Da anni si lavora su enzimi in grado di “lavorare” la plastica e scomporre le sue complesse molecole, in modo da renderne più facile il riciclo e lo smaltimento. Finora, però, il percorso è sembrato lungo e complesso, senza troppe prospettive nel breve periodo. Ora però qualcosa sembra cambiare, perché in Francia un’azienda promette di essere operativa su larga scala entro 5 anni al massimo.
L’azienda in questione si chiama Carbios e sta già collaborando con Pepsi e L’Oréal per mettere in campo entro il 2025 la sua scoperta a livello industriale. Una scoperta che gli esperti giudicano un netto passo avanti nella ricerca.
Il nuovo enzima mutato di Carbios riesce a compiere infatti una de-polimerizzazione almeno del 90% della plastica in 10 ore, cioè riesce a scomporre le particelle più complesse – appunto i polimeri – in monomeri in meno di un giorno. E la plastica de-polimerizzata può essere riciclata molto più facilmente della plastica generica.
Secondo le stime, creare una bottiglia di plastica dopo il lavoro di questo enzima potrebbe costare appena il 4% di quanto costa, invece, crearne una nuova a partire dal petrolio. Questo renderebbe molto più conveniente lavorare con la plastica riciclata e potrebbe dare una svolta al problema dello smaltimento.
Carbios spera, inoltre, di poter ampliare il campo d’azione dei suoi enzimi, che per ora possono occuparsi solo di alcuni particolari tipi di plastica. L’obiettivo, insomma, è arrivare a sviluppare una vera e propria economia circolare che sia anche conveniente dal punto di vista economico. Le prospettive paiono buone.