
La nuova stagione del campionato di basket statunitense è appena cominciata. E già i giornali online sono pieni di notizie, previsioni, speranze e purtroppo anche shock. Ogni settimana, di fianco ai risultati, c’è infatti la notizia di un qualche grave infortunio. Ma le storie sono moltissime, spesso legate ai destini e alle imprese dei giocatori NBA più forti.
Il campionato a stelle strisce, d’altra parte, è affascinante per mille motivi, ma anche per la grande complessità dei roster delle varie squadre. Ormai non vi giocano più solo statunitensi, ma anche canadesi, italiani, australiani, spagnoli, francesi, sloveni, serbi, e perfino argentini. Spesso anche con ottimi risultati.
Per questo il mercato e le partite della regular season sono così importanti: si scoprono i nuovi nomi che ci terranno compagnia nei playoff e negli anni a venire, si cerca di capire se le vecchie glorie terranno il passo, se i Boston Celtics hanno possibilità di tornare a vincere e i Los Angeles Lakers di essere competitivi.
Soprattutto se – ed è la domanda degli ultimi anni – qualcuno sarà in grado di sovvertire i pronostici, e soffiare il titolo ai Golden State Warriors. E poi, ovviamente, ci sono anche mille altri motivi per interessarsi a quei nomi e a quei cognomi: il fantabasket (nella versione Dunkest e non solo), le scommesse, il tifo e così via.
Indice
Scopriamo i giocatori NBA più forti
Ogni anno, d’altra parte, l’NBA stimola questo interesse in vari modi. A fine stagione, ad esempio, viene assegnato il titolo di MVP, cioè di miglior giocatore dell’anno [1]. Inoltre, a febbraio si gioca l’All-Star Weekend, una tre giorni in cui i migliori della lega si esibiscono in schiacciate, tiri da tre punti e altre prove.
Tutto questo permette ai tifosi di ammirare i campioni preferiti ma anche di discutere su quale sia il più forte. Dibattiti di questo tipo sono il sale di ogni sport, ma spesso un po’ inconcludenti, perché ciascuno rimane della propria opinione e difficilmente abbandona il campione prediletto per quello di qualcun altro.
Quando però non si parla di un singolo giocatore, ma di tutti i migliori della lega, e quando lo si fa coinvolgendo tante persone, forse si riesce ad essere un po’ più oggettivi.
Per questo abbiamo deciso di dedicare uno dei nostri “sondaggi social” proprio ai giocatori NBA che stanno prendendo parte alla nuova stagione [2]. E abbiamo chiesto a voi qual è il migliore, o, meglio, quali sono i cinque più forti.
Al sondaggio hanno partecipato migliaia di persone e i voti raccolti sono stati addirittura 7.950. Ci pare di poter dire, quindi, che il risultato a cui siamo giunti è abbastanza rappresentativo dell’umore della tifoseria, almeno di quella italiana. Ecco dunque i cinque giocatori che gli appassionati nostrani ritengono i più forti quest’anno.
1. LeBron James
Non c’è niente da fare: gli anni passano, ma il re resta sempre lui, LeBron James. Nel nostro sondaggio ha subito l’arrembaggio di alcune giovani leve di cui parleremo tra pochissimo, ma ha retto l’urto, e si è classificato alla fine alla prima posizione assoluta con il 36,43% dei voti nella finale.
Un risultato ottimo, che tra l’altro è stato costante durante tutte le varie fasi delle eliminatorie. Nel primo gruppo, confrontandosi con rivali come Gordon Hayward e Damian Lillard, ha ottenuto addirittura il 72% abbondante delle preferenze.
In semifinale, poi, ha letteralmente eliminato Kawhi Leonard, l’asso dei San Antonio Spurs, che contro di lui non è andato oltre al 20% delle preferenze (mentre LeBron è arrivato al 66%).
Una carriera che è ancora lontana dal tramonto
Nato ad Akron, Ohio, alla fine del 1984, James ha superato ormai abbondantemente i 30 anni d’età. Ma questo, anziché indebolirlo, sembra averlo reso più forte. L’asso dei Cleveland Cavaliers ha infatti imparato a dosare le proprie forze e a distribuirle ottimamente durante l’arco della stagione.
Così negli ultimi anni è arrivato a giocare quasi alla pari le finali coi Golden State Warriors, nonostante la sua squadra fosse ogni volta ritenuta inferiore. E nel 2016 si è aggiudicato addirittura l’anello, il terzo della sua carriera e il primo per Cleveland, compiendo un’impresa epica.
Quest’anno la sua squadra pare meno competitiva della stagione scorsa, soprattutto per via dell’addio di Kyrie Irving, quello che era considerato la stella numero 2 del team. Al suo posto sono arrivati vari campioni – da Isaiah Thomas ai navigati Dwyane Wade e Derrick Rose – ma toccherà ancora a James trascinare la squadra.
I tifosi comunque lo ritengono ancora in grado di portare la franchigia in finale, dopo esserci riuscito per 7 volte consecutive (e per 8 complessivamente). Da parte sua, James ha d’altronde statistiche eccellenti: è già diventato il miglior marcatore della storia dei playoff NBA, ed è ottimamente piazzato anche nelle classifiche di assist e rimbalzi.
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2. Giannis Antetokounmpo
Al secondo posto troviamo la sorpresa assoluta del nostro sondaggio. Ci aspettavamo, infatti, che Giannis Antetokounmpo, l’astro nascente del basket NBA, potesse superare il primo turno eliminatorio, ma mai che giungesse fino in finale ed addirittura andasse vicino ad insidiare il primo posto di LeBron James.
E invece così è stato. Il greco ha vinto subito il suo primo girone, battendo, anche se di poco, l’attuale MVP uscente della lega, Russell Westbrook (e spazzando via gente del calibro di Chris Paul). Poi, in semifinale, ha messo in fila Kevin Durant e Kyrie Irving e nella finalissima ha raccolto il 30% abbondante dei voti.
Un greco negli States
Giannis, com’è informalmente chiamato da tutti quelli che non riescono a pronunciare il suo difficile cognome, è nato ad Atene nel 1994. Dopo una sola stagione nella A2 greca, nel 2013 è stato quindicesima scelta assoluta al Draft NBA, venendo scelto dai Milwaukee Bucks.
Già nel suo secondo anno in NBA ha iniziato a farsi notare, mentre nel terzo ha cominciato a mettere a referto qualche tripla doppia. D’altronde, il suo fisico tremendamente atipico gli permette di giocare in più ruoli. Alto 2 metri e 11, ha un’agilità rara in un atleta così alto, e così non disdegna di giocare perfino da guardia o playmaker.

Queste qualità fuori dalla media hanno cominciato a emergere in maniera sempre più decisiva nella seconda parte della scorsa stagione. Ha infatti chiuso l’annata entrando nella top-20 dei giocatori per i punti, per i rimbalzi, per gli assist, per le rubate e per le stoppate. Ha inoltre vinto il premio di giocatore più migliorato della lega.
E la nuova stagione, d’altra parte, è cominciata nel migliore dei modi, con Antetokounmpo capace di conquistarsi le prime pagine dei giornali grazie a una serie di prestazioni eccellenti. Forse è presto per dire se davvero il greco potrà essere uno dei migliori giocatori della stagione, ma di certo pare essere quello più promettente.
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3. Stephen Curry
Al terzo e al quarto posto della graduatoria sono arrivati quasi appaiati due playmaker tra loro molto diversi, ma accomunati dal fatto di essersi aggiudicati il titolo di MVP della regular season delle ultime due stagioni. Stiamo parlando di Steph Curry dei Golden State Warriors e di Russell Westbrook degli Oklahoma City Thunder.
Curry in realtà ha faticato forse più del dovuto per raggiungere l’ultimo gradino del podio. Il tutto nonostante nei quarti di finale, ad esempio, si sia sbarazzato facilmente degli avversari, da Paul George in giù.

Certo, nel gruppo c’erano anche la promessa Kristaps Porzingis e la sorpresa dell’anno scorso Isaiah Thomas, ma i tifosi sembrano non aver dato troppa fiducia al piccolo play che da Boston è da poco passato a Cleveland.
Leggi anche: La classifica dei migliori marcatori NBA della storia
In semifinale poi Curry si è scontrato proprio con Westbrook (oltre a James Harden, fastidioso terzo incomodo). E in quel caso è stato il play di Oklahoma a prevalere, con un 38,96% dei voti contro il 33,65% del pari ruolo di Golden State. Che però si è preso la rivincita in finale.
Sarà ancora decisivo?
Stephen Curry è nato anche lui come LeBron James ad Akron [3], in Ohio, ma nel 1988. Figlio dell’ex giocatore dei Charlotte Hornets Dell Curry, è entrato in NBA nel 2009, scelto dai Golden State Warriors.
Per la squadra della baia ha già giocato quasi 600 partite di regular season, crescendo di stagione in stagione e soprattutto migliorando le sue percentuali di tiro. Con l’arrivo di Steve Kerr in panchina, è infatti diventato il giocatore più in vista della lega e sicuramente il più spettacolare realizzatore da 3 punti.

Questo gli ha permesso di aggiudicarsi due titoli NBA (oltre a una terza finale, persa contro i Cavaliers di LeBron) e altrettanti titoli di MVP della regular season, nel 2015 e 2016.
Lo scorso anno la sua squadra ha vinto il titolo, ma l’apporto di Curry è stato meno decisivo che nelle due stagioni precedenti, per via dell’arrivo di un’altra stella, Kevin Durant, che troveremo anche al quinto posto del nostro elenco.
Se fino a due anni fa, insomma, Curry avrebbe forse trionfato in questo nostro sondaggio, ora ci si chiede se il suo immenso talento sarà ancora decisivo, o se il suo apporto diventerà solo uno tra quello dei molti campioni nel roster dei Warriors. Per ora, e per i nostri lettori, è però al terzo posto della lista.
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4. Russell Westbrook
Al quarto posto della graduatoria, come anticipato, troviamo Russell Westbrook, l’MVP in carica. Molti di voi pensano infatti che abbia le carte in regola per cercare di bissare il successo dell’anno scorso, ma molti altri ritengono invece che abbia davanti a sé – oltre ai soliti LeBron e Curry – anche il giovane Antetokoummpo.
In finale l’asso degli Oklahoma City Thunder ha ottenuto infatti l’11,5% delle preferenze, in parte deludendo rispetto a quello che era sembrato in grado di racimolare nella semifinale del sondaggio. Lì aveva superato come detto Curry, e si era quindi presentato come il principale sfidante di James.
Che Giannis Antetokoummpo fosse però entrato maggiormente nel cuore dei tifosi lo si era già visto. Nel girone iniziale Westbrook – che partiva in un certo senso da “testa di serie” – era stato infatti sorpassato proprio dal giovane greco. Facendo presagire che, almeno tra i tifosi, i tempi erano cambiati.
I primi anni nella lega
Westbrook è nato nei dintorni di Los Angeles nel 1988, e lì ha frequentato anche un paio di anni di college (a UCLA). È entrato in NBA nel 2008, venendo selezionato come quarta scelta assoluta dai Seattle Supersonics, che subito dopo si sono trasferiti a Oklahoma City e hanno cambiato nome in Thunder.
Il suo talento si è fatto notare per la prima volta nel 2012, tanto che l’anno successivo – assieme ai compagni di squadra Kevin Durant e James Harden – ha trascinato la squadra fino alla finale coi Miami Heat di LeBron James, persa però nettamente.

La giovane età del trio sembrava giocare a favore di un futuro successo dei Thunder, ma qualcosa in realtà poco dopo si è rotto. Prima, ad esempio, se ne è andato Harden, che si è accasato agli Houston Rockets.
Poi, durante i playoff, una caduta rovinosa di Patrick Beverley a gioco fermo ha procurato a Westbrook la rottura del menisco e la chiusura in anticipo di una stagione che sembrava destinata a vederlo arrivare di nuovo fino in fondo.
L’addio di Durant e la rinascita
L’ultima grande occasione i Thunder di Westbrook e Durant l’hanno avuta nel 2016, quando sono arrivati in finale di Conference contro i Golden State Warriors e si sono portati avanti sul 3-1. Gli avversari però sono riusciti quasi miracolosamente a rimontare e ad eliminare i Thunder.

Da lì la storia è cambiata. Durant, come vedremo, se ne è andato proprio ai Warriors, in cerca di miglior fortuna, e nel 2016/17 Westbrook si è trovato da solo a sostenere il peso della “baracca”. L’ha fatto però egregiamente, scrivendo negli annali del gioco una pagina straordinaria.
Nella scorsa stagione infatti il playmaker ha messo a segno addirittura una tripla doppia di media (31,6 punti, 10,7 rimbalzi, 10,4 assist), eguagliando l’impresa di Oscar Robertson, realizzata però più di cinquant’anni prima, in un basket completamente diverso.
In quella stessa annata ha stabilito inoltre il record di maggior numero di triple doppie stagionali, mettendone a referto ben 42. In pratica, ha dominato più della metà delle partite di regular season. Per questo si è meritato il titolo di MVP. Quest’anno, con Paul George e Carmelo Anthony al fianco, saprà ripetersi?
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5. Kevin Durant
Al quinto e ultimo posto della nostra cinquina troviamo Kevin Durant, che è riuscito a prevalere su vari giocatori che hanno sfiorato l’accesso alla finale, come Kawhi Leonard, James Harden e Kyrie Irving.
L’ala dei Golden State Warriors ha giocato la scorsa stagione ad altissimi livelli, ed è stato sicuramente un elemento decisivo nella vittoria del titolo da parte della squadra di Steve Kerr. Rispetto all’anno precedente ha portato infatti più solidità nelle partite che contano, come anche nella finale coi Cavs.
Nelle fasi iniziali del nostro sondaggio Durant si è sbarazzato di John Wall e Jimmy Butler, anche se nella seconda parte ha dovuto sottostare allo strapotere di Antetokounmpo. In finale, poi, ha chiuso con il 6,17% delle preferenze.
La carriera di KD
Kevin Durant è nato a Washington nel 1988. È entrato in NBA nel 2007, venendo scelto al secondo posto dai Seattle Supersonics. Poi sono arrivati il trasferimento a Oklahoma City, l’accoppiamento con Russell Westbrook e tutti i successi – raggiunti e mancati – di cui abbiamo appena parlato.

Nell’estate 2016, poi, Durant è diventato unresticted free agent. Aveva cioè la possibilità di scegliere in quale squadra accasarsi, se ai Thunder o altrove. Dopo aver parlato con diverse società ha optato per i Warriors, suscitando parecchie critiche visto che quella squadra dominava già da due anni il campionato.
Ad ogni modo la stagione sulla baia è stata davvero encomiabile, con Durant che ha fatto registrare le migliori percentuali di tiro della sua già brillante carriera. E ai playoff la sua squadra ha fatto quasi il cappotto, battendo 4-0 i Portland Trail Blazers, gli Utah Jazz e i San Antonio Spurs.
Solo nella finalissima con i Cavaliers i ragazzi di Kerr hanno ceduto una partita, chiudendo comunque con un secco 4-1. E per Durant è pure arrivato il titolo, meritato, di MVP delle finali.
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Come ha funzionato #5cosesocial
I gironi coi giocatori NBA
Prima di salutarvi, vi diamo una veloce panoramica di come siamo arrivati fino a questi cinque nomi finali. Siamo partiti selezionando i 30 giocatori più quotati di questa nuova stagione NBA, e li abbiamo divisi in 6 gruppi iniziali.
Ogni giorno, per sei giorni, vi abbiamo proposto sulla nostra pagina Facebook ognuno di questi gruppi, chiedendovi di votare il vostro preferito all’interno di quella cinquina.
I primi due di ogni gruppo (e i tre migliori terzi) hanno avuto accesso alle semifinali, che si sono svolte tramite tre gruppi, ancora da cinque giocatori. Infine, siamo giunti alla finalissima in cui i cinque giocatori più votati si sono scontrati tra loro per il primato.
Leggi anche: I nomi di tutte le squadre NBA votate dai nostri lettori
Le date del voto sono state le seguenti: dal 19 al 24 ottobre si è votato per i quarti di finale; dal 26 al 28 ottobre si è votato invece per le semifinali; la finale infine si è svolta il 30 ottobre. Ma vediamo i risultati fatti registrare nelle varie fasi.
Quarti di finale
Gruppo A: 19 ottobre
DeMarcus Cousins (New Orleans Pelicans): 2,92%
Gordon Hayward (Boston Celtics): 10,58%
LeBron James (Cleveland Cavaliers): 72,26%
Damian Lillard (Portland Trail Blazers): 12,41%
Andrew Wiggins (Minnesota Timberwolves): 1,83%
Hanno votato 274 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passano il turno LeBron James e Damian Lillard. Gordon Hayward, invece, va ai ripescaggi.
Gruppo B: 20 ottobre
Jimmy Butler (Minnesota Timberwolves): 9,38%
Kevin Durant (Golden State Warriors): 62,81%
Kevin Love (Cleveland Cavaliers): 5,62%
Kyle Lowry (Toronto Raptors): 2,50%
John Wall (Washington Wizards): 19,69%
Hanno votato 320 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passano il turno Kevin Durant e John Wall. Jimmy Butler invece va ai ripescaggi.
Gruppo C: 21 ottobre
Giannis Antetokounmpo (Milwaukee Bucks): 44,67%
Marc Gasol (Memphis Grizzlies): 1,82%
Draymond Green (Golden State Warriors): 7,14%
Chris Paul (Houston Rockets): 5,93%
Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder): 40,44%
Hanno votato 826 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passano il turno Giannis Antetokoumpo e Russell Westbrook. Draymond Green va invece ai ripescaggi.
Gruppo D: 22 ottobre
Stephen Curry (Golden State Warriors): 47,24%
Paul George (Oklahoma City Thunder): 20,58%
Blake Griffin (Los Angeles Clippers): 6,78%
Kristaps Porzingis (New York Knicks): 12,99%
Isaiah Thomas (Cleveland Cavaliers): 12,41%
Hanno votato 870 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passano il turno Stephen Curry e Paul George. Kristaps Porzingis va invece ai ripescaggi.
Gruppo E: 23 ottobre
Carmelo Anthony (Oklahoma City Thunder): 14,85%
DeMar DeRozan (Toronto Raptors): 4,60%
Kyrie Irving (Boston Celtics): 29,34%
Kawhi Leonard (San Antonio Spurs): 42,58%
Derrick Rose (Cleveland Cavaliers): 8,63%
Hanno votato 869 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passano il turno Kawhi Leonard e Kyrie Irving. Carmelo Anthony va invece ai ripescaggi.
Gruppo F: 24 ottobre
LaMarcus Aldridge (San Antonio Spurs): 3,67%
Anthony Davis (New Orleans Pelicans): 20,97%
James Harden (Houston Rockets): 49,02%
Klay Thompson (Golden State Warriors): 17,30%
Dwyane Wade (Cleveland Cavaliers): 9,04%
Hanno votato 763 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passano il turno James Harden e Anthony Davis. Klay Thompson va invece ai ripescaggi.
Il girone dei migliori terzi classificati
Klay Thompson (Golden State Warriors): 17,30%
Carmelo Anthony (Oklahoma City Thunder): 14,85%
Kristaps Porzingis (New York Knicks): 12,99%
Gordon Hayward (Boston Celtics): 10,58%
Jimmy Butler (Minnesota Timberwolves): 9,38%
Draymond Green (Golden State Warriors): 7,14%
Passano il turno Klay Thompson, Carmelo Anthony e Kristaps Porzingis.
Semifinali
Gruppo 1: 26 ottobre
Anthony Davis (New Orleans Pelicans): 4,50%
LeBron James (Cleveland Cavaliers): 66,22%
Kawhi Leonard (San Antonio Spurs): 20,27%
Damian Lillard (Portland Trail Blazers): 4,62%
John Wall (Washington Wizards): 4,39%
Hanno votato 888 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno LeBron James. Kawhi Leonard va però ai ripescaggi.
Gruppo 2: 27 ottobre
Giannis Antetokounmpo (Milwaukee Bucks): 42,27%
Kevin Durant (Golden State Warriors): 33,69%
Paul George (Oklahoma City Thunder): 7,09%
Kyrie Irving (Boston Celtics): 14,09%
Klay Thompson (Golden State Warriors): 2,86%
Hanno votato 1.015 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno Giannis Antetokounmpo. Kevin Durant va invece ai ripescaggi.
Gruppo 3: 28 ottobre
Carmelo Anthony (Oklahoma City Thunder): 5,84%
Stephen Curry (Golden State Warriors): 33,65%
James Harden (Houston Rockets): 16,24%
Kristaps Porzingis (New York Knicks): 5,31%
Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder): 38,96%
Hanno votato 942 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno Russell Westbrook. Stephen Curry va invece ai ripescaggi.
Il girone dei migliori secondi classificati
Kevin Durant (Golden State Warriors): 33,69%
Stephen Curry (Golden State Warriors): 33,65%
Kawhi Leonard (San Antonio Spurs): 20,27%
Passano il turno Kevin Durant e Stephen Curry.
La finale
30 ottobre 2017
Giannis Antetokounmpo (Milwaukee Bucks): 30,60%
Stephen Curry (Golden State Warriors): 15,30%
Kevin Durant (Golden State Warriors): 6,17%
LeBron James (Cleveland Cavaliers): 36,43%
Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder): 11,50%
Hanno votato 1.183 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Note e approfondimenti
[1] Qui trovate l’elenco di tutti quelli che si sono aggiudicati questo riconoscimento finora. ↑
[2] Nell’elenco troverete anche Gordon Hayward, sia perché al momento non si sanno ancora i tempi del suo recupero, sia perché ci sembra più giusto considerarlo ancora parte di questa stagione, almeno fino a prova contraria. ↑
[3] La città conta poco più di 200mila abitanti, ma una densità di campioni di basket che è impressionante, almeno per quanto riguarda le nascite. C’è infatti da considerare che oltre a James e Curry, qui sono nati anche Gus Johnson (5 volte All-Star negli anni ’60 e’70), Joseph Blair, visto a Biella e Pesaro a fine anni ’90, e Larry Nance, che gioca per i Los Angeles Lakers (anche se non da titolare). ↑
[-] La foto della copertina e le due immagini all’inizio dell’articolo che ritraggono Steph Curry e LeBron James sono state realizzate da Keith Allison e arrivano dal suo account Flickr.