Cosa si può fare con Siri: cinque utili opzioni che probabilmente non conosci

Le funzioni nascoste più interessanti di Siri

Il futuro pare essere degli assistenti vocali, almeno a giudicare dalla quantità di risorse che le varie software house e i produttori di device stanno investendo nel settore. Da Siri a Google Now, da Cortana a Alexa, ogni grande potenza del settore informatico ha sviluppato il proprio sistema, con pregi e difetti, limiti e potenzialità il più delle volte ancora da esplorare.

Oggi, nell’attesa in futuro di dare spazio anche agli altri, ci vogliamo soffermare su Siri, uno dei primi servizi di questo tipo a fare la sua comparsa su larga scala, all’interno dei dispositivi Apple con sistema operativo iOS. Sviluppato originariamente da una start-up indipendente che aveva in programma anche di farlo comparire su Android e Blackberry, il software è stato acquistato da Apple nel 2010 e ha fatto la sua comparsa all’interno di iOS 5, inizialmente disponibile solo in una manciata di lingue, che sono via via aumentate col passare del tempo (l’italiano è arrivato con iOS 6, nel 2012).

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Oggi, a vari anni dal lancio, è un prodotto ormai maturo, che ha superato alcuni dei deficit iniziali e riesce a fornire un aiuto sostanziale a chi si trova ad operare con uno smartphone senza poter (o voler) utilizzare le mani. Al di là di lanciare app, leggere i messaggi o chiedere informazioni sul meteo, quali sono, però, le opzioni meno conosciute ma potenzialmente più utili disponibili oggi tramite Siri? Ne abbiamo scelte cinque per voi.

 

Farsi ricordare quello che si sta leggendo

Il promemoria più utile

Cosa si può fare con Siri? Ad esempio, impostare dei promemoria veloci su cose in lettura ma non completateGli smartphone (e, in parte, pure i tablet) sono fatti per essere usati in mobilità; ovvero, quando si è di fretta e non si ha molto tempo per appuntarsi cose, pensare a risposte adeguate, valutare le conseguenze di quello che si è letto. Per questo, la mail o il messaggio che leggiamo sull’iPhone spesso hanno bisogno di essere rivisti a distanza di qualche tempo, magari dall’ufficio o dallo studio di casa, per valutare l’azione più adeguata da mettere in campo.

Questo non è sempre facile da fare, perché è vero che le mail si possono segnare come “non lette” (e che la stessa cosa, da qualche tempo, si può fare anche con le chat di Whatsapp), ma ad esempio non è possibile farlo con l’app Messaggi, dove finiscono i nostri SMS e le conversazioni di iMessage. Inoltre, il più delle volte l’icona della nostra app di posta è talmente piena di badge che quella mail che abbiamo lasciato come “non letta” rischia comunque di sfuggirci. C’è però un modo per ovviare al rischio della dimenticanza che sfrutta proprio Siri; mentre si ha il messaggio sotto agli occhi, infatti, basta tenere premuto il tasto Home per attivare l’assistente e dire: «Ricordami questo».


Leggi anche: Cinque storici prodotti Apple

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Siri aggiungerà automaticamente il messaggio, l’e-mail o anche la pagina web (o qualunque altra cosa vi venga in mente) ai Promemoria. Se poi direte «Ricordami questo alle 16» o «Ricordami questo quando torno a casa», iOS provvederà ad aggiungere anche un preciso allarme temporale o spaziale che potrebbe esservi molto utile.

 

Farsi ricordare di buttare la spazzatura (e altre incombenze legate a dove ci si trova)

Per sbadati come noi

Gli avvisi relativi alla propria posizione sono facili da impostare, a patto che si abbia il GPS attivatoCome già avete intuito da quello che abbiamo appena finito di scrivere, una delle meno strombazzate ma più interessanti novità di iOS introdotte ormai qualche anno fa è stata quella dei reminder geolocalizzati; cioè la capacità dell’app Promemoria – e poi, più di recente, anche di applicazioni terze che sfruttano il GPS – di ricordarci delle cose da fare sulla base del luogo in cui ci troviamo o dei nostri spostamenti.

Siri sfrutta questa possibilità in diversi modi; e se anche quasi nessuno di noi li sfrutta, sono in realtà molto utili e ci permettono di non dimenticare molte delle incombenze quotidiane, facendoci risparmiare alla lunga anche parecchio tempo. Vi faccio un esempio concreto: se mi capita di rientrare a casa la sera tardi, o per lavoro o per una delle mie rare partite di calcetto, mi tolgo ovviamente subito le scarpe, mi butto in doccia, e, appena uscito, mi metto in pigiama, pronto per guardarmi bello comodo una puntata di qualche serie TV con mia moglie prima di andare a dormire; invariabilmente, però, appena mi siedo sul divano la mia dolce metà mi guarda con occhio torvo e mi dice: «Le immondizie le hai buttate, vero?».

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Avrete già capito che senza la tecnologia ad aiutarmi non mi ricordo mai di farlo. E cercare di rimediare, quando si è belli al calduccio nel proprio pigiama, è quasi impossibile. Con Siri, invece, tanti problemi familiari si possono evitare. Basta dire all’assistente di Apple la frase «Ricordami di buttare la spazzatura quando rientro a casa» (o quando si esce) perché lui aggiunga automaticamente un reminder che vi avviserà quando vi sposterete dalle coordinate della vostra residenza.

Le variazioni sul tema, poi, si possono sprecare. Potete dire frasi del tipo: «Ricordami di togliere l’allarme antifurto quando arrivo in via Garibaldi» (se vi capita spesso di entrare in casa e farlo scattare), o «Ricordami di avvisare mia moglie quando lascio l’ufficio», o ancora «Ricordami di timbrare il cartellino quando arrivo al lavoro» (se siete particolarmente sbadati).

 

Aggiungere elementi a una lista (della spesa, dei bagagli e così via)

Perché ci si ricorda delle cose nei momenti meno opportuni

Per non dimenticare nullaConcludiamo l’elenco delle funzioni di pubblica utilità con la più classica lista della spesa. Ogni famiglia, da sempre, ne stende una, che di solito viene appesa con una calamita alla porta del frigorifero e aggiornata di volta in volta da ogni componente, fino a quando uno non si prende l’onere di infilarla in tasca ed andare al supermercato. Questo sistema, che funziona da decenni, ha però anche qualche controindicazione: ad esempio, può capitare che ci si ricordi di una cosa da comprare quando si è fuori casa e quindi non si può andare a scriverla al frigorifero; oppure può capitare che uno decida di andare a fare la spesa di ritorno dal lavoro, e passare per casa solo per prendere l’elenco farebbe perdere troppo tempo.

Gli smartphone, da questo punto di vista, ci hanno semplificato notevolmente la vita: possiamo tenere una lista della spesa su app specifiche o su un banale blocco note elettronico, e se siamo abbastanza furbi possiamo anche condividerla coi nostri cari, in modo che ognuno possa aggiornarla e l’ultima versione sia sempre disponibile “sulla nuvola” (sempre che al supermercato il vostro smartphone abbia campo).


Leggi anche: Cinque app per fare liste della spesa, delle cose da fare, delle cose da portare in viaggio

Anche Siri ha una funzione specifica che ci permette di svolgere egregiamente, e in maniera molto veloce, questo compito. Perché, diciamoci la verità, a volte le idee su quello che dobbiamo comprare vengono nei momenti più impensabili, ad esempio mentre siamo alla guida. E mentre guidiamo non possiamo certo aprire un’app e metterci a digitare “due rotoli di carta igienica”. Per fortuna basta tenere premuto il tasto centrale (o, se tenete lo smartphone attaccato alla presa di corrente o disponete dell’iPhone 6S, dire “Hey Siri”) per attivare l’assistente vocale, alla quale basterà dire: «Aggiungi maionese alla lista della spesa». E il vostro elenco si aggiornerà magicamente. E lo stesso si può fare con una miriade di altre liste: bagagli per il viaggio, operazioni da svolgere per un progetto di lavoro, cose da fare e così via.

 

Lanciare dadi e monete

Per i giocatori incalliti, anche di giochi vecchio stile

Per giocare a Monopoli anche se si sono persi i dadiDopo aver parlato delle cose utili, concediamo un po’ di spazio anche a qualche frivolezza. Perché fin da subito, uno degli elementi che hanno fatto più parlare di Siri è stato quello dell’ironia, visto che i programmatori di Apple hanno lasciato spazio a varie funzioni che permettono agli utenti di scherzare con l’assistente vocale o, quantomeno, di utilizzarlo per scopi diversi da quelli che ci si potrebbe aspettare. Molte di queste funzioni sono note: provate ad esempio a chiedere a Siri se voglia sposarvi, o a pronunciare la frase tipica del conte Mascetti in Amici miei («Supercazzola prematurata con scappellamento a destra»), o a chiedergli l’oroscopo, o ancora a farvi raccontare una barzelletta: i risultati sono spesso esilaranti.

Ma svago non vuol dire solo scemenze. Ad esempio, Siri può esservi utile anche quando giocate con gli amici. Non so se capita anche a voi, ma uno dei problemi più comuni a me e ai miei figli, quando apriamo un gioco in scatola, è non trovare più i dadi che sono indispensabili per giocarci. Ci dev’essere qualcuno che ci ruba i dadi di nascosto e li mette in qualche luogo introvabile. E così, tante volte rischiamo di non poter fare la nostra partita perché non abbiamo dei dadi sottomano. Per fortuna, Siri pensa a noi: con la frase «Tira un dado», infatti, l’assistente vi darà un numero casuale compreso tra uno e sei, mentre con la frase «Tira due dadi» vi darà due numeri (ma potete provare anche con «Tira un dado da 20 facce»). La stessa tecnica si può usare anche con le monete: «Lancia una moneta» porterà Siri a dirvi se è uscita testa o croce. Insomma, non c’è più neanche bisogno di tenere monete sempre pronte in tasca.

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Raccontare una storia

E altre chicche nascoste dentro a Siri

Una delle varie storielle che Siri ha nel suo databaseConcludiamo con una rapida sfilza delle soluzioni più fantasiose inserite dai programmatori. La prima della lista, quella che ci piace di più, compare quando si prova a chiedere a Siri di raccontare una storia. A volte l’assistente fa un po’ la ritrosa, e bisogna insistere; al secondo o al terzo tentativo, però, il software di Apple ci fornirà una storiella divertente e piena di umorismo non-sense che vale la pena di farsi raccontare.

Altre cose divertenti? Provate a dire: «Specchio riflesso» (anche tre o quattro volte, perché le risposte variano), «Di che sesso sei?» (anche qui da provare più volte), «Mi reciti una poesia?», «Mi canti una canzone?», «Mi odi?» o una qualsiasi parolaccia, e avrete delle sorprese interessanti.

 

Segnala altre cose che si possono fare con Siri nei commenti.

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