che l’attività era ripartita in seguito a un disastroso incendio.
Da allora e almeno fino a tutti gli anni Sessanta La Rinascente ha attraversato anni molto floridi sia dal punto di vista degli introiti che dell’inventiva, coinvolgendo designer come Bruno Munari, Giò Ponti, Giorgio Armani e altri e inventandosi il Compasso d’Oro, il più prestigioso premio italiano per il disegno industriale.
Oggi, dopo svariati passaggi di mano e un consistente ridimensionamento dei profitti, il grande magazzino continua la sua attività in piazza Duomo, verso corso Vittorio Emanuele II, e in altre città d’Italia.
3. Gucci in via Montenapoleone
Un negozio in moderno Art Déco
Dopo tutte queste premesse doverose, arriviamo a via Montenapoleone, il fulcro della moda e dello shopping milanesi. Numerosissime sono le marche che trovano ospitalità in questa prestigiosa (e costosa) via: oltre a quelle di cui parleremo più diffusamente, vale la pena citare almeno Cartier, Sergio Rossi, Louis Vuitton, Ralph Lauren, Alberta Ferretti ed altri ancora.
Ma partiamo da Gucci, una società che ha origini in realtà fiorentine – essendo stata fondata nel 1921 da Guccio Gucci – ma che è da qualche tempo controllata dalla holding francese Kering, che l’ha condotta comunque al secondo posto mondiale, per fatturato, tra le case di moda.
A Milano Gucci vanta una boutique da 1.600 metri quadrati, da poco restaurata secondo le precise indicazioni del direttore creativo della casa, Frida Giannini, richiamandosi ai dettami dell’Art Déco, rivisti e aggiornati.
D’altronde, che Gucci sia propenso ad investire sul versante milanese è dimostrato anche da almeno un paio di dati: il primo, il recente acquisto dello storico brand di gioielli milanese Pomellato; il secondo, il fatto che proprio nello store meneghino nel 1998 è stato venduto quello che per molti anni è stato il paio di jeans più costoso della storia, i Genius Jeans, del costo di circa 2.400 euro.
4. Versace in via Montenapoleone
La casa di moda milanese e le sue boutique
Arriviamo al civico numero 11 di via Montenapoleone per incontrare la boutique di Versace, un altro brand planetario che proprio a Milano ha mosso i primi passi.
Erano i primi anni ’70, infatti, quando un giovanissimo Gianni Versace arrivò nel capoluogo lombardo da Reggio Calabria per cercare fortuna, fortuna che nel giro di pochissimi anni cominciò a premiarne il talento: già sul finire del decennio aveva dato vita – assieme al fratello-manager Santo – alla sua azienda, mentre a partire dagli anni ’80 riuscì a farsi conoscere in tutto il mondo, diventando lo stilista più amato dalle star di Hollywood e della musica.
Ma mentre il marchio Versace – nonostante qualche anno di crisi dopo la tragica dipartita di Gianni – conquistava il pianeta, Milano rimaneva e rimane tutt’oggi il suo centro nevralgico, la sua base: la sede dell’azienda è infatti ancorata a via Manzoni, mentre in via Montenapoleone c’è la boutique forse più prestigiosa.
Altri negozi monomarca della griffe si trovano poi in Galleria Vittorio Emanuele II e, per quanto riguarda il marchio Versace Home, in via Borgospesso, una laterale della stessa via Montenapoleone.
5. Armani in via Manzoni
Un megastore con hotel annesso
Concludiamo con un’altra casa di moda che è milanese fin dalla nascita, anche se anche in questo caso fondata da un genio che a Milano non ci era nato, ma che di questa città era diventato presto cittadino: Giorgio Armani.
Uomo tra i più ricchi del mondo e stilista tra i più apprezzati degli ultimi quarant’anni, Armani cominciò, proveniente da Piacenza, proprio alla Rinascente, per poi lavorare brevemente per il lanificio Fratelli Cerruti.
L’azienda col suo nome è quindi arrivata nel 1975 e si è poi ingrandita soprattutto negli anni ’80 grazie al successo che lo stilista italiano ha riscontrato all’interno del mondo del cinema, affascinato dalle sue idee che in parte si richiamavano all’America degli anni ’30 e in parte riuscivano a rivoluzionare l’idea sia di uomo che di donna.
A Milano, appunto in via Manzoni, ha sede il Megastore di Armani, dove si trovano varie linee disegnate da Giorgio e dai suoi collaboratori, sia quelle sportive che quelle di alta moda, grazie ai vari piani disponibili.
E da qualche anno, nei piani superiori rispetto al negozio vero e proprio, Armani ha ampliato l’offerta: si contano, infatti, un ristorante e un bar aperti al pubblico, un hotel – il secondo, dopo quello di Dubai, all’interno del marchio Armani Hotel e realizzato assieme all’azienda immobiliare Emaar Properties – e una spa riservata però solo ai clienti dell’hotel stesso.
E voi, quale negozio di Milano preferite?