Cinque tra le migliori scene di Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza

Il poster del 1977 di Star Wars

Il 25 maggio 1977 è una data che rimarrà per sempre impressa nella storia del cinema: fu in quel giorno infatti che esordì nei cinema americani il primo film della saga di Star Wars, A New Hope (Una nuova speranza), sceneggiato e diretto da George Lucas in persona.

In realtà all’inizio il film si intitolò semplicemente Star Wars, in quanto la casa produttrice della pellicola (la 20th Century Fox) non volle che venisse specificato che era l’Episodio IV di una saga in più parti, poiché questo avrebbe spaventato gli spettatori – o almeno, così si pensava. Non solo: si era così convinti che il progetto si sarebbe rivelato un flop, che la richiesta iniziale portò a una distribuzione del film in poco meno di 40 sale sull’intero territorio statunitense. Col successo planetario della pellicola, tuttavia, oggi il film è universalmente conosciuto come Star Wars: Episode IV – A New Hope.


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Dopo l’ascesa dell’Impero Galattico di Palpatine, che ha spazzato via quasi ogni traccia di resistenza della Repubblica e sterminato i Jedi, la nuova speranza del titolo risiede in Luke Skywalker (Mark Hamill), un giovane orfano che ha in sé le capacità per divenire un nuovo cavaliere Jedi, come lo fu un tempo suo padre. A guidarlo in questa impresa vi sono uno dei pochi Jedi rimasti in vita, Obi-Wan Kenobi (Alec Guinness), la principessa Leia Organa (Carrie Fisher), leader della Resistenza, e il mercenario galattico Han Solo (Harrison Ford).

Un film leggendario che può contare quindi su numerose scene indimenticabili. Eccone a voi cinque tra le più significative.

 

«Questi non sono i droidi che state cercando»

Il potere della Forza

Nel corso del loro primo incontro, Obi-Wan Kenobi illustra a Luke Skywalker il potere della Forza, un campo energetico creato da tutte le cose viventi che può esercitare una grande influenza sulle menti deboli e che i Jedi padroneggiano con maestria.

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Luke ne ha una dimostrazione pratica quando, durante un controllo da parte di alcuni Stormtroopers (che stanno cercando R2-D2 e C-3PO, i quali sono insieme a lui e al Jedi), Kenobi agitando una mano convince gli agenti dell’Impero a lasciarli andare, dicendo loro con tono calmo: «These aren’t the droids you’re looking for». E senza alcuna obiezione, gli Stormtroopers li lasciano passare, con gran stupore di Luke.

 

«Trovo insopportabile la tua mancanza di fede»

Il fascino oscuro di Darth Vader

Sin dalla prima scena in cui compare, emerge in maniera preponderante la potenza iconica del personaggio di Darth Vader (David Prowse, doppiato in originale da James Earl Jones) e la sua malvagità, che non esita a mettere in atto anche nei confronti dei suoi alleati.

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Quando infatti, durante una riunione dei generali dell’Impero, uno di questi (Motti, interpretato da Richard LeParmentier) comincia a mettere in dubbio in maniera sprezzante il potere della Forza, Darth Vader con un semplice gesto della mano provoca in lui un principio di soffocamento, pronunciando poi la celebre frase «I find your lack of faith disturbing», prima che il Grand Moff Tarkin (Peter Cushing) lo convinca a risparmiare la vita del malcapitato Generale.

 

«Ho sentito come una perturbazione nella Forza»

La distruzione del pianeta Alderaan

La potenza devastante dell’arma principale dell’Impero, la Morte Nera, emerge pienamente in questa scena. Tarkin minaccia la principessa Leia perché riveli dove si trovi la base dei ribelli, altrimenti distruggerà con un raggio della Morte Nera il pianeta Alderaan. Per guadagnare tempo, la donna mente e dice che la base si trova sul lontano pianeta Dantooine, ma Tarkin decide comunque di annientare Alderaan per seminare il terrore tra i leader della Resistenza.

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Poco dopo, a bordo del Millennium Falcon, Obi Wan-Kenobi avverte la distruzione del pianeta ed esclama: «I felt a great disturbance in the Force». «È come se milioni di voci avessero gridato all’unisono piene di terrore e all’improvviso si fossero zittite. Qualcosa di terribile è accaduto. E la crudeltà dell’Impero Galattico non conosce limiti».

 

«Non puoi vincere, Darth. Se mi abbatti, io diventerò più potente di quanto tu possa immaginare»

Il sacrificio di Obi-Wan Kenobi

Obi-Wan Kenobi, Han Solo e Luke Skywalker riescono a infiltrarsi nella Morte Nera per andare al salvataggio della principessa Leia, tenuta prigioniera. Mentre Luke e Han liberano tra mille insidie e difficoltà la donna, Obi-Wan ritrova dopo molti anni il suo ex allievo Anakin, sobillato da Palpatine e passato al Lato Oscuro della Forza. Ma il cavaliere Jedi non mostra alcun timore reverenziale affermando: «You can’t win, Darth. If you strike me down, I shall become more powerful than you can possibly imagine».


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Per permettere a Luke, Han e Leia di fuggire, Kenobi decide di sacrificarsi divenendo tutt’uno con la Forza e lasciando dietro di sé solo la sua tunica e la spada laser, tra lo stupore di Darth Vader e la disperazione di Luke.

 

«Non hai nessuno dietro ora! Facciamo saltare quest’affare e andiamo a casa!»

Il ritorno di Han Solo

I ribelli devono distruggere la Morte Nera prima che questa annienti il pianeta Yavin, dove si trova la base principale della Resistenza. L’unico modo per farlo però è che un piccolo caccia riesca a introdurre dei siluri in un boccaporto che porta al reattore principale, causando così una reazione a catena. Prima che Luke Skywalker si unisca a questa disperata sortita, viene salutato da Han Solo, il quale decide che per lui è giunto il momento di andarsene.


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Durante la missione, Luke ode la voce dello scomparso Obi-Wan Kenobi, il quale lo invita a fare affidamento sulla Forza piuttosto che sui sistemi di rilevamento della navicella. Il giovane eroe decide di seguire il suo consiglio, ma in quel momento viene attaccato da Darth Vader e da due caccia dell’Impero. Sembra tutto perduto quando Han Solo giunge al salvataggio col Millennium Falcon, distruggendo i caccia e allontanando Darth Vader. Poi, dopo che il mercenario galattico ha esclamato «You’re all clear kid, now let’s blow this thing and go home!», Luke riesce infine a provocare l’insperata reazione a catena.

La Morte Nera viene distrutta, molti soldati e generali al servizio dell’Impero cadono in battaglia e l’alleanza ribelle segna un’importante vittoria a suo favore. Ma la guerra è ben lungi dall’essere conclusa.

 

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