Dark: tutto quello che c’è da sapere (e spiegare) sulla serie Netflix

Alla scoperta di Dark, la serie TV di Netflix

Se avete amato Stranger Things, non potrete non amare anche Dark. Le due serie TV, prodotte entrambe da Netflix, hanno infatti parecchi punti in comune: protagonisti giovani che si trovano però ad interagire con gli adulti, vari misteri che attanagliano una piccola città di provincia, una misteriosa centrale sede di strani esperimenti, l’ambientazione (in parte) negli anni ’80.

Per quello che ha fatto vedere, però, Dark ha forse qualcosa in più1. Mentre Stranger Things spaventa con il suo horror “classico”, fatto di mostri, poteri paranormali e tensione, Dark aggiunge alla formula anche qualcosa di più inquietante come i viaggi nel tempo e il confronto con i se stessi alternativi, del passato e del futuro.

Il tutto in una serie che rimane piuttosto breve, tanto è vero che molti vi si dedicano a tempo pieno, in modo da vederne un’intera stagione in una giornata o poco più (il cosiddetto binge-watching). Da poco si è conclusa la terza e ultima stagione: andiamo a scoprire tutta la storia.

 

1. Di cosa parla

Prima di tutto, Dark è una serie tedesca e può essere definita un thriller fantascientifico. Ambientata in una cittadina della Germania, la fittizia Winden, prende avvio dalla scomparsa di un ragazzino, che fa emergere una serie di segreti che legano e intrecciano tra loro quattro famiglie.

Lo schema delle tre annate coinvolte nella trama di Dark

Non è, però, solo una storia di segreti e bugie di provincia. Dietro alla scomparsa ci sono infatti un intricato meccanismo di viaggi nel tempo e una apparente cospirazione che coinvolge varie generazioni di abitanti di Winden. Si crea così una matassa complessa, che si dipana col tempo tra colpi di scena e capovolgimenti di fronte.

 

2. I misteri e le spiegazioni (anche del finale)

I misteri sono infatti molti. Cerchiamo di elencare i principali (ma, attenzione, se continuate a leggere preparatevi a qualche spoiler). In primo luogo, quello fondamentale all’inizio è la natura del wormhole, un passaggio tra un’epoca e l’altra che permette di andare indietro o avanti nel tempo di 33 anni.

Un po’ alla volta ci siamo abituati a capire come funziona. Sfrutta il fatto che il tempo è suddiviso in cicli di 33 anni in cui gli astri si riallineano alla stessa maniera. Questo wormhole – localizzato nelle grotte di Winden – permette quindi il passaggio nel tempo a salti di 33 anni.

Ben presto ci rendiamo conto che non è però l’unico modo per viaggiare, visto che poi i personaggi creano delle macchine apposite per questo scopo, peraltro più d’una.

L’enigmatico finale della seconda stagione

Un primo problema è quindi l’esistenza di tempi paralleli, in cui i personaggi si spostano, a volte anche incontrando i loro alter-ego del passato e del futuro. Proprio questi incontri, però, rendono evidente che il destino di ognuno pare già scritto e ineluttabile.

Un poster promozionale di Dark

Nella seconda stagione, però, oltre al parallelismo temporale si inserisce, nell’episodio finale, un’ulteriore complicazione. Se avete visto la puntata, sapete infatti che il colpo di scena più clamoroso è la ricomparsa di Martha dopo la sua morte. E la sua risposta: «La domanda non è da quale tempo [provengo], ma da quale mondo».

 
Nella terza stagione sono stati posti molti altri interrogativi, perché questo secondo mondo è stato introdotto e presentato come una sorta di realtà parallela in cui alcune cose sono invertite e altre invece si ripetono uguali.

Ad esempio, il protagonista non è lì tanto Jonas – che neppure è nato – ma Martha, che indossa il suo stesso impermeabile giallo. E però anche lì alcune cose ritornano, come i tradimenti di Ulrich, la relazione di Magnus con Franziska e soprattutto l’Apocalisse.

La spiegazione definitiva

Cosa emerge, alla fine di questa complicata ultima stagione? Veniamo a capire sostanzialmente che, nel loro tentativo di dominare la realtà, Jonas e Martha hanno sbagliato più o meno tutto.

Il primo, nei panni di Adam, era convinto di dover uccidere il figlio suo e di Martha per poter porre fine all’eterno ripetersi dei cicli. La seconda, nei panni di Eva, che invece tutto questo fosse impossibile e che quindi tutto fosse destinato a ripetersi.

Una delle ultime scene di Dark, con Jonas e Martha
Avevano torto entrambi, come spiegherà bene Claudia nel finale. Martha e Jonas, per la verità, non sono infatti l’origine del ciclo: sono delle anomalie. Il ciclo ha un’origine diversa: fu creato dall’orologiaio H.G. Tannhaus quando costruì una macchina del tempo, tra gli anni ’70 e ’80, per cercare di riportare in vita suo figlio.

Per questo Martha e Jonas viaggiano indietro per l’ultima volta, impedendo che il figlio di Tannhaus muoia: basta questo per farli scomparire, e far scomparire con loro il ciclo e tutti gli altri personaggi che, senza i viaggi nel tempo, non sarebbero neppure nati.

 

3. Personaggi e attori

Diamo un’occhiata anche ai molti personaggi che affollano la storia e agli attori che sono stati chiamati ad interpretarli. A causa del fatto che alcuni di questi personaggi viaggiano nel tempo (e a volte assumono identità diverse, mascherandosi dietro a pseudonimi), ci sono spesso più interpreti per un unico personaggio.

Forse il vero protagonista è Jonas Kahnwald, figlio del suicida Michael e poi più volte viaggiatore nel tempo. È interpretato da Louis Hoffman, giovane attore visto anche in Land of Mine – Sotto la sabbia. La sua versione adulta del futuro, invece, ha il volto di Andreas Pietschmann, mentre nelle fattezze di Adam è interpretato da Dietrich Hollinderbäumer.

Louis Hofmann, l'interprete di Jonas Kahnwald
La sua controparte femminile è Martha Nielsen, sorella di Mikkel/Michael e Magnus e figlia di Ulrich, di cui parleremo a breve, e Katharina. È interpretata da Lisa Vicari, attrice tedesca di origini italiane che di recente ha lavorato anche nel film Isi & Ossi.

Un altro dei protagonisti è Ulrich Nielsen, poliziotto padre di Mikkel, il bambino scomparso, e fratello di Mads, scomparso analogamente 33 anni prima. È interpretato da Oliver Masucci, tra i protagonisti anche di Opera senza autore. La sua versione giovanile ha invece le fattezze di Ludger Bökelmann, mentre quella da anziano di Winfried Glatzeder.

Un ruolo importante nella trama ce l’ha anche Helge Doppler, guardia della centrale nucleare. Questo ruolo è interpretato da Peter Schneider, visto qualche anno fa in La banda Baader Meinhof, mentre il personaggio da bambino è stato affidato a Tom Philip. Da vecchio ha invece il volto di Hermann Beyer.

Infine, tra i tanti su cui potremmo soffermarci, menzioniamo Claudia Tiedemann, direttrice della centrale e viaggiatrice nel tempo. Le presta il volto la veterana Lisa Kreuzer, che era nel cast anche de L’amico americano del 1977. La sua versione degli anni ’80 è però interpretata da Julika Jenkins e quella degli anni ’50 da Gwendolyn Göbel.

L’albero genealogico

Per capire meglio però il dispiegarsi della trama può essere utile tenere sott’occhio l’albero genealogico delle varie famiglie di Winden. Ne abbiamo preparato uno che però, vi avvertiamo, contiene anche degli spoiler. Fatene buon uso.

L'albero genealogico delle famiglie di Winden
Cliccate qui per vedere l’immagine ad alta risoluzione.

 

E voi, quale personaggio di Dark preferite?

Qual è il migliore tra i personaggi di Dark? (puoi esprimere fino a 5 voti)

 

4. La guida alle prime due stagioni

Dopo tutte queste premesse, è ora il momento di entrare veramente nel dettaglio. Qui di seguito troverete infatti la guida completa alle tre stagioni di Dark. Ovviamente, ci saranno molti dettagli sulle puntate e sull’evolversi della trama, quindi – se ancora non avete visto o terminato la serie – attenti agli spoiler!

Prima stagione

Episodio 1 – Segreti

Titolo originale: Geheimnisse
Sceneggiatura: Jantje Friese e Baran bo Odar
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 1° dicembre 2017

Giugno 2019: un uomo di nome Michael Kahnwald si suicida, lasciando un biglietto che però va aperto solo giorni dopo. Dopo qualche mese il figlio di Michael, Jonas, superato il trauma, riesce a tornare a scuola. C’è però un primo mistero: un piccolo spacciatore, Erik, è scomparso. Sulle sue tracce c’è l’agente di polizia Ulrich Nielsen, sposato con la preside del liceo.

Jonas, il suo amico Bartosz e i figli di Nielsen si mettono alla ricerca della scorta di droga dello spacciatore, ma mentre sono in una strana caverna rimangono spaventati e scappano. Uno dei ragazzini presenti, Mikkel Nielsen, però scompare.

Episodio 2 – Bugie

Titolo originale: Lügen
Sceneggiatura: Jantje Friese e Ronny Schalk
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 1° dicembre 2017

La scomparsa di Mikkel e un altro corpo appena ritrovato riportano a galla fatti del 1986, quando scomparve misteriosamente – senza più tornare – il fratello minore di Ulrich, Mads. Ulrich sospetta che ci sia un qualche legame con la vicina centrale nucleare, ma il direttore, Aleksander Tiedemann, padre di Bartosz, gli nega l’ingresso.

Il capo della polizia, Charlotte Doppler, rimane intanto frastornata dall’improvvisa morte di uccelli, che cadono dal cielo. Infine, Mikkel sembra svegliarsi all’interno della grotta in cui si era perso e corre a casa, solo per rendersi conto, però, di non essere più nel 2019, ma nel 1986.

Episodio 3 – Passato e presente

Titolo originale: Gestern und Heute
Sceneggiatura: Jantje Friese e Marc O. Seng
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 1° dicembre 2017

Mentre Mikkel viene soccorso nel 1986, vediamo come veniva gestita la centrale nucleare in quegli anni. La nuova direttrice, Claudia Tiedemann, scopre infatti che alcuni barili pericolosi sono stati nascosti nelle grotte vicine. Riceve inoltre da una guardia, Helge, un enigmatico libro sui viaggi nel tempo.

Sempre nel 1986, una giovane Charlotte indaga su alcune misteriose morti di animali, mentre vediamo la vita di altri personaggi, tra cui Regina, vittima di bullismo. Mikkel riesce nel frattempo a tornare alle grotte per chiedere aiuto: nel 2019 Ulrich, nello stesso luogo, riesce a sentirlo in maniera debole, ma non a vederlo.

Episodio 4 – Doppie vite

Titolo originale: Doppelleben
Sceneggiatura: Martin Behnke e Jantje Friese
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 1° dicembre 2017

Charlotte nel 2019 continua ad indagare cercando connessioni tra la morte degli uccelli e i ragazzi scomparsi. Nel frattempo però il suo matrimonio con Peter sta andando a pezzi, anche perché lui la tradisce e le mente ripetutamente. Anche le figlie della coppia patiscono la situazione.

Proprio una delle figlie, Elisabeth, scompare per qualche ora, ma poi torna a casa affermando di aver incontrato un uomo misterioso di nome Noah. Anche un uomo che soffre di demenza viene trovato a vagare nel bosco intento a dire che «deve fermare Noah». E una figura incappucciata si presenta al piccolo Yasin dicendo di essere mandato proprio da Noah.

Episodio 5 – Verità

Titolo originale: Wahrheiten
Sceneggiatura: Martin Behnke e Jantje Friese
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 1° dicembre 2017

Nel 1986 vediamo Mikkel in ospedale, visto che si è rotto una gamba nella caverna. Ad assisterlo si presenta un prete di nome Noah. Nel frattempo, un giovane Ulrich viene denunciato da Hannah: la ragazza dice di averlo visto violentare Katharina (quella che poi sarebbe diventata sua moglie), e il ragazzo viene arrestato.

Un misterioso Straniero, nel 2019, si avvicina a Jonas facendogli avere poi un pacco con una luce, un contatore Geiger e la lettera di suicidio del padre. Nel frattempo Bartosz rintraccia il fornitore di droga, ed è il prete che ha visitato Mikkel nel 1986. Infine, nella lettera Jonas legge che suo padre era in realtà Mikkel, rimasto nel 1986 e cresciuto là.

Episodio 6 – Sic Mundus Creatus Est

Titolo originale: Sic Mundus Creatus Est
Sceneggiatura: Jantje Friese e Ronny Schalk
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 1° dicembre 2017

Nel 2019 Ulrich affronta vari problemi e si confronta con Regina, la cui madre aveva una relazione con il padre di Ulrich quando scomparve suo fratello Mads. Regina però gli rivela che nel 1986 il suo arresto per stupro fu dovuto ad Hannah. Ulrich visita poi l’obitorio e si accorge che il corpo da poco ritrovato è quello di Mads com’era nel 1986.

Jonas intanto si avventura nelle caverne col materiale trovato nella scatola e una mappa e trova una porta con scritto “Sic mundus creatus est” (“Così è stato creato il mondo”). La attraversa e si ritrova nel 1986, dove gli viene offerto un passaggio da una Hannah adolescente e da suo padre.

Episodio 7 – Svolte

Titolo originale: Kreuzwege
Sceneggiatura: Jantje Friese e Marc O. Seng
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 1° dicembre 2017

Nel 2019 la polizia riesce ad entrare nelle grotte e Charlotte vi trova una porta. Nel frattempo Ulrich arriva ad Helge, la guardia dell’impianto che nel 1986 aveva dato a Claudia il libro sui viaggi nel tempo, e lo trova in una casa di cura. Si convince che sia lui il rapitore, anche se “nel tempo”.

Nel 1986, Egon, un poliziotto vicino alla pensione, interroga Helge sul rapimento di Mads. Più tardi ascolta Katharina, che tenta di convincerlo che Ulrich non l’ha affatto violentata. Nel frattempo, lo Straniero avverte Jonas che riportare Mikkel nel futuro non lo farà mai nascere mentre Helge e Noah si apprestano a spostare il cadavere di Yasin.

Episodio 8 – Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato

Titolo originale: Was man sät, das wird man ernten
Sceneggiatura: Martin Behnke e Jantje Friese
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 1° dicembre 2017

Nel 1953 vengono trovati due corpi, quelli dello spacciatore e di Yasin, vestiti in modo strano per l’epoca. Un giovane Egon indaga. Arriva poi Ulrich, che ha attraversato il portale: incontra l’orologiaio Tannhaus, autore del libro sui viaggi nel tempo, e poi anche un Helge di 9 anni. Prova a uccidere quest’ultimo, pensando che così eviterà le morti nel futuro.

Nel 1986 lo Straniero incontra il vecchio orologiaio Tannhaus, con cui discute dei viaggi nel tempo attraverso i wormhole, dicendogli che un passaggio del genere esiste a Winden. Inoltre dà all’orologiaio un dispositivo rotto, chiedendogli di ripararlo per poter così distruggere il wormhole stesso.

Episodio 9 – Tutto è adesso

Titolo originale: Alles ist Jetzt
Sceneggiatura: Jantje Friese e Marc O. Seng
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 1° dicembre 2017

Nel 1986 Ulrich viene scagionato dall’accusa di stupro, mentre si scopre che un certo Aleksander (quello che sarà poi il padre di Bartosz) vive sotto falsa identità. Intanto Claudia scopre il suo cane scomparso 33 anni prima e fa sigillare la porta. Infine, discutendo con Helge, Noah afferma di avere la missione di liberare l’umanità, come il biblico Noè.

Nel 2019 Hannah ricatta Aleksander, mentre il figlio Bartosz viene avvicinato prima da Claudia, sua nonna, che dovrebbe essere morta, e poi da Noah, a cui decide di unirsi. Nel 1953 Ulrich viene arrestato e confessa l’omicidio di Helge. Infine, Claudia entra nel negozio dell’orologiaio Tannhaus coi progetti per il dispositivo dello Straniero.

Episodio 10 – L’alfa e l’omega

Titolo originale: Alpha und Omega
Sceneggiatura: Jantje Friese e Ronny Schalk
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 1° dicembre 2017

La notte della scomparsa di Mikkel seguiamo Peter (marito di Charlotte e figlio di Helge), che si trova nella capanna del padre quando vede comparirsi davanti all’improvviso il corpo di Mads, il ragazzino scomparso 33 anni prima. Poco dopo arriva Claudia, che dice di spostare il cadavere.

Nel 1986 Noah ed Helge rapiscono Jonas, che vorrebbe riportare Mikkel nel 2019. Helge viene poi ucciso mentre cerca di fermare il se stesso più giovane; Jonas invece si sveglia e si ritrova davanti lo Straniero, che altri non è che lo stesso Jonas adulto. Questi lo lascia lì per andare a distruggere il wormhole con il dispositivo.

Nel 2019 Noah dice a Bartosz che Claudia è il loro avversario principale e che lo Jonas adulto sta per creare, senza volerlo, il wormhole. Nel 1953 intanto l’Helge di 9 anni si risveglia ancora vivo e vede il wormhole, che lo collega a Jonas nel 1986. I due si avvicinano e d’improvviso Helge si ritrova nel 1986 mentre Jonas nel 2052.

Seconda stagione

Episodio 1 – Principio e fine

Titolo originale: Anfänge und Enden
Sceneggiatura: Jantje Friese e Daphne Ferraro
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 21 giugno 2019

1921: due uomini stanno realizzando il passaggio in una grotta che diventerà poi il wormhole. Uno dei due, un Noah giovane, uccide l’altro, ma è guidato da un Noah più anziano, membro di un gruppo di viaggiatori nel tempo chiamato Sic Mundus. Il capo del gruppo è un misterioso Adam. Annunciano anche che il 27 giugno 2020 avverrà un’apocalisse.

Nel 2020, sei giorni prima dell’apocalisse, un nuovo investigatore, Clausen, indaga sulle molte sparizioni avvenute a Winden. L’adulto Jonas intanto si presenta a sua madre, Hannah. Nel 2053, infine, lo Jonas adolescente è ancora nella Winden del futuro, in un paesaggio post-apocalittico.

Lì i pochi sopravvissuti sono guidati dall’Elisabeth (la figlia di Charlotte) del futuro, che ha imposto a tutti il divieto di entrare nella Zona Morta, cioè l’ex centrale nucleare. Jonas decide però di andarvi comunque e vi trova una grande sfera fluttuante.

Episodio 2 – Materia oscura

Titolo originale: Dunkle Materie
Sceneggiatura: Jantje Friese e Ronny Schalk
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 21 giugno 2019

Nel 1987 la vecchia Claudia visita la se stessa più giovane per informarla dei viaggi nel tempo. Egon, il padre poliziotto, è ora in pensione e col cancro, ma ripensa ancora ai bambini del 1953. Si reca a trovare Ulrich in un ospedale psichiatrico: è stato detenuto per 34 anni.

Nel 2020, cinque giorni prima dell’apocalisse, Clausen e Charlotte trovano le cose dello Straniero. L’adulto Jonas intanto porta sua madre nel 1987. Lo Jonas del 2053 infine capisce che la sfera può essere usata come portale per i viaggi nel tempo: viene catturato da Elisabeth ma riesce a liberarsi con l’aiuto di Silja.

Episodio 3 – Spettri

Titolo originale: Gespenster
Sceneggiatura: Jantje Friese e Marc O. Seng
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 21 giugno 2019

Nel 1954, Helge ritorna in scena sette mesi dopo la sua scomparsa, sfigurato. Quei mesi li ha passati in realtà nel 1987, intento a costruire una macchina del tempo con Noah. Agnes, ex membro della Sic Mundus e sorella di Noah, spiega al fratello dove trovare le pagine mancanti del libro. Noah, di conseguenza, incontra Claudia e la uccide.

Nel 1987 Egon visita ancora Ulrich in manicomio e lui tenta di spiegargli la verità. Egon a questo punto gli mostra una foto di Mikkel, arrivato l’anno prima. Claudia intanto utilizza la macchina del tempo per andare nel 2020, solo per vedere Regina, sua figlia, molto malata.

Episodio 4 – I viaggiatori

Titolo originale: Die Reisenden
Sceneggiatura: Jantje Friese e Martin Behnke
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 21 giugno 2019

Jonas, ferito, arriva all’anno 1921; incontra i giovani Noah ed Agnes, poi tenta di ritornare avanti nel tempo ma il portale non è ancora stato costruito. Viene portato in una chiesa e incontra Adam, che si rivela essere lo stesso Jonas, anziano.

Nel 2020 Jonas e sua madre Hannah incontrano Charlotte e Peter per parlare dei viaggi nel tempo. La Claudia del 1987 viaggia avanti nel tempo e scopre della morte di suo padre. I giovani Martha, Magnus, Franziska ed Elisabeth nel frattempo visitano la grotta e rubano la macchina del tempo a Bartosz. Nel 2053 Silja intanto si confronta con Elisabeth.

Episodio 5 – Persi e ritrovati

Titolo originale: Vom Suchen und Finden
Sceneggiatura: Jantje Friese e Ronny Schalk
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 21 giugno 2019

Nel 1921 Adam parla con Jonas, il se stesso giovane, e gli mostra una Particella di Dio che lo porterà ovunque desideri. Jonas decide di usarla per fermare Michael/Mikkel prima del suo suicidio. Nel 1987 intanto Ulrich evade dal manicomio e trova Mikkel, rivelandogli la verità. Cerca di portarlo alla caverna ma viene arrestato prima di riuscirci.

Nel 2020 Katharina, la moglie di Ulrich, cerca di confrontarsi con Hannah riguardo ai viaggi nel tempo. L’adulto Jonas incontra Charlotte, che scoprirà poi di essere figlia di Noah. Magnus, Martha, Franziska ed Elisabeth intanto tornano alle grotte, e da lì Bartosz li porta nel 1987.

Episodio 6 – Un ciclo infinito

Titolo originale: Ein unendlicher Kreis
Sceneggiatura: Jantje Friese e Martin Behnke
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 21 giugno 2019

Jonas torna al 20 giugno 2019 per impedire a suo padre Michael/Mikkel di suicidarsi. Riesce ad evitare il se stesso più giovane di un anno, che però, con la madre, si reca a casa di Ulrich: proprio in quella data comincia la relazione tra Ulrich e Hannah.

Lo Jonas del 2020 comunque si chiarisce con il padre, che rivela però di non aver alcuna intenzione di suicidarsi. Con l’arrivo dell’anziana Claudia, i due capiscono che Michael deve comunque uccidersi per spingere lo Jonas del 2019 a compiere i viaggi nel tempo. Nel 1921, infine, versioni più vecchie di Magnus e Franziska si confrontano con Adam.

Episodio 7 – Il Diavolo bianco

Titolo originale: Der weiße Teufel
Sceneggiatura: Jantje Friese e Marc O. Seng
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 21 giugno 2019

Nel 1954 Hannah arriva dal futuro e vede un Ulrich ancora giovane in manicomio; dopo avergli chiesto di scegliere tra lei e la moglie, decide di lasciarlo lì. Nel 1987 intanto gli Egon e Claudia di quell’epoca hanno una colluttazione e lui muore, definendola “il diavolo bianco”. Poco dopo però arriva lo Jonas del 2020, che dice a Claudia che può ancora cambiare le cose.

Martha, la figlia di Ulrich e grande amore di Jonas, incontra lo Jonas adulto e scopre che questi è suo nipote, rimanendone scioccata. Clausen, intanto, interroga Aleksander sul suo passato e gli confessa che nel 1986 anche suo fratello scomparve.

Episodio 8 – Fine e principio

Titolo originale: Enden und Anfänge
Sceneggiatura: Jantje Friese e Daphne Ferraro
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 21 giugno 2019

Lo Jonas del 2020 e Claudia vagano per le caverne, mentre lui le spiega che il suo io più anziano gli ha insegnato come salvare il mondo, mentre Adam vuole distruggerlo. Adam deve fronteggiare Noah che cerca di ucciderlo, anche se poi Agnes spara a quest’ultimo.

Lo Jonas del 2020 si riunisce con Martha dopo aver acceso la macchina nelle grotte, ma il loro incontro viene interrotto da Adam, che spara alla ragazza. Clausen intanto fa aprire i barili di rifiuti radioattivi della centrale, che però in un primo momento sembrano contenere solo rocce.

La macchina viene accesa contemporaneamente da Elisabeth nel 2053 e da Magnus e Franziska nel 1921. Elisabeth e Charlotte si vedono (e sono madre e figlia l’una dell’altra). Inoltre questo, tramite una serie a catena, provoca l’apocalisse, cioè l’esplosione della centrale nucleare. Elisabeth, Peter, Claudia, Regina e Noah si salvano in un bunker.

Lo Jonas del 2020, infine, incontra una versione di Martha proveniente da un altro mondo.

Terza stagione

Episodio 1 – Déjà-vu

Titolo originale: Deja-vu
Sceneggiatura: Jantje Friese
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 27 giugno 2020

La Martha comparsa alla fine della seconda stagione porta Jonas in un mondo parallelo, il proprio, e lo lascia lì, intraprendendo subito un nuovo viaggio nel tempo. Jonas capisce di essere nel 2019 in un mondo simile ma non identico al proprio. Ulrich, ad esempio, ha lasciato Katharina e sta con Hannah, incinta, ma Jonas non è mai nato.

Jonas si presenta alla Martha che frequenta il liceo (e gira con il suo impermeabile giallo), ma lei non lo riconosce. La ragazza, assieme al fratello Magnus e agli amici, si reca poi alle grotte per recuperare la scorta di droga dello scomparso Erik, ma l’atmosfera si fa inquietante e i ragazzi scappano.

Si rifugiano così nel bunker ma si vedono comparire davanti il cadavere di Mads, morto decine di anni prima. Jonas intanto viene avvicinato dalla Martha anziana, mentre scopriamo che la Martha che l’ha salvato, quella con un taglio sotto all’occhio, è tornata nel mondo di Jonas, nel 1888, con lo scopo di avvicinare lo Jonas adulto.

Episodio 2 – I sopravvissuti

Titolo originale: Die Überlebenden
Sceneggiatura: Jantje Friese e Marc O. Seng
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 27 giugno 2020

Nel mondo originale Katharina si è salvata ed è arrivata nel 1987 in cerca di Mikkel. Scopre che il bambino è nascosto ma che Ulrich è in manicomio e gli fa visita, scoprendo che l’infermiera che si occupa di lui è la propria madre.

Sempre in quel mondo, dopo l’Apocalisse pochi sono sopravvissuti. Tra essi Peter ed Elisabeth, che vengono seguiti da un giovane Noah che dice di volersi occupare della ragazza. Mentre la Martha del 1888 rivela a Bartosz che Adam è Jonas, la Martha anziana del mondo parallelo mostra a Jonas che gli eventi sono destinati a ripetersi all’infinito.

Episodio 3 – Adam ed Eva

Titolo originale: Adam und Eva
Sceneggiatura: Jantje Friese
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 27 giugno 2020

In varie epoche un trio di persone – un bambino, un adulto, un vecchio, probabilmente facce diverse dello stesso individuo – sta uccidendo personaggi importanti della storia. Nel terzo episodio uccidono il vecchio Tannhaus, finanziatore di Jonas a fine Ottocento, dicendo che quello che sappiamo è una goccia e quello che non sappiamo un oceano.

Sempre in quell’epoca, intanto, la Martha della dimensione parallela dà a Jonas una boccetta di cesio presa dalla sua macchina del tempo; questa sembra finalmente dare una svolta agli esperimenti, ma Martha nel frattempo scappa con la sua macchina, finendo al cospetto di Adam nel 2053.

Nel mondo parallelo la Martha anziana istruisce Jonas su Adam ed Eva, facendoci capire che il primo vuole spezzare il ciclo di ripetizioni e la seconda vuole preservarlo. Nel frattempo Hannah comprende che Ulrich la tradisce con Charlotte e l’Helge anziano confessa l’omicidio di Mads. Jonas avvicina Martha e la porta alle grotte, finendo nel futuro.

Episodio 4 – L’origine

Titolo originale: Der Ursprung
Sceneggiatura: Jantje Friese
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 27 giugno 2020

Negli anni ’50 scopriamo che Hannah ha avuto una relazione con il poliziotto Egon, rimanendo incinta; dopo aver rotto con lui – che viene nel frattempo lasciato anche dalla moglie – si reca ad abortire ma decide all’ultimo momento di non farlo. I tre assassini col labbro sfigurato, nel frattempo, incontrano Tronte e gli suggeriscono di esserne il padre.

Nel mondo di Eva, i giovani Jonas e Martha parlano con la Martha adulta, che riesce a convincerli a collaborare. In realtà il suo piano pare essere quello di spingerli a concepire un figlio che legherà i due mondi e creerà un ciclo infinito, in cui ognuno è padre e figlio dell’altro. Questo figlio pare essere l’uomo dal labbro sfigurato, l’origine.

Episodio 5 – Vita e morte

Titolo originale: Leben und Tod
Sceneggiatura: Jantje Friese
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 27 giugno 2020

Nel 1987 Katharina cerca di rubare alla madre la chiave per far scappare Ulrich dal manicomio, ma viene uccisa dalla donna. Intanto l’orologiaio H.G. Tannhaus spiega a Charlotte di averla ricevuta da due donne la sera stessa in cui suo figlio morì con la famiglia in un incidente stradale.

Nel mondo post-apocalittico Peter viene ucciso da un ladro penetrato nella roulotte e quest’ultimo viene a sua volta ucciso dalla piccola Elisabeth, che viene poi accudita da Noah. Claudia intanto incontra la se stessa dell’altra dimensione, che la invita a far proseguire gli eventi come scritto nel taccuino, in modo che tutto si ripeta.

Nel frattempo, nel mondo di Martha la stessa Martha e Jonas vanno verso la centrale per cercare di impedire l’Apocalisse, ma, grazie a un graffio che la ragazza si fa sul volto, Jonas capisce che così stanno solo ripetendo gli eventi. I due vanno quindi da Eva a chiedere spiegazioni, ma lì Jonas viene ucciso da un’ulteriore Martha con una cicatrice sul volto.

Episodio 6 – Luce e ombra

Titolo originale: Licht und Schatten
Sceneggiatura: Jantje Friese e Marc O. Seng
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 27 giugno 2020

Mentre Adam fa imprigionare la Martha arrivata dal 1888, quella del suo mondo, che ha appena visto Jonas morire, torna a casa sotto shock e si taglia i capelli. L’Ulrich del mondo di Martha intanto capisce che suo fratello Mads ha viaggiato nel tempo e segue Helge alle grotte, trovando il passaggio.

La Martha col graffio intanto si unisce a Bartosz e lo convince ad andare alla centrale per impedire l’apocalisse. Nel viaggio, però, la ragazza viene convinta da un Magnus e una Franziska adulti – inviati da Adam – ad andare a salvare Jonas dall’olocausto nucleare nel suo mondo, mentre Bartosz riceve poco dopo la visita del se stesso adulto.

Nel mondo di Jonas si scopre che si sono create due dimensioni parallele: in una, Jonas si è salvato dall’esplosione della centrale rifugiandosi in cantina subito dopo la morte di Martha; nell’altra, Jonas è stato portato via dalla Martha della dimensione parallela. Le due dimensioni sono legate dalla correlazione quantistica.

Ormai è chiaro che l’intento di Adam è impedire la nascita del figlio di Jonas e Martha, mentre l’intento di Eva è quello di fare in modo che quella nascita avvenga. Nelle due dimensioni, il figlio – l’uomo con la cicatrice sul labbro – agisce, nelle varie controparti giovane/vecchia e adulta, per provocare l’incidente della centrale nucleare.

L’episodio si conclude con Adam, nel 2053, che cerca di spezzare il nodo uccidendo tramite la materia oscura Martha.

Episodio 7 – Nel frattempo

Titolo originale: Zwischen der Zeit
Sceneggiatura: Jantje Friese
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 27 giugno 2020

Alla fine dell’Ottocento arriva Silja, mandata da Adam: incontra Bartosz e nel giro di vent’anni i due avranno due figli, Hanno “Noah” e Agnes. Durante il parto di quest’ultima, Silja muore. Poco dopo arriva, tramite un viaggio nel tempo, Hannah, la madre di Jonas, con la figlia avuta da Egon: si tratta proprio di Silja bambina. Adam però uccide sua madre.

Mentre Noah recupera le ultime pagine del diario e capisce di essere stato ingannato da Adam, vediamo H.G. Tannhaus che nel 1974, dopo la morte del figlio e della sua famiglia, inizia a lavorare a una macchina del tempo. La completerà nel 1986, attivandola.

Tutti i tasselli che abbiamo già visto accadere vanno al loro posto e poi vediamo, nel mondo di Adam, quello che accade nella realtà post-apocalittica, con Jonas che collabora con Claudia, Noah e Elisabeth nel tentativo di ricreare la particella di Dio.

Claudia intanto capisce che nella lotta tra Adam e Eva ci dev’essere una terza via: dopo aver collaborato a lungo con la se stessa dell’altra dimensione, la uccide e si presenta nel mondo di Eva sotto mentite spoglie. Quando poi Adam capisce che annientare Martha non ha annullato il ciclo, Claudia gli si presenta.

Episodio 8 – Il paradiso

Titolo originale: Das Paradies
Sceneggiatura: Jantje Friese
Regia: Baran bo Odar
Pubblicazione originale: 27 giugno 2020

Claudia spiega ad Adam che l’origine non è il figlio avuto con Martha/Eva, ma si è verificata in un terzo mondo originario: il ciclo è stato generato infatti dall’orologiaio H.G. Tannhaus tramite la macchina del tempo creata per riportare in vita il figlio morto nell’incidente automobilistico.

Ormai convinto di questo, Adam recupera Jonas prima dell’apocalisse e gli spiega un nuovo piano. Jonas, a sua volta, recupera la Martha dell’altra dimensione ed i due compiono un viaggio per finire nel terzo mondo, quello originario, prima che il figlio di Tannhaus, la moglie e la piccola figlia (di nome Charlotte) trovino la morte.

Aspettandolo in strada sotto la pioggia, i ragazzi riescono infatti a convincere il giovane Marek a tornare dal padre, evitando così l’incidente e tutta la catena di eventi che avrebbero portato alla nascita del ciclo. Fatto questo, Jonas e Martha – come tutti gli altri “derivati” – si dissolvono.

L’ultima scena si svolge nel mondo originario, l’unico che ha continuato ad esistere. Molti personaggi – compresi Jonas e Martha – lì non sono mai nati. Vediamo Katharina (ma senza Ulrich, mai nato), Hannah (ma senza Mikkel), Regina (ma senza Aleksander, mai incontrato) e Peter (ma senza Charlotte).

Peter sta con Bernadette, che nel mondo di Adam si prostituiva e con cui aveva una relazione; Hannah sta con Torben, da cui aspetta un figlio; le altre due donne sono single. Dopo un momento di déjà-vu, Hannah dice agli amici che le piacerebbe chiamare il nascituro col nome di Jonas.

 

5. La prima serie tedesca di Netflix

Le serie si è conclusa così, in modo completamente inaspettato ma molto intrigante. Il pubblico ha accolto in maniera generalmente favorevole la soluzione scelta dai creatori, che ha sì annullato i mondi su cui si sono concentrate tutte le puntate, ma l’ha fatto in modo plausibile e coerente.

Jonas e Martha comunque sono diventati, ovviamente, i due beniamini dei fan, nonostante le loro controparti anziane – Adam ed Eva – risultino spesso particolarmente odiose. E i due attori che li hanno interpretati ne stanno traendo grande giovamento, vista la popolarità di cui godono in questa fase.

In ogni caso, questa serie – durata solo tre stagioni – è stato un ottimo segnale per Netflix: era la prima prodotta dal colosso americano in Germania e i risultati, sia in termini di ascolti che di qualità, sono stati davvero incoraggianti. Vedremo se in futuro arriverà qualcos’altro di simile.

Note e approfondimenti

  • 1 Anche il New York Times (qui) l’ha definita il perfetto successore di Stranger Things, ma appunto con qualche ambizione maggiore.

 

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