
Siamo nell’epoca del fotoritocco. Ogni copertina di rivista, ogni scatto di moda, ogni poster viene lavorato al computer, modificato e abbellito. A volte si tratta di piccole tarature. Si lavora sul contrasto, sulle tonalità dei colori, si fa in modo di mettere in risalto con la luce certi particolari. Altre volte però la mano dell’esperto di Photoshop si fa più invasiva e cancella le rughe, le imperfezioni della pelle, la cellulite. Così tutti i vip appaiono sempre perfetti e invidiabili e si instaura un pericoloso meccanismo di cui siamo tutti, ormai, più che consapevoli.
I programmi di fotoritocco, però, non vengono usati solo dai professionisti. Da molto tempo ormai ogni possessore di computer cerca di sfruttarli per sistemare le foto del proprio archivio.
Scatti malriusciti, o per inquadratura o per luce, possono infatti essere salvati da un sapiente uso di questi software, che in certi casi fanno davvero miracoli. L’unico problema è che questi programmi non sono affatto semplici da usare e richiedono una curva di apprendimento anche relativamente lunga.
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Se siete alle prime armi col fotoritocco e volete però imparare come modificare le vostre immagini, oggi vi forniamo una veloce guida per affrontare i problemi più comuni. Sia che abbiate a disposizione un programma coi fiocchi, come Photoshop o GIMP, sia che non ne abbiate nemmeno uno (né che vogliate scaricarne uno). Procediamo.
Indice
1. Usare i programmi già inclusi nel tuo sistema operativo
Per Windows e Mac
Prima cosa da dire: non c’è bisogno di svuotarsi le tasche per modificare le foto. Le alternative gratuite o a pochi euro sono infatti molte, e le vedremo lungo tutta questa nostra lista.
Ma a dire la verità non c’è neanche bisogno di navigare per il web in cerca di un programma apposito. Tutti i principali sistemi operativi offrono già al loro interno qualche strumento che, per quanto elementare, può soddisfare le esigenze di molti di voi.
Partiamo da Windows. Qui lo strumento per eccellenza per lavorare con le foto è il mitico Paint, programma che è incluso in ogni versione del sistema operativo di Microsoft.
L’applicazione viene in genere usata per far giocare i bambini, che si divertono a disegnare con i semplici strumenti che vengono messi a disposizione. In realtà, però, consente di aprire anche file di vari formati (tra cui JPG e PNG), e quindi anche fotografie.
Modifiche spartane ma efficaci
Queste possono poi essere ruotate, ritagliate o ridimensionate. Ingrandendo i pixel, è possibile ritoccare i colori con i pennelli. È possibile anche cancellare delle zone, aggiungere scritte e lavorare sui colori. Certo, niente di trascendentale, ma se avete solo bisogno di una modifica spartana ogni tanto, il programma potrebbe già fare per voi.
Se invece avete un computer Apple, le alternative sono due. Quella più semplice è l’applicazione Anteprima. Con essa si possono aprire i file di immagine e poi ruotarli, aggiungere forme e testi (oltre a firme, utili nel caso dei PDF), fare schizzi e altro ancora.
Inoltre le immagini possono essere ritagliate o ridimensionate nelle misure volute. Infine si può lavorare, in maniera elementare, sui colori, migliorandone la resa.
Sempre per Mac, la seconda soluzione è quella di usare la recente app Foto, fornita anch’essa in modo gratuito con l’acquisto di un nuovo computer.
Pensata più che altro per catalogare i nostri scatti, l’applicazione permette anche di modificare le fotografie, migliorandole e ottimizzandone la resa. Gli strumenti sono perlopiù automatizzati ma hanno una grande utilità. Soprattutto se paragonati al minimo sforzo che richiedono.
2. Usare delle app sullo smartphone
Quelle di base
Se passare molti minuti davanti allo schermo del computer vi dà fastidio agli occhi e vorreste qualcosa di più agile per modificare le vostre foto, per fortuna siete capitati negli anni giusti.
Il proliferare degli smartphone e l’esplosione della moda delle foto col cellulare ha infatti spinto i produttori a realizzare numerose app che permettono di modificare le immagini con grande profondità.
Le app, in questo caso, sono davvero decine, e ne abbiamo già presentate alcune in altri articoli. Limitiamoci, ora, a quelle più elementari.
Sui dispositivi Apple l’app Foto, che fa il paio con quella su Mac, offre già degli strumenti semplici ma efficaci per mettere mano alle vostre istantanee. Si possono ruotare le immagini, applicare filtri, regolare la luce e il colore. Inoltre sono disponibili anche alcuni effetti automatici.
Dopo iOS, Android
Su Android l’app fondamentale e di base in questo caso è Google Foto. Anche in questo caso si tratta di un software pensato primariamente per gestire le immagini nel proprio “rullino” fotografico.
Sono però presenti varie funzioni avanzate che permettono di regolare luce, colore, contrasto. Anche in questo caso si possono applicare simpatici filtri senza troppa fatica. Le foto possono infine essere sincronizzate via web con programmi simili per computer desktop.
3. Sfruttare i software online
Tutte le migliori webapp gratuite
Dopo questa veloce capatina nel mondo degli smartphone e dei tablet, torniamo ai computer. Perché è lì che in genere vogliamo mettere mano alle nostre foto.
Infatti, sui nostri portatili o PC fissi possiamo trovare anche altri strumenti, oltre ai già citati Paint e Foto. Strumenti anche più potenti di quelli, che sono a nostra disposizione in alcuni casi senza dover sborsare un euro. Basta aprire, letteralmente, il proprio browser.
Sul web sono infatti disponibili vari strumenti gratuiti che vi permettono di caricare le vostre foto e di modificarle senza dover installare alcuna app. Ad esempio c’è Pixlr X, un applicativo molto duttile e gratuito che, per l’utente medio, funziona praticamente come Photoshop.
Ci sono strumenti di selezione potenti (lazo, bacchetta magica e così via), oltre alla possibilità di utilizzare varie funzioni di ritocco (timbro/clone, sfumino, sfocatura). Il programma gestisce anche più livelli di immagine.
Leggi anche: Cinque fantastiche app per la modifica delle foto
Inoltre Pixlr offre anche altri strumenti, pensati per fini specifici. Ad esempio c’è Pixlr Express, che ti permette di applicare filtri ed effetti di vario tipo, e c’è Pixlr O Matic, che fornisce filtri vintage e retro.
Altre opzioni sul web
Abbastanza potente è anche Fotor, che però ha un’interfaccia più giovanile e meno professionale. Le regolazioni a cui permette di mettere mano non sono tantissime, ma abbastanza per l’utente medio.
L’elemento più interessante sono però gli effetti, variegati, semplici da applicare ed interessanti. Inoltre la stessa webapp consente di creare dei collage di varia forma e, da poco, di creare delle grafiche originali anche per i social network.
Se poi il marchio Adobe vi attrae, anche quella software house offre una soluzione web gratuita. Si tratta di Photoshop Express Editor, che riproduce alcuni degli strumenti principali del celebre software professionale.
Anche qui dovrete caricare la vostra foto via browser e poi potrete sperimentare gli strumenti. La più grossa differenza con il Photoshop completo è l’impossibilità di creare più livelli di immagine, ma per il resto le opzioni sono interessanti.
Decisamente più spartano ma allo stesso tempo molto semplice da usare è, infine, il Free Online Photo Editor. Tramite una serie di menù a tendina, infatti, ci permette di lavorare sui colori, sui bordi, sui filtri e sugli effetti delle immagini che carichiamo.
4. Imparare a usare GIMP o le sue alternative a pagamento
I programmi di fotoritocco professionali
Dopo tutti questi sistemi originali ed economici, dobbiamo però dedicare un punto della nostra cinquina anche ai più famosi programmi di fotoritocco.
Quelli cioè a cui tutti pensano quando si tratta di modificare le foto: Photoshop e i suoi cugini. Perché si tratta di programmi complessi, che possono sembrare proibitivi per chi non è abituato ad usarli, ma in realtà possono essere utilizzati a più livelli, a seconda delle proprie esigenze.
Il re del settore è ovviamente il programma di Adobe. Photoshop è stato lanciato per la prima volta nel 1990 ed è ormai giunto alla ventunesima release, la CC 2020.
Il costo del prodotto è sempre stato proibitivo, ma da qualche tempo la software house utilizza la soluzione dell’abbonamento, che comunque non è particolarmente economica. Un anno di Photoshop su PC e iPad, per fare un esempio, costa attualmente poco più di 24 euro al mese, mentre solo su PC, con l’aggiunta di Lightroom, costa 12,19 al mese.
Se però siete studenti o docenti potete avere tutte le app della suite (quindi quelle due più svariate altre) a 19,83. Può darsi che però in casa abbiate una qualche versione più vecchia e quindi possiate iniziare a lavorarci senza sborsare un euro.
Le funzioni da provare
In questo caso, fate prima di tutto qualche esperimento coi vari strumenti che trovate nella barra di sinistra, mentre per ridimensionare le immagini potete utilizzare il menù a tendina.
Inoltre, se il vostro scopo è quello di migliorare la resa delle vostre fotografie, potete dare un’occhiata al menù Immagine e alle voci Tono Automatico, Contrasto Automatico e Colore Automatico. Queste offrono regolazioni standard che in genere si rivelano più che efficaci.
Le alternative più economiche o gratuite
Se però non avete Photoshop sottomano o non avete voglia di spendere tutti quei soldi, ci sono delle soluzioni alternative molto più economiche o addirittura gratuite.
Alcune abbiamo già iniziato a presentarle nei nostri articoli, ma in velocità vi segnaliamo per Windows lo storico PaintShop Pro di Corel, disponibile a poco più di 60 euro, e il pratico Paint.net, un po’ spartano ma gratuito.
Su Mac, invece, sono ottimi Affinity Photo (a 50 euro), Pixelmator (ad appena 30 euro) e Acorn (ma con qualche funzione in meno, a 25 euro).
La vera alternativa a Photoshop, se non altro perché mette in campo una potenza simile ed è disponibile su tutte le piattaforme, è GIMP. Il programma è stato lanciato per la prima volta nel 1996 grazie al lavoro di una miriade di volontari ed è uno dei più noti software liberi del mercato.
Offre sostanzialmente gli stessi effetti e strumenti del rivale di Adobe, e tra l’altro permette di aprire i file proprietari di quest’ultimo, i PSD. Potete scaricarlo e iniziare a “pasticciarci” anche subito andando sulla pagina ufficiale.
5. Applicare dei semplici filtri
La soluzione Instagram
Abbiamo visto a grandi linee più o meno tutti i modi per modificare le foto, o almeno tutti i modi disponibili per chi non ha esperienza nel settore. Ne rimane in realtà uno, il più semplice e il più praticato. Cioè applicare dei filtri alle foto direttamente alla sorgente, sullo smartphone, che è ormai diventato la nostra macchina fotografica principale.
Da questo punto di vista, una menzione la merita sicuramente Instagram. Quando abbiamo parlato dei cellulari abbiamo detto di non voler parlare delle cosiddette “applicazioni di terze parti”, limitandoci a quelle dei produttori di sistemi operativi. Qui dobbiamo però fare un’eccezione.
Perché questo social network fotografico si è ormai diffuso a macchia d’olio ed è diventato uno standard nel settore. Il tutto nonostante l’app non fosse pensata espressamente per l’editing.
Il software di proprietà di Facebook permette infatti, tra le altre cose, di ritagliare le immagini e di applicarci dei filtri che ormai hanno fatto scuola. Il tutto in un solo click, senza dover penare con complessi menù e regolazioni.
Certo, Instagram funziona solo sul cellulare e non permette di creare fotografie adatte alla stampa, visto che il formato preferito è quello quadrato e che la risoluzione è ottimizzata per il web. Se però il vostro obiettivo è mostrare belle immagini ai vostri amici l’app fa sicuramente il suo dovere.
E voi, quale consiglio per modificare le foto preferite?