
L’Italia è interessante praticamente in ogni suo angolo: dovunque si vada, si è sicuri di trovare almeno una chiesa o una piazza che meritano di essere viste e fotografate. Ci sono però dei luoghi in cui – per motivi storici o per pura fortuna – la concentrazione di bellezze è maggiore. Uno di questi è ad esempio l’Umbria. Ma tra tutte le cose che ci sono, cosa vedere in Umbria, appunto?
La regione del centro Italia non è infatti particolarmente grande, ma ha moltissimi luoghi di interesse. Basta prenderne in mano la cartina per venirne sommersi: Perugia, Assisi, Norcia, Città di Castello, Orvieto, Gubbio, Spello, Spoleto, Terni, Foligno, Todi, Castiglione del Lago…
Senza contare che anche al di fuori delle città e dei borghi quel territorio offre dei paesaggi bellissimi ed indimenticabili, perché ci sono montagne e fiumi, oltre al grande Lago Trasimeno.
Insomma, ci sarebbe materiale per scrivere non uno, ma almeno quattro o cinque articoli. Cercheremo di farlo, in un certo senso. Oggi vogliamo infatti fornirvi un’introduzione di massima a questa bellissima regione, in modo che possiate orientarvi tra i luoghi veramente imperdibili.
Sulle prime cinque mete ci dilungheremo; sulle altre procederemo invece più velocemente. Comunque vi forniremo una panoramica il più completa possibile. Cominciamo.
Indice
1. Perugia
Cominciamo da quella che è la città più popolosa e importante della regione, oltre che forse la più bella: Perugia. Capoluogo da più di 160mila abitanti, manifesta ancora nel suo centro storico la sua origine antica, e in particolare le sue radici medievali.
Fondata dagli etruschi, si erge su una serie di colline, almeno nei suoi quartieri più antichi. Appena fuori città tra l’altro passa il fiume Tevere, mentre qualche chilometro più a ovest si distende il Lago Trasimeno, col suo bel parco regionale.
I luoghi di interesse in città sono parecchi. Tutta la città vecchia, anzi, merita una approfondita analisi, come già aveva intuito a fine ‘800 un visitatore straniero di pregio come Henry James, che scrisse:
«Forse farò un favore al lettore dicendogli come dovrà trascorrere una settimana a Perugia. La sua prima cura sarà di non aver fretta, di camminare dappertutto molto lentamente e senza meta e di osservare tutto quello che i suoi occhi incontreranno1».
Infatti passeggiare per il centro offre uno spettacolo difficilmente eguagliabile. Già nella piazza principale, Piazza IV Novembre, troviamo infatti la Fontana Maggiore e il Palazzo dei Priori.
La piazza
La fontana risale al XIII secolo ed è forse il monumento più famoso della città. È costituita da due vasche in marmo, poligonali e concentriche, con sopra una tazza bronzea. Tutto intorno sono inoltre scolpiti dei bassorilievi ad opera di Nicola Pisano e Giovanni Pisano, maestri del gotico italiano.
Ad essere rappresentati in questi bassorilievi sono degli elementi della vita medievale, come i segni zodiacali o le arti liberali, oppure delle figure bibliche e mitologiche.
Il Palazzo dei Priori, che sorge poco oltre, è successivo, visto che fu edificato tra la fine del Duecento e la metà del Quattrocento. Ancora oggi ospita il municipio di Perugia, e al suo interno ha sede anche l’interessante Galleria Nazionale dell’Umbria, che, se avete tempo, merita una visita.
Il palazzo in sé è costruito in stile gotico, ma ha subìto varie aggiunte e ampliamenti nel corso dei decenni. All’interno è interessante la Sala dei Notari, con otto archi trasversali a tutto sesto molto suggestivi. Belle anche la Sala del Collegio del Cambio e la Sala del Collegio della Mercanzia, con affreschi di Pinturicchio e Perugino.
Da ammirare, sempre nella stessa piazza, anche la Cattedrale di San Lorenzo, costruita in stile gotico tra la metà del ‘300 e la fine del ‘400. Qui è molto suggestiva l’architettura, godibile anche dall’interno.
La Rocca e l’Arco
Non c’è solo la piazza, però, da visitare a Perugia. Interessante è infatti vedere, ad esempio, quel che resta della Rocca Paolina, antico simbolo del potere papale sulla città, nei cui ambienti si svolgono oggi varie manifestazioni culturali.
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Ha un grande valore storico, poi, anche l’Arco etrusco, una delle sette porte dell’antica città. Risale al III secolo a.C. e viene chiamato anche Arco di Augusto perché fu ristrutturato per volere dell’imperatore romano nel 40 a.C.
Infine, per quanto riguarda gli edifici religiosi vi consigliamo di visitare il Tempio di Sant’Angelo, una chiesa dalla caratteristica pianta circolare che sorge a nord della città. Si tratta di una costruzione paleocristiana che risale al V secolo, e che sorse su precedenti edifici romani ed etruschi.
2. Assisi
Se Perugia è la città più grande, Assisi è di sicuro quella più visitata. Non certo per le sue dimensioni – ancora oggi non arriva a 30mila abitanti – ma per i monumenti e i grandi personaggi che qui hanno vissuto. Come certamente sapete, infatti, Assisi è la città di San Francesco e Santa Chiara, due tra i santi più venerati del cattolicesimo.
Buona parte dell’economia della città è legata quindi al fiorente settore del turismo, soprattutto quello religioso. E la vocazione internazionale del centro umbro è confermata anche dai prestigiosi gemellaggi, che vedono Assisi legata a Betlemme, San Francisco, Santiago de Compostela e Wadowice.
Il monumento sicuramente più celebre della città è la Basilica di San Francesco d’Assisi, divisa in Basilica superiore e Basilica inferiore. Costruita a partire dal 1228, immediatamente dopo la morte del Santo, fu consacrata nel 1253 e conserva ancora oggi le spoglie del Santo
La Basilica di San Francesco
Dal punto di vista artistico, l’edificio fu progettato da una serie di architetti di cui non si conoscono i nomi. Di solito, come autore, si riporta Elia da Cortona, il frate che sovrintendeva al tutto, che però non aveva particolari competenze artistiche.
Ad ogni modo la chiesa fu costruita secondo i dettami del gotico, contribuendo notevolmente alla sua diffusione in Italia. La scelta di creare una Basilica di dimensioni notevoli contrastava, tra l’altro, con i desideri testamentari dello stesso Francesco, che aveva chiesto una sepoltura molto umile.
D’altronde, dal punto di vista della Chiesa cattolica c’erano problemi ben più grandi delle volontà di Francesco. Assisi stava diventando meta di frotte sempre più copiose di pellegrini, e serviva un edificio in grado di accoglierli.
D’altro canto, pure il papato voleva che Assisi diventasse il simbolo della nuova attenzione del clero verso i poveri. E, per quei poveri che non sapevano né leggere né scrivere, serviva una basilica piena di affreschi e messaggi didascalici, e quindi ricca e grande.
Oltre all’architettura e alla storia, sono importantissimi quindi anche i dipinti interni. Vi si trovano lavori di Cimabue, Giotto, Simone Martini e Pietro Lorenzetti e di molti altri maestri medievali.
La Porziuncola
Ad Assisi, però, non c’è solo la Basilica di San Francesco. Rimanendo in ambito religioso bisogna citare la Basilica di Santa Maria degli Angeli. All’interno di questo edificio si trova infatti la piccola chiesa della Porziuncola, edificata forse nel IV secolo.
Affidata ai benedettini, fu la terza chiesa riparata da San Francesco dopo la sua vocazione. Come ricorderete, il santo vi si dedicò dopo aver sentito, mentre pregava, una voce che gli diceva: «Va’ e ripara la mia chiesa».
In questa stessa chiesa il santo decise di vivere secondo il Vangelo e fondò l’Ordine francescano. Inoltre lì viene concessa ogni anno l’indulgenza plenaria chiamata “Perdono d’Assisi“2.
Gli altri luoghi da visitare
Ad Assisi sono però ancora molti i luoghi che meriterebbero di essere visitati. Sempre sul versante religioso, menzioniamo velocemente la Chiesa di San Damiano, dove Francesco sentì per la prima volta la voce di Dio, e l’Eremo delle Carceri, dove il santo si rifugiava per meditare.
Sul versante civile, invece, ricordiamo il Museo civico e Foro romano, con una bella collezione archeologica, la Rocca Maggiore che domina la città e la piazza del Comune.
Infine, merita assolutamente una visita il Tempio di Minerva. Eretto nel 30 a.C., era dedicato originariamente a Ercole3, ma fu trasformato in chiesa nel XVI secolo. È uno dei templi romani meglio conservati dell’antichità.
3. Orvieto
Perugia e Assisi rappresentano sicuramente le due città con maggiori attrazioni turistiche per il visitatore che si reca in Umbria. Ma la regione del centro Italia è piena zeppa di altri luoghi, molto interessanti e belli anche se magari i monumenti sono numericamente inferiori.
Uno di questi straordinari luoghi è Orvieto, vicina al confine con il Lazio, a metà strada tra il Lago di Bolsena e la città di Todi (altro borgo di cui però non faremo in tempo a parlare).
Sicuramente il monumento più importante della città è il Duomo, uno dei principali capolavori del gotico in Italia. Edificato a partire dal 1290, fu disegnato inizialmente da Arnolfo di Cambio (anche se questa attribuzione non è certa).
Poi però si susseguirono altri architetti, fino a quando il progetto non finì nelle mani di Lorenzo Maitani, che apportò le modifiche più importanti al progetto iniziale. A lui si devono in particolare buona parte delle forme gotiche.
Davanti al Duomo, dentro, fuori e sotto
Celebri, sulla facciata, sono anche i mosaici, che però sono stati pesantemente modificati nei vari restauri dei secoli successivi. All’interno, al di là delle forme armoniose e dell’alternanza di fasce di basalto e travertino, si segnala la Cappella di San Brizio.
Questa cappella fu costruita nei primi decenni del ‘400 e affrescata nella seconda metà del secolo. Il primo a lavorarci fu il Beato Angelico, anche se non andò molto avanti coi lavori. Il completamento fu invece firmato da Luca Signorelli, autore della maggior parte degli affreschi e soprattutto del ciclo del Giudizio Universale.
Al di là del Duomo, ci sono però molte altre cose che meritano di essere citate. Ad esempio l’Orvieto sotterranea, cioè una serie di cunicoli che scorrono sotto la città. Questi cunicoli sono stati scoperti abbastanza di recente ed è possibile visitarne una parte.
Oppure anche il Pozzo di San Patrizio, costruito nel ‘500, dopo il sacco di Roma, per fornire acqua anche in caso di assedio. Un pozzo che è profondo 54 metri ed è un vero e proprio capolavoro di ingegneria, oltre a manifestare una certa aura di mistero e magia, aura che ne ha decretato il successo popolare.
4. Gubbio
Spostiamoci ora a nord della regione, verso il confine con le Marche. Qui sorge un’altra cittadina di grande bellezza, Gubbio, dotata di alcuni monumenti di rilievo ma anche di varie attività artigianali. Qui, infatti, c’è una tradizionale e pregiata produzione di ceramiche e di gioielli.
Ma Gubbio è famosa, nel resto d’Italia, anche per le vicende legate a San Francesco d’Assisi, e in particolare alla storia del lupo. Francesco trovò rifugio nella città e, secondo quanto raccontano i Fioretti, qui compì il miracolo di ammansire un lupo locale.
D’altronde, proprio tra ‘200 e ‘300 la città visse un periodo di grande splendore, diventando anche libero comune. E questo si vede nelle architetture più importanti, ad esempio in quelle che circondano Piazza Grande. Qui troviamo infatti sia il Palazzo dei Consoli che il Palazzo Pretorio.
Gli edifici civili e religiosi
Il Palazzo dei Consoli ha un’origine trecentesca ed è uno dei più imponenti palazzi dell’epoca. L’ispirazione veniva da un analogo edificio eretto ad Arezzo e ora scomparso. Segue i principi architettonici del gotico ed ha una struttura molto complessa, anche se la pianta è rettangolare.
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Poco distante sorge anche il Duomo cittadino, intitolato ai santi Mariano e Giacomo. Questo edificio fu cominciato nel XII secolo e completato nel 1241, anche se fu più volte rimaneggiato nei secoli successivi. I restauri di inizio ‘900 ne hanno però ripristinato in una certa misura l’architettura originale.
Una menzione va poi riservata anche alla Basilica di Sant’Ubaldo, sul monte Ingino. In questo santuario sono conservate anche le reliquie del patrono della città, appunto Sant’Ubaldo, che fu vescovo di Gubbio nel XII secolo.
Importanti sono infine anche i siti archeologici, come il Teatro Romano, che risale al I secolo a.C. Lì si sono ritrovati dei bei mosaici e sono ben conservate anche le arcate inferiori della struttura.
5. Spoleto
Concludiamo la prima parte del nostro tour dell’Umbria con Spoleto. Rispetto alle altre città che abbiamo presentato finora, questa visse il suo periodo di massimo splendore molto prima, già nell’alto Medioevo. Coi longobardi divenne infatti capitale di un grande ducato e mantenne il suo prestigio anche nei secoli successivi.
La decadenza, o comunque la perdita dell’importanza, cominciò col passaggio allo Stato della Chiesa, già in epoca rinascimentale. Dal punto di vista culturale però la città mantenne a lungo un ruolo di prestigio.
Il monumento più importante della città è il Duomo. Costruito tra il 1151 e il 1227, sorse su un edificio preesistente, ma venne rimaneggiato anche nei decenni successivi, tanto è vero che oggi è difficile individuare uno stile architettonico unico. Il gotico si mescola infatti ad elementi rinascimentali e anche ad alcune influenze barocche.
L’esterno rimane comunque pregevole, mentre all’interno sono molto importanti gli affreschi. In particolare sono celebri le Storie della Vergine di Filippo Lippi, dipinte tra il 1467 e il 1469. Inoltre nella Cappella del vescovo Eroli si segnalano importanti affreschi del Pinturicchio.
Dalla Rocca al ponte
Un po’ fuori dal centro abitato si trovano inoltre due costruzioni molto famose. La prima è la Rocca Albornoziana, una fortezza che domina la città e che sorge sul colle Sant’Elia. Costruita nel ‘300, la rocca ospitò tra l’altro vari pontefici. Oggi è sede del Museo Nazionale del Ducato di Spoleto e rimane altamente suggestiva.
L’altra costruzione è il Ponte delle Torri, un acquedotto probabilmente di origine romana, che unisce proprio la Rocca al Fortilizio dei Mulini. Il ponte è lungo 230 metri e alto 80, misure che gli conferiscono un aspetto imponente, soprattutto in rapporto alla sua età.
La datazione è però l’aspetto più misterioso di questo ponte. Lo stile di molti elementi richiama al Trecento, quando fu probabilmente rimaneggiato e sistemato sulla base di una costruzione precedente. In ogni caso, il ponte ha sempre affascinato i visitatori, come dimostra anche questa celebre pagina di Goethe:
«Sono salito a Spoleto e sono anche stato sull’acquedotto, che nel tempo stesso è ponte fra una montagna e l’altra. Le dieci arcate che sovrastano a tutta la valle, costruite di mattoni, resistono sicure attraverso i secoli, mentre l’acqua scorre perenne da un capo all’altro di Spoleto. È questa la terza opera degli antichi che ho innanzi a me e di cui osservo la stessa impronta, sempre grandiosa. L’arte architettonica degli antichi è veramente una seconda natura, che opera conforme agli usi e agli scopi civili».
Altri 21 luoghi e borghi incantevoli in Umbria, oltre ai 5 già segnalati
Come dicevamo in apertura, i luoghi che meritano di essere visitati in Umbria sono parecchi, alcuni anche insoliti o poco noti. Qui di seguito, più velocemente, ve ne elenchiamo altri 21 che è bene tenere in considerazione.
Todi
Città medievale, Todi avrebbe meritato di stare forse anche tra le prime cinque scelte per via del suo carattere, un po’ austero, datole dal fatto di sorgere su una collina che sovrasta la valle del Tevere.
I principali monumenti si trovano in Piazza del Popolo, antica sede del Foro romano, con il Duomo, il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Capitano ed il Palazzo del Popolo. Fuori dalle mura, invece, non perdete il Tempio di Santa Maria della Consolazione. L’artigianato locale, infine, è famoso per i tessuti lavorati a mano e per i vini.
Spello
Sempre un borgo e sempre medievale è anche Spello, posizionata tra Assisi e Foligno. Tra i monumenti bisogna menzionare i romani Porta Venere e anfiteatro, ma anche monumenti appunto medievali come Palazzo Cruciani, il Palazzo comunale o la Chiesa di San Lorenzo.
Inoltre non dimenticate il Palazzo Baglioni con gli affreschi del Pinturicchio, l’Abbazia di San Silvestro e il complesso monumentale di San Girolamo. Piuttosto noti sono anche l’olio, che si ricava dagli ulivi del Monte Subasio, i funghi e il tartufo nero locali.
Norcia
Antica e significativa è anche Norcia, dove si producono tra l’altro anche salumi e insaccati molto famosi. Qui c’è un piccolo centro storico molto caratteristico, racchiuso da una cinta muraria ben conservata.
Città originaria di San Benedetto, presenta una chiesa a lui intitolata che purtroppo ha subito molti danni coi recenti terremoti, un bel Palazzo comunale ma anche la rocca della Castellina, con all’interno un piccolo museo. Sull’altipiano di Castelluccio di Norcia, infine, sono presenti milioni di caratteristici fiori colorati.
Le Fonti del Clitunno
A Campello del Clitunno è poi utile visitare le Fonti del Clitunno, famose sorgenti localizzate in un piccolo parco in equilibrio tra natura, storia e arte. Il Clitunno era infatti un fiume in un certo senso sacro per i romani, perché permetteva di giungere al Tevere.
Oggi l’ambiente presente specchi d’acqua, ruscelli e piccole cascate molto caratteristiche, contornate da alberi altissimi come i pioppi neri o i salici piangenti. Perfino Lord Byron, nell’Ottocento, ne rimase affascinato e quel fascino è intatto ancora oggi.
Il Lago Trasimeno
Se alle città preferite la natura, una meta imprescindibile è sicuramente il Lago Trasimeno, che si può raggiungere partendo dal borgo di Castiglione del Lago, di cui parliamo anche più avanti in questa nostra lista. Arroccata su un’altura, la cittadina vi darà un’ottima panoramica sul lago.
Da Passignano sul Trasimeno, inoltre, si può anche prendere il traghetto per visitare le isole naturali che sorgono nel lago. Infine, vi consigliamo anche una capatina a Magione, in cui si trova un imponente Castello dei Cavalieri di Malta.
Bevagna
Bevagna è un altro borgo umbro inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, oltre che in quello delle Bandiere arancioni, per via della sua ottima ospitalità. Sorge a pochi chilometri da Assisi e ospita, infatti, ogni anno due eventi importanti.
Il primo è la Primavera Medievale, che si svolge a cavallo tra aprile e maggio e offre concerti, conferenze e grandi eventi gastronomici, ovviamente tutti all’insegna del Medioevo. Il secondo è il Mercato delle Gaite, rievocazione sempre storica in cui si sfidano, in un palio, i quattro quartieri del borgo.
Foligno
Foligno è una città che viene a volte sottovalutata, ma che vale la pena di visitare anche per i turisti. Ha avuto, d’altra parte, un passato illustre che si può ancora ammirare nei palazzi e nelle chiese medievali. Al primo gruppo appartengono il bel Duomo di San Feliciano e l’Abbazia di Sassovivo.
Tra i palazzi storici, invece, vale la pena di elencare il Palazzo Trinci e il Palazzo Orfini. Anche qui, inoltre, si svolgono importanti rievocazioni medievali, come la celebre Quintana, una delle giostre cavalleresche più importanti d’Italia.
Montefalco
Vicina a Foligno sorge anche il piccolo paese di Montefalco, noto a livello nazionale soprattutto per un suo prodotto tipico, il pregiato vino Sagrantino. Non a caso la cittadina è circondata dalle colline in cui avviene la coltivazione della vite e la produzione del vino.
In generale, comunque, Montefalco è una sorta di balcone sui migliori paesaggi umbri, visto che la vista che da qui di può godere è sicuramente memorabile. Inoltre vi consigliamo di visitare la Chiesa di San Francesco e soprattutto la bella piazza centrale, che accoglie diversi edifici storici.
San Gemini
San Gemini, un altro borgo estremamente caratteristico che vi consigliamo di visitare, sorge invece dalle parti di Terni, nella parte più meridionale della regione. Il nome di questa località non vi giungerà nuovo, soprattutto per via delle acque che qui vengono imbottigliate, acque dalle proprietà benefiche.
La città vanta però anche antichi resti romani, ora raccolti nel Museo Archeologico di Casulae, dal nome dell’antica città latina. Infine, per quanto riguarda le rievocazioni, bisogna menzionare la Giostra dell’Arme, fiera medievale programmata ad ottobre.
Panicale
Panicale è un’altra cittadina umbra in qualche modo legata al Lago Trasimeno, visto che lo domina dall’alto. Sorge su un’altura da cui infatti si può controllare benissimo il lago e per questo motivo il paese fu costruito durante il Medioevo.
Nel borgo sono presenti ancora oggi antichi palazzi proprio di epoca comunale, che si irradiano lungo vie particolarmente pittoresche. L’impianto del borgo, d’altra parte, è tipicamente medievale, con cerchi concentrici che si aprono lungo la collina. Notevole anche il vicino Castello di Montalera.
Corciano
Corciano si trova all’incirca tra Perugia e Magione ed è l’ennesimo, bellissimo borgo di origine medievale che possiamo visitare in Umbria. Qui sono presenti, ben conservate, le mura antiche e una bella Torre civica che si erge nel centro storico.
Le stradine sono piccole, strette ed estremamente caratteristiche, degne di essere immortalate in decine di fotografie. Se poi vi avventurate un po’ fuori dal paese, potete incontrare il Monastero di Sant’Agostino e il bel Castello di Pieve del Vescovo.
La Scarzuola
Nonostante la grande presenza di borghi antichi, in Umbria ci sono anche cittadine molto più moderne, anche se riescono a sembrare comunque di un’altra epoca. Ad esempio merita una visita La Scarzuola, villaggio costruito tra il 1958 e il 1978 secondo il progetto di “città ideale” di Tomaso Buzzi.
L’architetto lombardo qui sfogò tutto il suo estro, creando finte rovine antiche, anfiteatri, piscine e altri monumenti ispirati al passato. Di fatto, ci si muove, qui, all’interno quasi di una scenografia cinematografica o teatrale, ma appunto estremamente originale.
Il museo delle mummie di Ferentillo
Ferentillo è un altro dei bei borghi umbri, che però merita una visita non solo per il suo Castello, per il Monastero di San Pietro in Valle o per le alture che permettono di dominare la zona, ma anche per il famoso Museo delle Mummie.
In zona, e per la precisione nella cripta della Chiesa di Santo Stefano, sono stati infatti rinvenuti dei corpi mummificati in via del tutto naturale. Un ritrovamento unico, che la cittadinanza ha deciso di raccontare appunto tramite questo caratteristico museo.
Terni
Terni è una città che di solito i turisti snobbano, perché pare essere più un centro industriale (con le sue acciaierie) ed economico che non culturale. In realtà, però, anche il secondo capoluogo di provincia della regione vanta notevoli motivi d’interesse.
Considerata la “città degli innamorati”, visto che qui nacque quel San Valentino la cui ricorrenza si celebra il 14 febbraio, Terni conserva infatti anche importanti resti archeologici di epoca romana, oltre che monumenti medievali e barocchi.
Le Cascate delle Marmore
Proprio nei dintorni di Terni ci sono poi uno degli elementi naturalistici di maggior pregio di tutta l’Umbria, le Cascate delle Marmore. Queste cascato offrono allo spettatore infatti una visione incredibile, con un salto spettacolare di ben 165 metri.
Sorte dove il fiume Velino scarica le sue acque nel sottostate fiume Nera, le cascate furono in realtà create dai romani grazie a una deviazione del corso d’acqua. La forza della cascata è così imponente che viene da molto tempo utilizzata per alimentare una centrale idroelettrica.
Il Lago di Piediluco
Sempre vicino ai Terni, praticamente al confine con il Lazio, sorge poi il Lago di Piediluco, luogo magari non particolarmente noto al di fuori della regione ma molto pittoresco, tanto da essere amato in particolare dagli artisti e dai pittori.
Già dal Seicento, infatti, in questo luogo si recarono diversi artisti intenti a ritrarre le acque del lago, anche per la presenza di un’antica rocca medievale che lì si erge. Inoltre, sempre lì sorge anche la curiosa Montagna dell’Eco.
Il Museo del Vino di Torgiano
Torgiano si trova invece dalle parti di Perugia ed è famoso non solo per essere (l’ennesimo) borgo medievale, coi suoi bei monumenti d’epoca, ma anche per la produzione di prodotti tipici e in particolare dei vini, come il Torgiano Doc e il Torgiano Rosso Riserva.
Proprio il vino è celebrato nel locale e interessante Museo del Vino di Palazzo Graziani Baglioni, ma in città merita una visita anche il Museo dell’Olivo e dell’Olio. Infine il monumento più caratteristico del borgo è la Torre di Giano.
Narni
Narni è uno dei borghi umbri più famosi, non solo per le sue bellezze, i suoi palazzi e i suoi monumenti – tra cui bisogna menzionare sicuramente l’imponente Rocca – ma anche per le rievocazioni storiche che qui si celebrano e che hanno rilevanza nazionale.
La più famosa è sicuramente la Corsa dell’Anello, una antica gara tra cavalieri che attira visitatori davvero da tutto il paese. L’evento si svolge tra la fine di aprile e l’inizio di maggio per festeggiare anche il patrono locale, San Giovenale di Narni.
Città di Castello
L’Umbria è talmente piena di cittadine medievali che Città di Castello, che invece è ricca anche di testimonianze di epoca rinascimentale, risalta notevolmente sulle altre. Anche qui comunque sono presenti torri, campanili e grandi palazzi storici.
Proprio tra i palazzi vale la pena di segnalare Palazzo dei Priori e Palazzo Albizzini, con quest’ultimo che ospita anche una interessante galleria d’arte. Tra le chiese, invece, meritano una visita il Duomo e la Chiesa di San Francesco.
Gualdo Tadino
C’è una bella Chiesa di San Francesco anche a Gualdo Tadino, cittadina che comunque ospita pure l’importante Cattedrale di San Benedetto e che offre numerosi monumenti di epoca sempre medievale. Tra questi, forse il più famoso è la Rocca Flea.
Si tratta, in questo caso, di un castello del XII secolo che è però perfettamente conservato e che oggi ospita i musei civici. Inoltre bisogna dire che a settembre tutta la cittadina diventa il centro di un’altra interessante rievocazione storica, quella dei Giochi de le Porte.
Castiglione del Lago
Concludiamo la panoramica ritornando per un attimo sul Lago Trasimeno e per per parlare di Castiglione del Lago, che abbiamo già citato più sopra nella nostra lista. Città di origine medievale, presenta un bel Palazzo Ducale.
Inoltre, vicino alla cittadina e quasi a difesa del borgo, sorge l’interessante Rocca del Leone. Sempre nelle vicinanze e più in particolare sul lago, tenete in considerazione anche l’Isola Polvese, un vero e proprio parco naturalistico.
E voi, quale luogo dell’Umbria preferite?
Note e approfondimenti
- 1 La citazione proviene dai Transatlantic Sketches. Il libro fu pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1875.
- 2 Questa indulgenza, in realtà, viene concessa a chiunque compia un certo rituale (confessione, comunione, preghiere e altro) tra l’1 e il 2 agosto, e visiti una qualsiasi chiesa francescana nel mondo. In origine però per ottenerla bisognava recarsi proprio alla Porziuncola e per questo motivo molti di quelli che vogliono ottenere questa indulgenza continuano a recarsi lì in pellegrinaggio.
- 3 Il nome di Minerva deriva quindi da un equivoco. Si pensava infatti che il tempio fosse dedicato alla dea per la presenza al suo interno di una statua femminile, ma il successivo ritrovamento di una lapide votiva intitolata ad Ercole ha permesso di comprendere a chi fosse realmente dedicato. Anche se, per abitudine, poi si è continuato a chiamarlo nel vecchio modo.