Cinque tra i più famosi discorsi ai laureati

Steve Jobs a Stanford nel 2005, nel giorno in cui fece il suo famoso discorso ai laureati

Lasciano il segno, fanno sognare, sono insegnamenti di vita. Stiamo parlando dei commencement speech, ovvero dei discorsi ufficiali ai laureandi tenuti al termine dell’anno accademico da una personalità di spicco del mondo della cultura o della politica, diventati da tempo tradizione nelle università americane.

Negli ultimi anni, infatti, i discorsi agli studenti di scrittori come David Foster Wallace o George Saunders sono diventati dei veri e propri oggetti di culto, per gli studenti e non solo. Discorsi che brillano di spirito vivace e anticonformista, capaci di cantare inni alla libertà e alla creatività dell’essere umano, spiazzare e anche divertire. Eccone cinque tra i più famosi di sempre.

 

Il discorso di John F. Kennedy alla classe del 1962 di Yale

«La pace è possibile»

Correva l’anno 1962 e John F. Kennedy diceva alla classe di Yale che la pace era possibile. Discuteva con loro di convivenza e grandezza umana, in un discorso che si rivela oggi più attuale che mai. Ai neolaureati di quell’anno, il Presidente americano decise di parlare del mondo e della possibilità di cambiarlo.


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«La nostra attitudine – dichiarava con estrema convinzione – è pensare che non si possa realizzare o che sia irreale. Questo è pericoloso, è una convinzione disfattista. Ci porta a pensare che la guerra è inevitabile e che siamo bloccati da forze incontrollabili. I nostri problemi sono umani e quindi possono essere risolti dagli uomini. E un uomo può essere tanto grande quanto vuole» .

 

Il discorso di Annie Lennox al Berklee College of Music

«Rimanete aperti ai cambiamenti»

È stata Annie Lennox a regalare ai laureati di Berklee del 2013 il discorso di commiato, condividendo con loro tutta la sua passione per la musica. La speranza è quella di ispirare gli studenti che si muovono in un futuro critico e pieno di incertezza. L’obiettivo è quello di far capire loro che i cambiamenti sono necessari per plasmare la vita di ciascuno e quindi di non averne paura. Parla dei Beatles, dei Rolling Stones e dei Beach Boys.

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«Quello che sembra una fine potrebbe in realtà essere l’inizio di un nuovo inizio – augurava la cantante ai presenti –. Arricchite la vostra vita con la musica e condividetela con il mondo nel modo migliore che si possa trovare».

 

Il discorso di David Foster Wallace al Kenyon College

«Questa è l’acqua, questa è l’acqua»

Il discorso di David Foster Wallace per la cerimonia delle lauree al Kenyon college il 21 maggio 2005 è sicuramente da annoverare tra i più celebri del genere. «La libertà del tipo più importante richiede attenzione e consapevolezza e disciplina, e di essere veramente capaci di interessarsi ad altre persone e a sacrificarsi per loro più e più volte ogni giorno in una miriade di modi insignificanti e poco attraenti», consigliava David Foster ai laureati del Kenyon College.

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«Questa è la vera libertà. È straordinariamente difficile da fare, rimanere coscienti e consapevoli nel mondo adulto, in ogni momento. Questo vuol dire che anche un altro dei grandi luoghi comuni finisce per rivelarsi vero: la vostra educazione è realmente un lavoro che dura tutta la vita. E comincia ora».

 

Il discorso di George Saunders alla Syracuse University

«Non dimenticate di essere gentili»

Una riflessione sullo scopo della vita e come provare a essere migliori. Può essere riassunto così il discorso che lo scrittore americano George Saunders ha tenuto agli alunni appena laureati alla Syracuse University, dove insegna, nel maggio 2013. «Ciò che rimpiango di più nella mia vita è aver mancato di essere gentile – spiegava il professore e scrittore –. Mi riferisco a quei momenti in cui davanti a me c’era un altro essere umano, addolorato, e io ho reagito razionalmente. In modo riservato. O con un certo distacco».

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«Oppure, se vogliamo vedere le cose da un’altra ottica, potremmo chiederci: chi ricordi con maggior affetto nel corso della tua vita? Con la più innegabile sensazione di cordialità? Quelli che sono stati maggiormente gentili nei tuoi confronti, scommetto. Sarà forse un po’ semplicistico, e sicuramente difficile da mettere in pratica, ma direi che come obiettivo nella vostra vita fareste bene a cercare di essere più gentili. Non dimenticate di essere gentili».

 

Il discorso di Steve Jobs ai neolaureati di Stanford

«Siate affamati, siate folli»

«Stay hungry, stay fooolish», ovvero «Siate affamati, siate folli». Ognuno di noi ha sentito questa frase almeno una volta nella vita. Si tratta delle parole più celebri del discorso più famoso di Steve Jobs, quello che pronunciò il 12 giugno 2005 all’Università californiana di Stanford, nella solenne cerimonia per i neolaureati.


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«Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro – dichiarava Jobs –. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario».

 

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