Fair play a 13 anni: un calciatore sbaglia apposta un rigore

Le cronache ci hanno spesso abituato a brutte storie legate al calcio giovanile, a genitori che urlano contro gli arbitri e perfino a qualche caso di razzismo. Per fortuna, però, da questo mondo arrivano anche molte storie positive, come quella capitata in provincia di Padova, dove un attaccante di 13 anni ha sbagliato apposta un rigore per fair play.

I fatti si sono svolti a Montagnana, durante una partita del campionato provinciale Giovanissimi, con calciatori nati nel 2006. La squadra cittadina ospitava sul proprio campo il Saonara Villatora e conduceva per 1-0 quando, a pochi minuti dalla fine della partita, l’arbitro ha assegnato un rigore proprio ai padroni di casa.

Calcio di rigore
I giocatori di entrambe le squadre, però, si sono subito resi conto che il rigore era inesistente: l’arbitro aveva visto un fallo di mano che in realtà non c’era stato. Ma il penalty andava comunque calciato. A tirare fuori dall’impaccio i calciatori ci ha pensato allora l’allenatore del Montagnana.

Il giovane Matteo Albertin, che fuori dal campo è un insegnante, ha chiamato a raccolta i suoi ragazzi e ha invitato il rigorista, Davide Rosa, a sbagliare il tiro. Il ragazzino, che già era molto incerto sul da farsi, ha accettato di buon grado il suggerimento del mister ed effettivamente ha tirato a lato.

A quel punto da tutto il pubblico è nato spontaneamente un applauso e anche nel dopo partita gli atleti si sono detti soddisfatti di aver fatto la scelta giusta. La società del Montagnana, d’altra parte, si fa giustamente vanto di mettere la sportività e l’educazione al primo posto nella formazione dei suoi atleti.

   

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