
I grattacieli sono indubbiamente un simbolo di forza e potenza, e caratterizzano ormai tutte le metropoli moderne. L’Italia forse da questo punto di vista non è però l’esempio migliore: da noi, infatti, sono presenti ancora in moltissime città torri e palazzi medievali che si tende a non voler oscurare troppo con costruzioni iper-moderne. Ciononostante, anche nel nostro paese – soprattutto in certe metropoli – ci sono ormai imponenti grattacieli che si ergono verso il cielo; grattacieli che continuano a comparire, nonostante tutto, mese dopo mese: basti pensare che alcune delle strutture della nostra cinquina sono state costruite proprio negli ultimi anni.
In questo articolo esploreremo dunque i cinque (anzi, otto) grattacieli italiani più alti, esaminando la loro architettura, la loro storia e il loro significato per le città che li ospitano. Attraverso questo viaggio scopriremo come questi edifici alti e imponenti cercano sì di guardare al futuro dell’Italia (ma anche verso l’alto), senza dimenticare però, in qualche caso, la storia del nostro paese.
Indice
1. Torre Unicredit
231 metri d’altezza a Milano
Il più alto grattacielo italiano è attualmente la Torre Unicredit di Milano, costruita tra il 2009 e il 2012 e inaugurata a suo tempo alla presenza dell’allora Presidente del Consiglio Enrico Letta, del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e di altre personalità.
Progettata dall’architetto argentino naturalizzato statunitense César Pelli, fa parte di un complesso avveniristico di tre torri disposte a semicerchio attorno alla recente piazza intitolata a Gae Aulenti, nota designer friulana ma milanese d’adozione scomparsa nel 2012; tre torri che passano dai 70 metri della torre C ai 100 della B, fino ad arrivare appunto alla torre principale, alta 146 metri fino al tetto ai quali si devono aggiungere gli 85 metri della guglia.
Sinuosa e avveniristica nella struttura, la torre infatti presenta in cima una struttura che ricorda la guglia maggiore del Duomo di Milano, alla quale rende un evidente omaggio, e che, essendo ricoperta di led, può essere illuminata con diversi colori a seconda delle occasioni e delle festività. Pelli, classe 1926 e scomparso nel 2019, ha vissuto negli Stati Uniti dal 1952 ed è famoso per aver realizzato negli anni Novanta le Petronas Twin Towers a Kuala Lumpur, per un certo periodo le più alte del mondo grazie ai loro 452 metri (anche qui è presente una guglia, tra l’altro), prima di essere superate nel 2003 dal Taipei 101 costruito a Taiwan.
La Torre Unicredit, che è diventata ovviamente la sede dell’omonima banca, è stata tra l’altro costruita secondo criteri eco-sostenibili in vetro e acciaio, con un risparmio energetico che è stato stimato del 37%; la guglia, infine, non è in posizione centrale rispetto all’edificio, ma spostata, e questo ha portato a qualche rallentamento nella costruzione, dovuto agli studi di fattibilità e di resistenza al vento che sono stati necessari per poterla porre in sicurezza in quella posizione.
2. Torre Isozaki (o Allianz Tower)
209 metri d’altezza a Milano
La Torre Isozaki, anche conosciuta come Allianz Tower, è il secondo grattacielo della nostra lista e, come il precedente, sorge a Milano. Con i suoi 209 metri di altezza (che arrivano fino a 259 se si conta l’antenna) è il secondo edificio più alto della città e uno dei più alti d’Italia e d’Europa.
Progettata dal famoso architetto giapponese Arata Isozaki assieme all’italiano Andrea Maffei, la torre è stata inaugurata nel 2015 e ospita gli uffici della compagnia assicurativa Allianz, che non a caso dà anche il suo nome all’edificio.
Le particolarità da segnalare sono varie. In primo luogo, l’edificio si estende lungo ben 50 piani ed è in grado di ospitare circa 2.800 dipendenti del gruppo assicurativo e bancario tedesco. In secondo luogo, i corridoi interni sono stati decorati in modo molto orioginale con un murale che è entrato nel Guinness dei Primati per la sua estensione.
Infine bisogna anche dire che l’edificio è soprannominato dai milanesi Il Dritto, per la sua forma molto regolare e, forse, perfino rigida. Gli fanno però da contraltare Il Curvo e Lo Storto, gli altri due grattacieli del quartiere CityLife, ovvero rispettivamente la Torre Libeskind (175 metri) e la Torre Hadid (177 metri, 192 con l’antenna). Ma di questi due altri edifici parleremo ancora più avanti.
3. Grattacielo della Regione Piemonte
209 metri d’altezza a Torino
Il Grattacielo della Regione Piemonte è il più recente degli edifici della nostra lista. È stato infatti progettato da Massimiliano Fuksas ed ultimato, dopo una lunghissima lavorazione, nell’ottobre del 2022, diventando l’edificio italiano più alto a sorgere al di fuori della città di Milano.
I numeri, infatti, parlano chiaro: l’ultimo piano arriva a 200 metri di altezza, col tetto si raggiunge quota 205 mentre con la guglia la cifra sale fino a 209 metri. Un risultato importante per un edificio che sorge nel quartiere di Nizza Millefonti, poco distante dal polo fieristico del Lingotto, a cui è legato anche da una passerella ciclopedonale.
Il progetto è nato già nei primi anni 2000 con un intento simile a quello di Palazzo Lombardia a Milano, di cui parleremo più avanti in questa lista: quello di riunire cioè i vari uffici della Regione (in questo caso il Piemonte), fino a quel momento divisi in zone diverse della città. Il progetto di Fuksas venne approvato nel 2001 anche se poi più volte aggiustato nel tempo.
Dopo vari problemi anche di carattere giudiziario, oltre ai ritardi di tipo ingegneristico, i lavori si sono infine avviati nel 2011, incontrando comunque numerosi intoppi. Come detto l’inaugurazione è arrivata infine nel 2022 e nel giro di poco tempo gli uffici regionali hanno iniziato a trasferirsi all’interno del nuovo edificio, che è stato occupato pienamente nel corso del 2023.
4. Torre Hadid
177 metri d’altezza a Milano
La Torre Hadid l’abbiamo già menzionata qualche paragrafo fa, perché sorge all’interno della zona CityLife assieme alla Torre Libeskind, che vedremo nel prossimo punto, e alla Torre Isozaki, che rappresenta invece il secondo grattacielo più alto di Milano e d’Italia. In particolare, la Torre Hadid è soprannominata “Lo Storto” per via della particolarissima forma arcuata.
Progettata, come il nome lascia intuire, dalla designer Zaha Hadid, nativa dell’Iraq ma naturalizzata britannica (e morta nel 2016), la Torre si dipana lungo 44 piani e arriva complessivamente fino a 177 metri d’altezza. In cima, inoltre, si aggiunge una grande insegna “Generali”, tanto che l’edificio viene ricordato anche con questo nome, che porta il computo fino a 192 metri.
La costruzione del grattacielo è iniziata nel 2014 ed è stata ultimata nel 2019, quando venne inaugurata dall’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dal sindaco di Milano Giuseppe Sala e dal Presidente della Regione Attilio Fontana. Commissionato dal gruppo Generali, l’edificio è oggi utilizzato per contenere gli uffici della compagnia assicurativa ma soprattutto si segnala per una grande attenzione all’ambiente.
Nonostante possa contenere circa 3.200 persone e 380 posti auto nel parcheggio riservato interrato, l’edificio è stato pensato in modo da garantire una grande efficienza e un contenimento dei costi energetici. L’obiettivo è stato raggiunto soprattutto grazie a una progettazione innovativa, sia dal punto di vista strutturale che da quello artistico, innovazione ben rappresentata ad esempio dalla particolare torsione interamente realizzata in calcestruzzo.
5. Torre Libeskind
175 metri d’altezza a Milano
Con la Torre Libeskind chiudiamo il trittico dei grattacieli del progetto CityLife, pensato per riqualificare la zona della Fiera Campionaria di Milano. Questa torre, che porta il nome del suo designer, l’americano Daniel Libeskind, è alta 175 metri ed è la sede italiana degli uffici del network internazionale PricewaterhouseCoopers.
La costruzione del grattacielo è cominciata nel 2015 ed è stata ultimata, in tempi piuttosto rapidi, nel 2020, quando l’edificio è stato consegnato al committente. La torre può ospitare circa 3000 persone ed ha una caratteristica forma curva, con un nucleo di distribuzione verticale prismatico che in parte fuoriesce dalla sua sagoma.
Libeskind, l’architetto e creatore dell’opera, è nato in Polonia nel 1946 da due ebrei polacchi sopravvissuti all’Olocausto, ma si è poi trasferito in Israele e infine a New York, dove ha acquisito la cittadinanza statunitense e dove ha raggiunto un certo successo nell’ambito della corrente del decostruttivismo.
Tra i suoi edifici più celebri ci sono il Museo ebraico a Berlino, l’MGM Mirage a Las Vegas e soprattutto il One World Trade Center a New York, costruito sul sito delle Torri gemelle abbattute l’11 settembre del 2001.
Altri 3 alti grattacieli italiani, oltre ai 5 già segnalati
Questi, come abbiamo visto, sono i cinque grattacieli più alti nel nostro paese. Ma quali sono quelli che vengono immediatamente dopo i primi cinque? Ve li elenchiamo qui di seguito.
6. Grattacielo Intesa Sanpaolo
Nell’immaginario collettivo i grattacieli fin dalla loro comparsa hanno rappresentato la sfida dell’uomo alla natura e ai vincoli della fisica e dell’ingegneria, e forse proprio per questo nel corso dell’ultimo secolo e mezzo tra le varie nazioni sono spesso sorte rivalità volte a stabilire quale avesse al proprio interno l’edificio più alto e maestoso.
Negli ultimi decenni, poi, quando alla gara si sono aggiunti nuovi Stati come quelli dell’Estremo Oriente, la sfida si è fatta sempre più accesa, anche perché non sempre c’è accordo sui criteri usati per misurare le varie altezze: come abbiamo mostrato con la Torre Unicredit, ad esempio, l’uso di guglie e antenne può innalzare anche di parecchi metri un edificio che altrimenti, considerando solo la superficie calpestabile, non primeggerebbe.
Costruito a partire dal 2008 per le fondamenta e dal 2011 per l’edificio vero e proprio, il Grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino misura infatti 167,25 metri, 20 metri in più della Torre Unicredit e appena 25 centimetri in meno della Mole Antonelliana che, su spinta del Consiglio Comunale torinese, si è deciso di non superare.
Il grattacielo è stato progettato, d’altronde, da un vero e proprio specialista, il genovese Renzo Piano, già autore di grattacieli celebri a livello mondiale come The Shard, “la scheggia”, inaugurato nel 2012 a Londra.
7. Palazzo Lombardia
Sempre a Milano sorge anche Palazzo Lombardia, nuova sede della Regione inaugurata nel marzo 2011. Col tetto alto 161 metri, l’edificio è stato costruito tra il 2007 e il 2010 per raggruppare in un’unica serie di strutture tra loro vicine tutti gli uffici amministrativi della Regione Lombardia, prima dislocati per tutta Milano, con un progetto affidato alla Pei Cobb Freed & Partners di New York in collaborazione anche con studi italiani.
Fondata dal quasi centenario cinese I.M. Pei – già vincitore del premio Pritzker e autore della piramide del Louvre e del grattacielo della Banca della Cina a Hong Kong – e dal quasi novantenne Henry N. Cobb, la società è una delle più importanti a livello planetario e, nel campo dei grattacieli, ha firmato anche il più alto edificio ad ovest di Chicago, la US Bank Tower di Los Angeles che è uno dei simboli della città.
A Milano il progetto, che non ha mancato di suscitare polemiche perché basato sulla cancellazione del parco Bosco di Gioia, ha portato alla costruzione di una torre principale alta appunto 161 metri (che tra l’altro fa il paio proprio con la Torre Unicredit, distante poche centinaia di metri in linea d’aria), circondata però da edifici dalla pianta ricurva a formare una piazza ovoidale coperta, in cui si dovrebbero concentrare servizi, spettacoli, forme di intrattenimento varie.
Si tratta infatti della più grande piazza coperta d’Europa, mentre nella stessa zona è stato costruito anche un immenso parcheggio sotterraneo di ventiseimila metri quadrati.
8. Torre Solaria
Concludiamo la classifica vera e propria ancora a Milano, dove incontriamo finalmente un edificio residenziale. La Torre Solaria, anch’essa di recentissima costruzione e inaugurata proprio nel 2014, è stata progettata in partnership da vari soggetti, tra i quali spiccano il designer lombardo Antonio Citterio e soprattutto lo studio Arquitectonica di Miami, guidato dal peruviano Bernardo Fort-Brescia e dall’americana Laurinda Hope Spear.
Studio “di grido” con ormai più di trent’anni di attività alle spalle, il gruppo è infatti specializzato in grattacieli per hotel e residenziali tra i quali spiccano il Westin Hotel a Times Square e l’Atlantis Condominium di Miami, oltre che nella realizzazione di arene sportive come le celebri AmericanAirlines Arena proprio a Miami e la Philips Arena ad Atlanta.
La Torre milanese è composta da tre ali di altezze differenti ed è stata progettata con l’intento di dare contemporaneamente luce agli appartamenti ma di garantire anche la privacy: per questo motivo vi sono amplissime vetrate ma le terrazze sono sfalsate, mentre all’interno la zona giorno e la zona notte sono state nettamente divise.
Inoltre sono stati predisposti degli spazi comuni in tutto l’edificio, con sala feste, sala fitness, sala maxischermo, sala biliardo e così via. Gli appartamenti sono in tutto più di cento, di misura però molto variabile visto che alcuni sono disposti anche su due e a volte addirittura tre piani.
E voi, quale grattacielo italiano preferite?