Zagor: le migliori storie mai pubblicate

Alla scoperta delle migliori storie di Zagor

Zagor è uno dei personaggi storici del nostro fumetto: creato ormai quasi sessant’anni fa, nel 1961, da Guido Nolitta (ovvero Sergio Bonelli) e Gallieno Ferri, è propriamente un tarzanide, cioè un personaggio nato come evoluzione del concetto di partenza di Tarzan, ma le sue storie spaziano da sempre in vari generi e ambientazioni.

Pur essendo formalmente il protagonista di un fumetto western, infatti, lo “Spirito con la scure”, come viene chiamato dagli indiani, se l’è dovuta periodicamente vedere con presenze demoniache, affaristi, extraterrestri, indiani, cowboy, forze soprannaturali e tutta una serie di elementi che appartengono propriamente ai generi del fantastico, dell’horror, della fantascienza.

Proprio questa, probabilmente, è stata fin da principio la forza del personaggio, una sorta di supereroe molto umano1 che cerca una propria dimensione all’interno di un mondo in cui non è mai facile distinguere tra il vero e il falso, tra il reale e l’immaginato, tra il bene e il male.

Paradigmatico, da questo punto di vista, il rapporto con gli indiani, responsabili della morte dei genitori di Zagor ma anche vittime degli stessi bianchi, in un’analisi per i tempi modernissima del mito della frontiera americana che fece del personaggio di Nolitta forse il primo antieroe del nostro fumetto.

In così tanti decenni le sue storie sono state ovviamente centinaia, comparse sia sull’albo regolare mensile, sia su una serie di speciali che si sono via via aggiunti nel corso del tempo.

Pochi, in compenso, sono stati per molto tempo gli sceneggiatori, visto che la casa editrice ha preferito mantenere una linea stabile sul personaggio, che – escludendo le sporadiche apparizioni di Gian Luigi Bonelli, Cesare Melloncelli e altri – ha portato a lavorare sulla serie in modo continuativo solo pochi autori.

Ma quali autori? Lo stesso Nolitta, in primo luogo; e poi Alfredo Castelli, Tiziano Sclavi, Marcello Toninelli, Daniele Nicolai, Ade Capone, Moreno Burattini, Mauro Boselli, Jacopo Rauch e Luigi Mignacco, a cui si sono aggiunti altri sceneggiatori solo negli ultimi anni.

Abbiamo quindi cercato di identificare le storie migliori di questa lunga cavalcata, o almeno quelle che a noi sembravano più belle e degne di essere ricordate: eccole, ricordate e rinarrate per voi.

 

1. Odissea americana

di Guido Nolitta e Gallieno Ferri, su Zagor 87/89

Come detto, il personaggio di Zagor esordì nel 1961, ma fu inizialmente pubblicato nel formato a striscia in voga in quel periodo, che un po’ ne limitava le possibilità d’azione.

Fu infatti solo a partire dal cambio di formato – passando a quello che sarebbe diventato il tipico albo bonelliano – e in particolare col passaggio dagli anni ’60 agli anni ’70 che il livello qualitativo delle storie cominciò a decollare, portando il personaggio nell’olimpo dei grandi.

Odissea americana, una delle storie più amate dai fan di Zagor

E una delle prime storie a far capire che quello di Zagor era un personaggio destinato a restare fu probabilmente Odissea americana, pubblicata tra il settembre e il novembre del 1972 negli albi 138/140 della collana Zenith, corrispondenti ai numeri 87/89 delle varie ristampe di Zagor.

Nell’America inesplorata

La storia era firmata dalla coppia che aveva dato i natali al personaggio, Guido Nolitta e Gallieno Ferri, che decisero di far uscire Zagor e Cico – la sua goffa e abituale spalla – dalla foresta di Darkwood e di farli avventurare all’interno dell’America ancora inesplorata.

Lo spunto dell’avventura veniva dal ricco Homerus J. Bannington che, complice il suo nome, era deciso a scrivere una nuova Odissea in versi, solo che stavolta il percorso da compiere in nave non era quello che doveva ricondurre Ulisse ad Itaca, ma un’esplorazione lungo il fiume Tallapoosa fino al lago Cherokee.

Il viaggio, ovviamente, diventava l’occasione per una serie di contrattempi e disavventure, di esplorazioni fantastiche e mostruose, di paesaggi incantati ed incontaminati, in quello che sarebbe diventato di lì a poco lo stile tipico delle avventure nolittiane.

 

2. Oceano

di Guido Nolitta e Gallieno Ferri, su Zagor 95/99

Spostiamoci in avanti di un solo anno, al 1973, per Oceano, lunga avventura sempre firmata da Nolitta e Ferri che spostava l’azione addirittura al di sotto dei mari, un terreno che il fumetto in genere e quello italiano in particolare non aveva certo esplorato spesso, e che anzi si poteva definire narrativamente vergine.

Proprio questa mancanza di antecedenti contro cui confrontarsi, ci sembra, consentì a suo tempo a Nolitta di spingere ancora di più sull’acceleratore della fantasia, creando una storia che – a partire dal più classico tesoro disperso – si spostava nel campo della magia, dell’avventura pura, del mistero.

Oceano, opera di Nolitta e Ferri

La vicenda prese avvio sullo Zenith 146, ovvero sul novantacinquesimo numero dedicato a Zagor, uscito nel maggio 1973.

Qui si mostrava Digging Bill – sfortunato cacciatore di tesori già comparso in altre avventure dello Spirito con la scure – che ingaggiava il capitano Fishleg e la sua Golden Baby per andare alla ricerca del tesoro perduto della Esmeralda, nave affondata secoli prima quand’era sotto il comando del capitano Maldonado.

Tra criminali disposti a tutto pur di mettere le mani sul tesoro e la rievocazione dello stesso Maldonado, tra nuovi pirati e immersioni nel profondo degli abissi, Zagor sarebbe infine riuscito a recuperare il forziere dell’Esmeralda, trovandovi però dentro qualcosa di sorprendente.

 

3. La marcia della disperazione

di Guido Nolitta, Gallieno Ferri e Franco Bignotti, su Zagor 112/116

Concludiamo il ciclo di avventure firmate da Nolitta e Ferri, prima di passare ad altri autori, con La marcia della disperazione, storia a cui collaborò in parte anche Franco Bignotti e apparsa sui numeri 163/167 della serie Zenith Gigante, tra il novembre 1974 e il marzo 1975.

La trama si concentrava sullo scontro tra indiani ed europei, con in mezzo Zagor che cercava di fare – per la verità con scarsi risultati – da paciere tra i due schieramenti.

La marcia della disperazione, secondo molti la più bella storia di Zagor in assoluto

Lo spunto iniziale furono i viaggi che, nell’Ottocento, venivano compiuti da turisti per dilettarsi nella caccia al bisonte, in genere sparando dai treni in corsa.

Contro i Kiowa

In questo caso, infatti, una carovana di nobili europei attraversava, sotto la guida del cinico “Memphis” Joe, il territorio dei Kiowa, massacrando gli animali che costituivano la principale riserva di cibo per gli indiani.

Da questo fatto scattava il desiderio di vendetta dei nativi e il tentativo di Zagor e Cico di impedire un sicuro massacro, tentativo che falliva anche a causa dalla riottosità dello stesso “Memphis” Joe.

Quest’ultimo infatti non esitava a catturare i nostri eroi lasciandoli preda delle formiche rosse, almeno fino a quando la bella Frida, innamorata di Zagor, non li salvava. Ma sarebbe stata proprio la sete di sangue dei Kiowa a creare i maggiori problemi e a mettere seriamente a rischio la vita del protagonista.

 

4. Il ritorno di Hellingen

di Tiziano Sclavi e Gallieno Ferri, su Zagor 275/280

Come anticipato, concludiamo la prima parte del nostro excursus uscendo, almeno per le due storie finali, dal classico schema nolittiano e presentando due degli sceneggiatori che a partire dagli anni ’80 hanno raccolto l’eredità di Bonelli, cioè Tiziano Sclavi – poi fortunato creatore di Dylan Dog – e Mauro Boselli, noto anche per il lavoro su Tex e Dampyr.

La storia di Sclavi che abbiamo scelto è la memorabile Il ritorno di Hellingen, uscita – coi disegni del veterano Gallieno Ferri – tra il giugno e il novembre del 1988, quando Dylan Dog era già giunto nelle edicole da un paio d’anni e Sclavi aveva sostanzialmente smesso di collaborare con la testata zagoriana.

La copertina de Il ritorno di Hellingen, una delle più belle storie sceneggiate da Tiziano Sclavi

L’idea di partenza prevedeva che Zagor venisse preso da Ah-Eh-Nai, il demone della follia, che pian piano riusciva ad impadronirsi di lui; per questo lo Spirito con la scure si rivolgeva ad Akoto, custode delle armi di Rakum, che lo trascinava all’interno dei meandri della propria mente per guidarlo nella battaglia contro il demone.

Rinsavito, Zagor non poteva però godersi la ritrovata tranquillità, perché doveva recarsi immediatamente e di gran carriera al lago Erie, dove si stava riattivando Titan, il terribile mostro d’acciaio del professor Hellingen, forse la principale tra le nemesi dell’eroe.

In un turbine di distruzione e di fenomeni paranormali faceva quindi la sua apparizione proprio lo scienziato pazzo, più tremendo che mai, che riusciva a mutare così profondamente il mondo di Zagor da vedere lo Spirito con la scure addirittura morire e poi risorgere, prima della sorprendente spiegazione finale.

 

5. Vendetta vudu

di Mauro Boselli e Mauro Laurenti, su Zagor 366/367

Concludiamo con una storia solo relativamente recente, visto che – nonostante sia distante anni luce dal periodo d’oro nolittiano – è pur sempre uscita più di vent’anni fa, tra il gennaio e il febbraio 1996.

Stiamo parlando di Vendetta vudu, avventura sceneggiata dal già citato Mauro Boselli e disegnata dal fido Mauro Laurenti, uno dei suoi collaboratori più abituali che non a caso ha disegnato anche qualche numero di Dampyr.

Vendetta vudu, forse la più bella tra le storie degli ultimi vent'anni

Pur essendo passati più di vent’anni dalle storie da cui siamo partiti, proprio quest’avventura ci sembra infatti l’ideale per chiudere la nostra disanima, a causa di almeno due elementi.

In primo luogo, perché rientra all’interno della cosiddetta nuova Odissea americana, cioè un ciclo di ben 31 albi che tenne impegnato il nostro eroe in giro per l’America a metà degli anni ’90; in secondo luogo, perché Boselli vi riprendeva tematiche horror che già Nolitta aveva accennato e che Sclavi, come abbiamo visto, aveva portato all’estremo.

Il bacio con Gambit

L’avventura vedeva Zagor e Cico (e, di nuovo, Digging Bill) approdare in Louisiana, da sempre terra prediletta per l’occulto e i riti magici.

Qui i nostri incontravano la bella Gambit – con tanto di bacio tra la donna e Zagor, cosa piuttosto rara negli albi dello Spirito con la scure – ma soprattutto si imbattevano in una società segreta dedita al vudù, con tanto di zombi redivivo e condanna a morte per il nostro eroe.

Dopo essere stato addirittura sepolto, Zagor riusciva però a riprendersi e a liberarsi, pur finendo nelle mani della strega Marie Laveau, responsabile anche dell’invocazione di un potente demone.

 

Altre 21 grandi storie di Zagor, oltre alle 5 già segnalate

Le storie di Zagor, l’abbiamo detto fin dall’inizio, sono però tantissime. E allora, se avete voglia di recuperare qualche altro vecchio numero, ecco una serie di altre ottime avventure dello Spirito con la scure.

 

Iron-Man

(su Zagor 14/15, di Guido Nolitta e Gallieno Ferri)

Iron-Man, avventura di Zagor

In questa avventura Zagor si dimostrava umano, molto più umano dei personaggi allora in voga nei fumetti popolari. Veniva infatti perfino sconfitto da un suo avversario, tanto che Cico lo doveva portare al sicuro trascinandoselo sulle spalle. L’eroe, comunque, si sarebbe poi preso la sua rivincita.

Zagor racconta…

(su Zagor 55/56, di Guido Nolitta e Gallieno Ferri)

Zagor racconta...

La storia narra le origini di Zagor, la vicenda della sua famiglia e chi è responsabile della loro morte. Inoltre, Nolitta qui spiegava anche come nacque il mito dello Spirito con la scure.

 

I sei della “Blue Star”

(su Zagor 68/70, di Guido Nolitta e Gallieno Ferri)

I sei della Blue Star, avventura di Zagor

Tra navi scomparse, cacce al tesoro e indiani pericolosi, Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli) ci guida in un’avventura mozzafiato che ci permette però anche di approfondire la conoscenza di “Digging” Bill, ora personaggio a tutto tondo.

Zagor contro il vampiro

(su Zagor 85/87, di Guido Nolitta e Gallieno Ferri)

Zagor contro il vampiro

La storia che aprì la “Golden Age” di Zagor, una storia che permise a Nolitta di passare abilmente dal western all’horror, infarcendo l’avventura di riferimenti al cinema d’altri tempi. L’avversario, non a caso, era qui il terribile barone Bela Rakosi.

 

Libertà o morte

(su Zagor 89/92, di Guido Nolitta e Franco Donatelli)

Libertà o morte, avventura di Zagor

Zagor questa volta sembra imbattibile: riesce a tenere sotto scacco un’intera guarnigione e a prendere in ostaggio un governatore. Ma, appunto, “sembra”: perché alla fine anche lo Spirito con la scure deve in un certo senso cedere al destino.

Il mio amico Guitar Jim

(su Zagor 100, di Guido Nolitta e Gallieno Ferri)

Il mio amico Guitar Jim, avventura di Zagor

Episodio celebrativo il cui protagonista è in un certo senso Guitar Jim, uno degli amici più cari di Zagor e allo stesso tempo uno dei suoi avversari più ricorrenti. Simpatico fuorilegge, deve vedersela anche questa volta con lo Spirito con la scure.

 

Minaccia dallo spazio

(su Zagor 107/109, di Guido Nolitta e Franco Donatelli)

Minaccia dallo spazio, avventura di Zagor

Uno degli scontri più epici tra Zagor ed Hellingen, con lo scienziato che questa volta punta, grazie alla sua tecnologia, ad impadronirsi prima dell’America e poi del mondo. Per fortuna l’eroe riesce a sventare i suoi piani.

Addio, fratello rosso!

(su Zagor 119/122, di Guido Nolitta e Franco Donatelli)

Addio, fratello rosso, avventura di Zagor

Zagor deve assicurare alla giustizia un bianco, responsabile della morte della moglie del Sakem Wakopa. Ma questa ricerca lo porterà a scontrarsi con un’intera comunità, fino a scoprire l’ambiguità e le ombre del concetto di giustizia.

 

Kandrax il mago

(su Zagor 129/133, di Guido Nolitta e Gallieno Ferri)

Kandrax il mago, avventura di Zagor

Una storia a metà via tra il fantasy e l’horror, con diverse spruzzate di umorismo. Qui Zagor se la deve vedere con Kandrax, una sorta di druido redivivo che finisce ovviamente per rapire una bella ragazza per sacrificarla ai propri dei. Verrà fermato da Zagor.

Il sigillo dell’imperatore

(su Zagor 160/164, di Guido Nolitta e Gallieno Ferri)

Il sigillo dell'imperatore, avventura di Zagor

Una storia che affonda la sua avventura nel mondo della malavita cinese e delle sue forme di tortura, a cui Zagor oppone la vivacità dei pugni. Come al solito, si distingueranno diversi banditi di strada e ci sarà una bella in pericolo, sapientemente disegnata da Ferri.

 

Terrore dal sesto pianeta

(su Zagor 178/182, di Guido Nolitta, Gallieno Ferri e Franco Bignotti)

Terrore dal sesto pianeta, avventura di Zagor

L’ultima grande storia di Nolitta è un omaggio a tutte le influenze che gli hanno permesso di creare il suo storico fumetto, dal fantasy al western, dal misticismo alla fantascienza. L’eroe, liberato dal condizionamento di Hellingen, dovrà impedire la colonizzazione aliena della Terra.

La fiamma nera

(su Zagor Special 4, di Mauro Boselli e Gallieno Ferri)

La fiamma nera, avventura di Zagor

La prima storia di Zagor scritta da Mauro Boselli, che diventerà poi artefice, assieme ad altri colleghi, del cosiddetto “Rinascimento zagoriano”. Qui si recuperano vecchi comprimari semi-dimenticati e se ne introducono di nuovi destinati ad un grande avvenire.

 

L’abbazia del mistero

(su Zagor 318/320, di Moreno Burattini e Gallieno Ferri)

L'abbazia del mistero, storia di Zagor

Seconda storia di Moreno Burattini che ha i toni del giallo, con forti rimandi ad Agatha Christie e ad Umberto Eco. L’azione infatti si svolge all’interno di una antica abbazia ora convertita ad Accademia militare, con Zagor che deve destreggiarsi tra atmosfere cupe e gotiche.

Passaggio a nord ovest (1994)

(su Zagor 345/348, di Mauro Boselli e Carlo Raffaele Marcello)

Passaggio a nord ovest, storia di Zagor

Il nuovo staff di sceneggiatori di Zagor rimette l’eroe in cammino, omaggiando neppure troppo velatamente l’Odissea americana da cui è partito anche questo nostro viaggio nelle storie dell’eroe. Qui, tra gli altri, fa il suo esordio il personaggio di Nat Murdo.

 

La terra dei Cherokee

(su Zagor 372/373, di Moreno Burattini e Alessandro Chiarolla)

La terra dei Cherokee, avventura di Zagor

L’avventura è interessante soprattutto perché racconta un pezzo di storia reale scarsamente conosciuto. I Cherokee, infatti, tentarono di assimilarsi ai bianchi, assumendone almeno in parte i costumi, ma vennero comunque spazzati via dalle loro terre.

Anima nera (1996)

(su Zagor Special 8, di Mauro Boselli e Gallieno Ferri)

Anima nera, storia di Zagor

Zagor qui si trova addirittura a combattere tra le forze eterne del Bene e del Male, anzi a fare forse da ago della bilancia tra le due. Deve infatti affrontare Kiki Manito e Wendigo, il primo il Grande Spirito dei pellerossa, il secondo lo Spirito del Male.

 

La regina della città morta

(su Zagor 422/424, di Mauro Boselli e Mauro Laurenti)

La regina della città morta, storia di Zagor

Zagor si trova addirittura catapultato in Africa, in una terra che non conosce e non ha mai visitato, e deve vedersela anche con la bellissima Marie Lauveau, mentre, senza memoria, si convincerà di essere la reincarnazione del semidio Damballah.

La palude dei forzati

(su Zagor 465/468, di Moreno Burattini e Mauro Laurenti)

La palude dei forzati, storia di Zagor

Al centro della trama c’è una rocambolesca evasione da un carcere, con uno dei fuggitivi, incarcerato ingiustamente, che dimostra di avere dei poteri psichici, come il protagonista de Il miglio verde. Inoltre muore uno storico antagonista di Zagor.

 

Mississippi

(su Zagor 490/493, di Mauro Boselli e Alessandro Piccinelli)

Mississippi, storia di Zagor

Una storia di spie e di intrighi politici, che però come al solito si mescola con l’avventura della frontiera, con la storia degli indiani e soprattutto con un certo numero di viaggi e di spostamenti. Esordio e unica storia disegnata da Alessandro Piccinelli, diventato poi copertinista della serie.

L’uomo che sconfisse la morte

(su Zagor Gigante 2, di Moreno Burattini e Marco Verni)

L'uomo che sconfisse la morte, storia di Zagor

Un omaggio, orchestrato da Burattini, allo Zagor di Guido Nolitta e alla sua epopea. Anche perché la storia ci racconta di un eroe che addirittura muore, con tanto di Cico disperato, salvo poi sorprendere tutti e “sconfiggere la morte”.

 

E voi, quale storia di Zagor preferite?

Ecco cinque belle storie di Zagor: vota la tua preferita.

Note e approfondimenti

  • 1 In anticipo sui tempi perfino rispetto agli eroi con superproblemi della Marvel, che sarebbero arrivati in Italia solo un decennio più tardi, anche se esordivano negli States proprio in quegli stessi anni.

 

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