
Nei film tratti dai personaggi Marvel ci sono molte cose che lasciano di stucco, molti effetti speciali che emozionano e coinvolgono. Ma, tra i tanti, c’è una cosa stupefacente che non è affatto un effetto speciale propriamente detto: il fisico di Chris Evans.
L’attore americano, classe 1981, è diventato estremamente popolare proprio interpretando i supereroi. E non solo uno. Nel 2005 ha fatto infatti il suo esordio nei film Marvel prestando il volto (e il fisico) alla Torcia Umana in I Fantastici 4.
Due anni dopo ha replicato, rimettendo i panni di Johnny Storm per I Fantastici 4 e Silver Surfer. Ma è stato soprattutto dal 2011, quando è stato scelto come interprete di Captain America – Il primo Vendicatore, che le sue quotazioni sono decollate.
Da magro a super-soldato
In quel film c’è una scena memorabile, che sicuramente avete bene in mente. È quella in cui il giovane Steve Rogers si trasforma da un patriota magro e un po’ emaciato in un super-soldato. In cui sviluppa muscoli, peso e altezza prodigiose grazie sostanzialmente a un siero.
Pochi sanno, in realtà, che non sono serviti chissà quali effetti speciali o quali steroidi per trasformare in fretta e furia Chris Evans. Semplicemente, per interpretare lo “Steve Rogers magro” si è selezionato un attore molto somigliante, con qualche importante aggiustamento poi fatto in fase di post-produzione [1].
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Comunque, se nella formazione degli Avengers Robert Downey Jr. è il fascinoso miliardario, Chris Hemsworth il bel dio nordico e Scarlett Johansson la letale donna misteriosa, Chris Evans rappresenta sicuramente il sex appeal del muscolo e della fermezza. Un ruolo che non è stato certo facile ritagliarsi in mezzo a nomi così importanti.
Ma qual è il segreto del fisico di Chris Evans? Come è riuscito a metter su una massa muscolare del genere? Scopriamolo, mettendo assieme quello che sappiamo dalle non molte interviste rilasciate sull’argomento.
Indice
1. Tanta palestra
Il primo suggerimento di Chris Evans è abbastanza prevedibile: per metter su muscoli come quelli esibiti nei suoi film bisogna fare tanta palestra [2]. Ma non nel modo solito, ci tiene a puntualizzare l’attore.
«Mi è sempre piaciuto andare in palestra – ha dichiarato –, ma sempre per fare sessioni di ginnastica normali. [Invece per i film] le sessioni sono state brutali, assolutamente brutali» [3].
Il difficile era che Evans doveva aumentare la massa muscolare, ma non assomigliare a un body-builder. Doveva riuscire a sembrare allo stesso tempo muscoloso e agile, perché Cap è un supereroe che sa anche correre, saltare, svicolare.
Gli esercizi
E quindi, quali esercizi ha fatto, in particolare? Innanzitutto sollevamento pesi. Tutta una serie di diversi esercizi, secondo uno schema che in America chiamano “low-reps“: cioè pesi rilevanti, sollevati poche volte, senza decine di ripetizioni.
Ad esempio, Evans cita squat, deadlift, shoulder press, distensioni su panca inclinata, dip con pesi e sollevamenti alla sbarra [4].

Le sessioni duravano poco più di un paio d’ore. In genere, per quasi tutto il tempo ci si fissava su una coppia di gruppi muscolari [5] e si lavorava su di essi in maniera molto molto intensa [6]. Dopodiché si passava, per concludere, a qualche esercizio più completo, ma per poco tempo.
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Questo, almeno, era il programma nei giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì. Il sabato era invece il giorno di riposo, quando finalmente Chris Evans lasciava in pace il proprio corpo. La domenica, infine, se c’era necessità si ritornava in palestra, a lavorare su quelle parti che sembravano un po’ deficitarie.
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2. Un po’ di ginnastica
Non ci sono solo pesi e flessioni nella routine d’allenamento di Chris Evans. C’è anche movimento, ginnastica nel senso più tradizionale del termine. E il motivo l’abbiamo in parte già detto: quando deve interpretare Captain America, l’attore non deve solo esibire muscoli, ma anche saltare, correre, combattere.
Insomma, serve potenza ma serve anche agilità. E per sviluppare quest’ultima abilità Evans si è sottoposto ad allenamenti molto particolari. Il punto di riferimento è la pliometria: cioè quella particolare disciplina che vede il rapido susseguirsi di contrazioni concentriche ed eccentriche.
Esercizi pliometrici
Gli esercizi pliometrici sono infatti esercizi che servono ad aumentare l’elasticità e la struttura dei muscoli, e quindi particolarmente indicati per gli atleti. Vertono soprattutto sui salti, con qualche particolarità, però, rispetto agli esercizi che si facevano un tempo.
Per spiegare meglio di cosa si tratta, facciamo qualche esempio. Tra gli esercizi tipici c’è il salto in alto da fermo. In cui però bisogna cercare di saltare il più in alto possibile e allo stesso tempo non tenere le gambe ferme. Si possono portare i talloni a toccare il sedere, oppure le ginocchia verso il petto. L’importante è muoversi e ripetere l’esercizio in rapide sequenze.
Oppure, funzionano allo stesso modo i saltelli in avanti, simili a quelli che fanno – con potenza maggiore – i saltatori in lungo. Molti, inoltre, effettuano anche corse saltellando su un piede solo, effettuate con regolarità ma anche velocità.
3. Niente cardio
Quando si leggono articoli pensati per il miglioramento del proprio fisico e dedicati a chi ancora non frequenta in maniera assidua una palestra, si parla moltissimo di esercizi “cardio“. Sono esercizi, cioè, volti a sollecitare la frequenza cardiaca a lungo, in modo da favorire il dimagrimento.
Si tratta di attività piuttosto intense, come la corsa sui tapis roulant, vogare sugli appositi macchinari o fare cyclette. Tutte attività che sembrerebbero indispensabili per un attore chiamato ad interpretare un personaggio che corre, lancia scudi e salta a destra e a manca.
Ebbene, Chris Evans ha però smentito di aver svolto esercizi di questo tipo. «Se avessi fatto pure quelli – ha dichiarato scherzando – sarei scomparso».
La scelta e il fisico di Chris Evans
Vediamo però di interpretare questa scelta, che è meno assurda di quanto possa sembrare a prima vista. Gli esercizi cardio, infatti, in genere hanno due scopi principali. In primo luogo, vengono utilizzati per favorire il dimagrimento, perché bruciano proprio i grassi. In secondo luogo, preparano a sport di resistenza (ciclismo, canottaggio, maratona).
Il fisico di Chris Evans non aveva bisogno né dell’una, né dell’altra cosa. Già in partenza l’attore esibiva un’ottima forma, senza bisogno di essere alleggerito dal peso. E per recitare non aveva certo bisogno di essere allenato come per una maratona.
No, il suo obiettivo principale era aumentare la massa muscolare, senza perdere in agilità. Per questo le attività “cardio” erano ben poco utili.
Questo vuol dire che non ha mai fatto neanche un po’ di corsa? In realtà no, qualcosina ha fatto anche in questo campo. Ma, per sua stessa ammissione, erano più che altro brevi sessioni di riscaldamento, subito prima di mettersi a saltare o fare pesi.
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4. L’importanza dell’alimentazione
Dopo aver visto quello che Chris Evans ha fatto in palestra, consideriamo anche quello che è stato fatto al di fuori di essa. Perché un buon fisico, almeno nei film, non dipende solo dall’allenamento muscolare. Dipende anche dall’alimentazione e da qualche piccolo accorgimento.
Cominciamo dal cibo. La dieta seguita da Chris Evans in preparazione ai film di Captain America e degli Avengers è innanzitutto una dieta ricca di proteine. Le proteine venivano assunte tramite cocktail proteici ma soprattutto mangiando.
E Chris Evans mangiava davvero tanto. Ha dichiarato che, anzi, quella era la parte più difficile dell’allenamento, perché lo faceva di continuo e di conseguenza si sentiva sempre pieno. La quantità di proteine da ingerire, secondo la sua formula, era di 2 grammi per ogni chilo di peso corporeo.
Pollo, noci, integratori
Il cibo principale era il pollo, quintali di pollo. Ma nella sua dieta c’erano anche noci, uva passa, yogurt greco a basso contenuto di grassi ed altro ancora. Per introdurre qualche carboidrato complesso ci si affidava soprattutto a porridge [7] e riso integrale.
Poi, ovviamente, durante tutto il giorno c’erano anche tanta carne e tanto pesce. Inoltre, per bilanciare la dieta iper-proteica, anche molta insalata e verdura a foglia verde, oltre a qualche mandorla qua e là. Per colazione, infine, tanta frutta e soprattutto banane.
C’era spazio, infine, anche per qualche integratore. Chris Evans ha dichiarato di aver assunto, ad ogni pasto, anche glutammina, proteine del siero del latte, amminoacidi ramificati. E infine acidi grassi Omega-3, Omega-6 e Omega-9.
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5. E sì, un po’ di effetti speciali
Infine, non bisogna pensare che quello che si vede sullo schermo sia sempre vero al 100%. Chris Evans ha i sicuramente dei bei muscoli, ma al cinema i suoi bicipiti vengono in qualche modo aiutati.
Come? In due modi. Il primo è con il lavoro del reparto effetti speciali della Marvel. Come abbiamo detto la famosa scena in cui Steve Rogers si trasforma in un portento di muscoli è stata realizzata con l’utilizzo di un sosia. Ma anche lì svariati ritocchi sono stati necessari, come in altre scene eclatanti del film.
Inoltre, come ha analizzato qualche rivista [8], nel fisico di Chris Evans c’è anche un po’ di “sense of wonder” cinematografico.
Gli accorgimenti
Ad esempio, confrontando l’attore a petto nudo in Fantastici 4 e in Captain America, si nota sì un aumento della massa muscolare, ma anche la presenza di alcuni piccoli accorgimenti che lo fanno sembrare più “grosso” di quel che è.
In questi casi il petto rasato aiuta parecchio. Un po’ di olio da culturisti fa risaltare i pettorali. E infine le giuste luci e le giuste inquadrature rendono ancora più epico un fisico ovviamente già di per sé ben strutturato.
Insomma, nel lavoro di Chris Evans c’è tanto lavoro e tanta dedizione, ma anche un po’ di furbizia registica e nessun miracolo. Il che, in fondo, è una buona notizia: significa che ognuno può conseguire – col dovuto impegno – risultati discreti col proprio corpo.
Magari non paragonabili a quelli dell’interprete di Capitan America, ma comunque apprezzabili.
E voi, quale segreto del fisico di Chris Evans preferite?
Note e approfondimenti
[1] Questo attore si chiama Leander Deeny, ed è uno scrittore newyorkese effettivamente molto somigliante a Chris Evans. Un suo libro, Gli incubi di Hazel, è stato tradotto anche in italiano e potete acquistarlo qui. Se invece volete saperne di più sugli effetti speciali e su come sono stati realizzati, qui trovate un’interessante analisi con molte immagini. ↑
[2] L’ipotesi degli steroidi, che pure qualcuno ha avanzato, è decisamente da scartare. Qui trovate un interessante approfondimento sul tema. ↑
[3] L’intervista, in inglese, la si può leggere qui. ↑
[4] Qui lo potete vedere rapidamente all’opera, ancora nei primi anni. ↑
[5] Ad esempio, petto e schiena; oppure, bicipiti e tricipiti. ↑
[6] Evans usa una parola forte, ma che rende bene l’idea: li si “distruggeva”. ↑
[7] Molto usato dagli atleti negli Stati Uniti, per il suo alto contenuto proteico. ↑
[8] Il riferimento principale è sempre questo. ↑