Sabato mattina il mondo dell’atletica è stato scosso da una bella (e in parte inattesa) notizia: durante una maratona svoltasi a Vienna l’atleta kenyota Eliud Kipchoge è riuscito a completare il percorso in meno di 2 ore, abbattendo una barriera psicologica che fino a pochi anni fa sembrava intoccabile.
Classe 1984, Kipchoge detiene già il record mondiale nella disciplina, fissato a 2 ore, 1 minuto e 39 secondi. Nel corso degli ultimi mesi, però, si è allenato per migliorarlo e gli organizzatori della maratona – in particolare l’azienda petrolchimica INEOS – hanno puntato su di lui perché ci riuscisse proprio a Vienna.
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— Eliud Kipchoge (@EliudKipchoge) October 12, 2019
Kipchoge e il suo team puntavano a far registrare un tempo di 1:59:50, ma sono riusciti anche ad abbassarlo ulteriormente. L’atleta ha infatti tagliato il traguardo dopo 1 ora, 59 minuti e 40 secondi, con vari secondi d’anticipo, quindi, sul previsto.
L’unico problema è che il record non verrà omologato. La maratona non rispettava tutte le condizioni previste dagli organismi sportivi e in più Kipchoge ha usufruito di diversi battistrada lungo il percorso che lo hanno aiutato a mantenere il giusto ritmo.
Lo scopo, però, era più promozionale che sportivo ed è stato pienamente raggiunto, nonostante la pressione. Kipchoge, che in carriera vanta anche tre medaglie olimpiche, ha confessato di aver ricevuto, la sera prima della gara, anche una chiamata del presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta.