Cinque tra le migliori Facoltà di Agraria in Europa

Guida alle migliori Facoltà di Agraria in Europa

Qualche tempo fa abbiamo dedicato uno dei nostri articoli alle più prestigiose Facoltà di Medicina in Italia, cosa che ha suscitato, a giudicare anche dai commenti che ci avete scritto, grande interesse in una buona parte dei lettori. Interesse e richieste: alcuni di voi ci hanno infatti invitato a riproporre articoli di questo genere dedicati ad altri tipi di facoltà, relativi a volte all’Italia, a volte addirittura all’intera Europa.

Inaspettatamente, una delle richieste più frequenti è stata infatti quella di sviluppare un articolo che presentasse le principali Facoltà di Agraria nel vecchio continente, segno da un lato che l’interesse per un approccio più scientifico alle coltivazioni è sempre grande e, dall’altro, che forse si sente però sempre più il bisogno di ampliare i propri orizzonti.

Di cosa abbiamo tenuto conto

Visto che per fortuna esistono varie statistiche al riguardo che confrontano qualità delle strutture, produzione scientifica dei docenti e servizi offerti agli studenti, ci siamo dati da fare e abbiamo preparato la nostra guida a cinque tra le migliori Facoltà di Agraria in Europa.

Prima di iniziare, però, una piccola nota sulle università italiane: l’unica che si avvicina ai primi cinque posti è quella di Bologna, nella quale la Facoltà di Agraria è considerata all’incirca all’ottavo posto nel nostro continente.

A livello mondiale, però, la nostra posizione è molto più arretrata, surclassati come siamo da decine di atenei americani e non solo, cosa che non può non far pensare visto che ci troviamo in un paese in cui l’agricoltura riveste ancora un ruolo economicamente decisivo.

 

1. Università di Gand (Belgio)

La biotecnologia in olandese

Il logo dell'Università di GandAl quinto posto delle varie statistiche troviamo l’Università di Gand, in Belgio. La città è il capoluogo delle Fiandre Orientali – confinante con la vicina Olanda – e la terza città del paese, forte di 250mila abitanti, oltre a vantare una storia millenaria, visto che durante il Medioevo fu una delle capitali economiche del vecchio continente, dando perfino i natali a Carlo V, forse il più potente imperatore dell’epoca moderna.

La sua università fu fondata nel 1817 dal re Guglielmo I dei Paesi Bassi, visto che all’epoca la città, prima dell’indipendenza del Belgio, era ancora sotto il controllo olandese, e infatti ancora oggi – come in tutta la regione – vi si parla il fiammingo, cioè sostanzialmente l’olandese.

Tra le 50 migliori università scientifiche del mondo

Forte soprattutto nelle discipline scientifiche, l’ateneo è, secondo il Times, tra le cinquanta più prestigiose università scientifiche del globo e vanta, nella storia dei suoi insegnanti di ruolo o visiting professor, ben due premi Nobel per la chimica e due per la fisica (Adolf von Baeyer, Erwin Schrödinger, Corneille Heymans e George de Hevesy).

Gli studenti frequentanti sono circa 38mila, il che la rende una università equilibrata con la città e a misura di studente; molti comunque sono anche i programmi di scambio attivati con altri paesi. Oltre alle Facoltà tradizionali, tra i corsi di particolare interesse pensati in via preferenziale per gli studenti internazionali si segnalano Biochimica e Biotecnologia (sia di primo livello che magistrale) e soprattutto le lauree magistrali in Nematologia e in Biotecnologia delle Piante.

 

2. Università di Copenaghen (Danimarca)

Decine di lauree magistrali in inglese

Il logo dell'Università di CopenaghenPer la quarta posizione ci spostiamo in Danimarca, e per la precisione a Copenaghen, dove ha sede un’antica università (fondata nel 1479) che è considerata da tutte le statistiche come la migliore nel mondo scandinavo, che già brilla per qualità ed efficienza dell’offerta formativa.

Di dimensioni molto simili all’ateneo di Gand (gli ultimi dati parlano proprio di 38mila studenti), fa registrare una buona presenza di allievi stranieri – provenienti soprattutto da altri paesi del nord Europa – che hanno portato negli ultimi decenni all’introduzione di numerosi corsi anche in lingua inglese.

I docenti che hanno vinto il Nobel

Molti i premi Nobel che hanno insegnato nell’ateneo, da quelli per la fisica (dal celeberrimo Niels Bohr al figlio Aage Niels Bohr, fino a Ben Roy Mottelson) a quelli per la medicina (Niels Ryberg Finsen, August Krogh, Johannes Andreas Grib Fibiger, Henrik Dam e, più recentemente, Niels Kaj Jerne), passando pure per la chimica (Jens Christian Skou).

Per gli studenti internazionali sono attivati molti corsi di laurea magistrale insegnati direttamente in lingua inglese, come Sviluppo dell’Agricoltura, Economia dell’Agricoltura, Agraria, Cibi di derivazione animale, Scienza animale, Cambiamenti climatici, Economia delle Risorse Ambientali e Naturali, Chimica e Medicina dell’Ambiente, Medicina e Innovazione del Cibo, Scienza e Tecnologia del Cibo, Gestione delle Foreste e della Natura, Geografia e Geoinformatica, Salute Globale, Architettura del Paesaggio, Sviluppo Globale, Sviluppo Sostenibile in Agricoltura, Gestione Sostenibile delle Foreste e della Natura, Foreste Tropicali Sostenibili e Acqua ed Ambiente.

 

3. Politecnico Federale di Zurigo (Svizzera)

La casa dei premi Nobel

Il logo del Politecnico di ZurigoAl terzo posto per le Facoltà di Agraria troviamo quella che è considerata da molte statistiche la miglior università nell’Europa continentale, cioè il Politecnico di Zurigo (o più semplicemente noto come ETH Zürich).

Fondato nel 1855 e piuttosto piccolo (ospita solo 17mila studenti), si è specializzato nell’ultimo secolo nei settori della ricerca e della tecnologia, arrivando a posizioni di eccellenza in molte discipline; basti pensare al fatto che dei 17mila iscritti, circa il 23% è straniero, attratto dalla fama dell’Istituto.

Il rettore italo-svizzero

Qui hanno insegnato alcuni tra i più importanti scienziati del Novecento e del nostro secolo, da Einstein a Pauli, da Debye a Heck; più in generale, i premi Nobel che hanno studiato o insegnato al Politecnico sono ben 22, ripartiti in 9 per la fisica, 11 per la chimica (tra cui i recenti premi al professor Kurt Wüthrich nel 2002 e al ricercatore Richard F. Heck nel 2010) e 2 per la medicina.

Inoltre, dal 2012 rettore dell’istituto è l’italosvizzero Lino Guzzella, che nel 2015 ne diventerà presidente, cosa che dà un piccolo premio di consolazione al nostro patriottismo accademico.

Tra i corsi di secondo livello, che vengono insegnati preferibilmente in inglese ma in parte anche in tedesco, disponibili per gli studenti stranieri si segnalano Scienze Ambientali, Biotecnologie, Scienze dell’Agricoltura e dell’Agroecosistema, Scienze della Terra, Scienze dell’Ambiente, Scienze del Cibo, Geofisica Applicata e Scienza dell’Atmosfera e del Clima.

 

4. Università di Reading (Regno Unito)

Un ateneo un po’ italiano

Il logo dell'Università di ReadingAvviciniamoci ora alla cima della nostra classifica, dove al secondo posto troviamo la britannica Università di Reading, una università che nelle sue campagne di iscrizione si vanta non a caso di far parte dell’1% degli atenei migliori del mondo.

Fondata nel 1892, è di dimensioni medio-piccole rispetto a quelle che abbiamo visto finora a causa di soli 20mila studenti, ma provenienti da oltre 120 paesi diversi, che ne fanno un centro di eccellenza più volte certificato (recentemente, nel 2005, 2009 e 2011) anche dai numerosi premi che il sistema britannico assegna alle istituzioni educative più all’avanguardia.

Meneghello e i corsi di italianistica

Inoltre bisogna ricordare che la città di quasi 150mila abitanti che dista una settantina di chilometri da Londra è in un certo modo legata a doppio filo all’Italia: all’interno dell’Università, infatti, vari sono i corsi di italianistica, originati a partire dagli anni ’60 grazie al lungo periodo di insegnamento in città di Luigi Meneghello, l’autore di Libera nos a Malo e I piccoli maestri, che lì visse per quarant’anni.

Tra i corsi legati all’Agraria spiccano le lauree in Gestione degli Affari Agricoli, Agraria, Ecologia, Gestione Ambientale, Scienza Ambientale, Meteorologia e Clima e Zoologia, mentre tra le lauree magistrali figurano Economia dello Sviluppo Agricolo, Economia Agricola, Agricoltura e Sviluppo, Astmosfera, Clima e Oceani, Sviluppo e Cambiamenti Climatici, Diversità delle Piante, Economia della Ricerca Agricola e Alimentare, Gestione dei Territori Rurali, Economia dei Cambiamenti Climatici e Conservazione e Gestione della Vita allo Stato Brado.

 

5. Università di Wageningen (Olanda)

L’eccellenza più alta a livello mondiale

Il logo dell'Università di Wageningen in Olanda, la miglior Facoltà di Agraria in EuropaConcludiamo il nostro giro attorno all’Europa con l’Università che più di tutte ha dominato negli ultimi anni le statistiche riguardo alla Facoltà di Agraria, cioè quella di Wageningen in Olanda, un’università specializzata esclusivamente sulla ricerca agricola e che proprio per questa sua focalizzazione è riuscita negli anni a diventare un centro all’avanguardia, uno dei primi a livello mondiale.

Vi basti sapere che mentre l’Università di Reading, di cui abbiamo appena parlato, si piazza a livello planetario all’undicesimo posto, superata da una serie di atenei statunitensi, quella di Wageningen è considerata la seconda a livello mondiale, subito sotto alla University of California, Davis, anch’essa specializzata esclusivamente in studi agroalimentari e zootecnici.

I migliori studenti d’Europa

Fondata nel 1918, l’Università olandese ha sede nel piccolo comune di Wageningen, cittadina a una cinquantina di chilometri da Utrecht; qui si radunano solamente 6mila studenti, provenienti però da un centinaio di paesi diversi e qui si insegnano da decenni ad altissimi livelli (come certificato dall’UE, che a questo ateneo ha assegnato il suo primo distintivo ECTS) tutte le più avanzate tecniche agricole, che fanno ancora oggi dell’Olanda uno dei colossi mondiali nel settore.

I corsi di primo livello sono spesso in parte in olandese e in parte in inglese, mentre quelli di secondo livello e post-laurea sono tutti in inglese, proprio per venire incontro all’elevato numero di studenti internazionali. Nel panorama dell’offerta formativa si contano più di venti corsi di laurea, tutti orientati all’agraria, oltre a numerosi master e corsi avanzati.

 

E voi, quale Facoltà di Agraria europea preferite?

Ecco cinque ottime Facoltà di Agraria in Europa: vota la tua preferita.

 

Segnala altre buone facoltà di agraria in Europa nei commenti.

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