I 5 libri più venduti e letti di Michela Murgia

I libri più importanti e venduti di Michela Murgia

Nata nel 1972 a Cabras, in Sardegna, e scomparsa il 10 agosto 2023, Michela Murgia è stata una figura poliedrica e inconfondibile nel panorama letterario italiano. Scrittrice, blogger, drammaturga, opinionista e critica letteraria, la sua voce vibrante ha toccato diversi ambiti della cultura e dell’attivismo.

Il suo romanzo Accabadora ha conquistato i lettori, vincendo premi come il Campiello, il Dessì e il SuperMondello, facendola conoscere al grande pubblico. Ma non si tratta solo di Accabadora: ogni sua opera ha messo in campo un’intensità che non cessa di stupire.

Dalla satira sulla realtà dei call center in Il mondo deve sapere all’indagine acuta sul femminismo in Dove sono le donne, ogni libro e ogni spettacolo è stata un’esperienza particolare.

Anche la sua carriera lavorativa è stata variopinta: è stata insegnante di religione, venditrice di multiproprietà, attivista; ma la scrittura e la comunicazione in generale hanno sempre rappresentato il cuore pulsante della sua esistenza.

In questo articolo, vogliamo ricordare i 5 libri più venduti e letti di questa autrice straordinaria, condividendo con voi il piacere della lettura e, magari, facendovi scoprire qualche opera che ancora non conoscete.

 

1. Accabadora

Accabadora di Michela Murgia ci immerge nell’intimità di un piccolo paesino sardo, narrando la complessa relazione tra Maria e Tzia Bonaria, e offrendo uno sguardo penetrante su un mondo rurale fatto di tradizioni, misteri e legami profondi. La scrittura della Murgia è fluida ma contenuta, evitando eccessi e riuscendo a descrivere con semplicità la ricchezza culturale e le sfaccettature dell’umanità dei suoi personaggi.

Il romanzo, pubblicato da Einaudi nel 2009, ha goduto di un apprezzamento notevole, tanto da essere tradotto in diverse lingue e da aggiudicarsi diversi riconoscimenti come il Premio Campiello. Tali successi non sorprendono, considerando la profondità con cui l’autrice esplora temi universali come l’identità, la morte e l’amore filiale, senza mai scadere in giudizi superficiali.

Accabadora di Michela Murgia

Il tema centrale, d’altro canto, è piuttosto scabroso, e lo era ancora di più all’epoca della prima pubblicazione. Il romanzo infatti ruota attorno alla questione dell’eutanasia: l’accabadora, secondo le leggende sarde, era infatti la donna che dava la morte – col consenso dei parenti – a chi non era più in grado di un’esistenza degna di questo nome.

Non è forse un capolavoro assoluto, ma il suo valore risiede nella capacità di offrire una finestra su un mondo poco conosciuto e di stimolare riflessioni profonde su temi che toccano l’essenza stessa dell’essere umano.

 

2. Stai zitta

Stai zitta, pubblicato nel 2021 da Einaudi, non è un comune saggio, ma un’analisi profonda e precisa che tocca il centro della discriminazione di genere nel linguaggio.

Nella cultura italiana, sostiene l’autrice, il linguaggio gioca infatti un ruolo cruciale nella discriminazione delle donne, e il libro svela il legame sottile ma mortificante che esiste tra le parole e le ingiustizie subite dal sesso femminile.

Stai zitta di Michela Murgia

Tra i libri di Michela Murgia, questo è forse uno dei più provocatori e divisivi, che entra a gamba tesa sui temi della differenza di genere. Dal cosiddetto mansplaining alla discriminazione nei titoli professionali, la Murgia tocca tutte le tematiche al centro del dibattito pubblico, dando loro nuova risonanza.

I giudizi della critica non sono stati uniformi, ma tutti concordano sulla necessità di leggere questo testo, soprattutto per prendere consapevolezza dei problemi semantici del nostro tempo e per iniziare a scegliere con maggiore cura le parole che usiamo.

 

3. Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe

Anche Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe, pubblicato per la prima volta nel 2019, potrebbe essere un testo capace di affascinare. In questo volume scritto con Chiara Tagliaferri, Murgia esplora figure femminili che sfuggono agli stereotipi tradizionali, presentando donne che sono forti, indipendenti e talvolta anche provocatorie.

Ma Morgana non vuole essere semplicemente un catalogo di donne esemplari; l’obiettivo è di diventare una celebrazione di donne che rompono gli schemi. Le figure descritte nel libro, come Moana Pozzi, le sorelle Brontë e Zaha Hadid, sono presentate come streghe per le donne stesse, sfidando le tradizionali rappresentazioni della donna emancipata e femminista.

Morgana di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri

In particolare Michela Murgia se la prende con la cosiddetta “sindrome di Ginger Rogers”, l’idea cioè che le donne debbano superare gli uomini in tutto, ma «all’indietro e sui tacchi a spillo». Così emerge un’analisi critica e a tratti originale di come la società spesso veda le donne.

Il libro si espande, inoltre, in una serie di opere parallele. Nel 2021 è uscito Morgana. L’uomo ricco sono io, sempre firmato con Chiara Tagliaferri; inoltre il progetto è convogliato anche in un podcast omonimo molto seguito, disponibile sulle diverse piattaforme.

 

4. Istruzioni per diventare fascisti

In Istruzioni per diventare fascisti, la Murgia non fa il giudice, ma si mette nei panni del fascista. Usando provocazione, paradosso e ironia, l’autrice ci invita a riflettere su quanto sia faticoso essere democratici, confrontandoci con la complessità della democrazia e le sue molteplici sfaccettature.

Murgia, così, solleva questioni scomode come la possibilità che il fascismo possa apparire come una soluzione più efficiente ed economica di governo. A guardare l’Italia di oggi, l’interesse per la democrazia sembra svanire, tanto meno nella politica.

Istruzioni per diventare fascisti di Michela Murgia

Questo piccolo libello, frutto di una serie di conferenze, è scritto con una certa capacità dialettica, e non pretende di essere un testo contro il fascismo, ma piuttosto un invito a riflettere. Con un approccio satirico, esplora infatti soprattutto i limiti della democrazia.

Il volume non è esente da critiche, e alcuni lettori potrebbero trovare l’approccio eccessivo o troppo legato alla retorica antifascista. Tuttavia, si tratta di un’opera capace di stimolare una riflessione profonda e un dialogo costruttivo sulle sfide che la democrazia affronta oggi.

 

5. Tre ciotole

Tre ciotole è, di fatto, il testamento di Michela Murgia, un rituale intimo che illustra i momenti critici che ognuno di noi può vivere. Il volume è stato infatti scritto nella consapevolezza della malattia, e pubblicato in parallelo all’annuncio della morte imminente della sua autrice.

Il libro è costituito da dodici racconti che s’intrecciano come pezzi di un puzzle; ogni pezzo rappresentando un aspetto diverso della crisi umana, che può essere fisica, psichica o economica. Murgia svela i rituali che ci permettono di affrontare questi momenti difficili, come il rituale appunto delle “tre ciotole” usate per gestire il cibo nei periodi di inappetenza o fame eccessiva.

Tre ciotole di Michela Murgia

Le voci nei racconti sono varie, attraversando generi e età diverse, e consentendo al lettore di avvicinarsi a ciò che gli è più consono. I protagonisti sono deliberatamente diversi, ognuno alle prese con un momento di crisi durante l’anno di pandemia.

Best-seller inevitabile, il libro ha suscitato opinioni diverse e fatto registrare recensioni contrastanti. In ogni caso, comunque, Tre ciotole resta una testimonianza della capacità di Murgia di esplorare tematiche profonde e universali.

 

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Ecco cinque bei libri di Michela Murgia: vota il tuo preferito.

 

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