
Avete mai provato a stendere una classifica dei migliori libri di Stephen King? Probabilmente, in ambito letterario, poche cose sono altrettanto difficili. Sia perché lo scrittore americano ha firmato (col suo nome o con quello di Richard Bachman) ormai parecchie decine di romanzi. Sia perché i gusti e le storie personali rendono difficile essere obiettivi.
Pensate anche solo ai titoli più celebri: It, Shining, la saga de La torre nera, Il miglio verde, Misery, Cell, 22.11.63 e tutti gli altri. Quali includereste in una cinquina? Ogni scelta, per uno che ama i libri horror e thriller, comporta molte, forse troppe rinunce.
Per questo non ci siamo voluti assumere noi l’onere di scegliere i cinque migliori romanzi di Stephen King. E abbiamo chiesto, piuttosto, aiuto a voi, partendo da 20 titoli tratti dalla bibliografia dello scrittore del Maine e raggruppati in gruppi da 5.
Su Facebook – come abbiamo fatto altre volte con la nostra operazione #5cosesocial – vi abbiamo quindi proposto, giorno dopo giorno, di votare e di eleggere i migliori di ogni gruppo. Siamo riusciti così, dopo alcuni passaggi, a selezionare solo cinque libri, mettendoli poi in graduatoria.
Ora siamo pronti per presentarveli, nell’ordine con cui voi avete dimostrato di amarli. Speriamo che in questo modo i nostri e i vostri suggerimenti possano essere utili a chi si voglia avvicinare alla lettura dei romanzi del maestro dell’horror.
Indice
1. It
Era abbastanza chiaro fin da subito che il nostro sondaggio si sarebbe potuto concludere in un solo modo: con il trionfo di It. Anche nelle fasi eliminatorie, perfino nei gironi in cui questo romanzo non era presente, tutti i votanti non facevano infatti altro che parlare di lui.
«Nel girone voto questo libro, ma il migliore rimane It». «Dov’è It?» [ripetuto in ogni gruppo in cui quel romanzo non era presente]. «Questi sono tutti belli, ma il capolavoro assoluto è un altro». Insomma, non c’è stata storia. Non a caso nella finalissima il romanzo di Pennywise ha raccolto più del 50% delle preferenze.
Pubblicato nel 1986, It è d’altronde la summa della letteratura King, in tutti i sensi. In primo luogo per la stazza: nelle varie edizioni, superava tranquillamente le 1.200 pagine, cosa che lo rendeva più simile ad un’epopea che a un romanzo propriamente detto.
Ma poi all’interno ci sono tutti i temi della poetica di King. C’è l’amore per i legami dell’infanzia, e allo stesso tempo la loro pericolosità. C’è il tema della crescita e del mostro oscuro che sembra accompagnarla. E non manca neppure il Maine, coi suoi paesaggi angoscianti e la sua gente apparentemente felice, ma in realtà capace di atroci segreti.
Il romanzo e gli adattamenti
Ideato nel 1978, iniziato nel 1981 e ultimato nel 1985, il romanzo è scritto con la tecnica del narratore onnisciente e si dipana su più piani temporali. Divenne il libro più venduto negli Stati Uniti nel 1986 e forse il più venduto anche della carriera di King.
Nel 1990 il romanzo fu anche adattato in una miniserie televisiva con Tim Curry, John Ritter, Harry Anderson e altri. Nel 2017 è stato poi riadattato, questa volta per il cinema. La scelta in quest’ultimo caso è stata di dividere la storia in due parti, una prima ambientata nel periodo in cui i protagonisti sono bambini e una seconda in cui sono adulti.
Ecco un paio di commenti per spiegare perché l’avete scelto.
2. Shining
Al secondo posto della nostra e vostra classifica si è piazzato Shining, altro libro celeberrimo di Stephen King. In questo caso, però, la fama del romanzo non si deve solo ai dati di vendita e alla qualità letteraria, ma anche al suo corrispettivo cinematografico.
Nel 1980, tre anni dopo l’uscita del volume, Stanley Kubrick infatti adattò il romanzo di King in uno dei film horror di maggior successo della storia, Shining. Un film che si prendeva qualche libertà rispetto al libro, ma ne riproduceva l’atmosfera claustrofobica e “pazza”.
Quel film – per quanto autonomo rispetto a King – riuscì a favorire la carriera dello scrittore americano, che era già ben avviata ma nessuno pensava avrebbe raggiunto il successo che poi avrebbe avuto. La prima edizione rilegata, per fare un esempio, vendette piuttosto bene, assestandosi sulle 47mila copie. Ma dopo l’uscita del film il libro toccò quota 2 milioni di copie [1].
All’Overlook Hotel
Fortemente ispirato all’esperienza personale di King con l’alcool, il libro narra di una famiglia di tre membri che si trasferisce all’Overlook Hotel. Il padre, infatti, ha da poco perso il lavoro come insegnante ed ha accettato di fare da guardiano in questo grande hotel chiuso per l’inverno.
Un lavoro apparentemente semplice e innocuo, ma l’isolamento e i problemi personali portano l’uomo a impazzire, anche perché sull’hotel aleggia un’oscura maledizione. Inoltre, il figlio Danny manifesta dei poteri extra-sensoriali – il “luccichio“, lo “shining” – che complicano le cose.
Oltre al film di Kubrick, il libro è stato adattato anche in una miniserie TV a fine anni ’90, con la supervisione dello stesso King. Inoltre, lo scrittore ne ha scritto un seguito, a più di 35 anni di distanza: si tratta di Doctor Sleep, il cui protagonista è il piccolo Danny diventato ormai adulto.
3. L’ombra dello scorpione
Se le prime due posizioni erano più o meno assicurate, meno chiaro era, all’inizio, quale sarebbe stato il libro che avrebbe conquistato l’ultimo scalino del podio. Molti potevano essere i favoriti: La torre nera e i suoi seguiti; Carrie; altri romanzi ben adattati per il grande schermo come Il miglio verde o Misery.
Alla fine, invece, l’ha spuntata L’ombra dello scorpione, uno dei pochi capolavori di King che non è mai stato trasformato in un film. Le motivazioni per cui i nostri lettori paiono averlo preferito ad altri sono molte: il fatto di aver anticipato la saga della Torre nera, la qualità della scrittura, la presenza di tanti personaggi straordinariamente delineati.
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A proposito di film: in realtà i diritti del libro furono opzionati da George Romero, anche se il progetto fallì. Ne fu poi tratta una miniserie TV in quattro parti, nel 1994, con la partecipazione di Molly Ringwald, Rob Lowe, Gary Sinise e Miguel Ferrer. Più di recente si è vociferato di nuovo di un film tratto da questo romanzo, ma il progetto è stato rinviato più volte [2].
La trama e le varie edizioni
Per quanto riguarda la storia, il libro è diviso in tre parti. Nella prima si racconta dell’improvvisa morte di quasi tutta la popolazione dell’America settentrionale a seguito della diffusione di un terribile morbo.
Nella seconda, King presenta il formarsi di due diverse comunità di sopravvissuti. La prima, organizzata democraticamente, è guidata da Mother Abagail. La seconda, governata invece con la forza del terrore, vede al potere Randall Flagg, personaggio che tornerà nella serie de La Torre Nera.
Alla fine, nella terza parte del romanzo, le due comunità giungono allo scontro. Uno scontro però diverso da come ci si aspetterebbe e foriero di vari colpi di scena. Da notare, inoltre, che nella prima edizione il libro – già comunque molto corposo – uscì in forma ridotta rispetto al manoscritto originale. L’edizione integrale è invece stata pubblicata in Italia nel 1991.
4. Il miglio verde
Quarto finalista classificato è Il miglio verde. Un libro che probabilmente, almeno nelle fasi iniziali, è stato trascinato fino in finale anche dal successo e dalla bellezza del film con Tom Hanks. Ma che poi ha saputo comunque difendersi anche dall’attacco di romanzi quotati.
Nei quarti di finale, ad esempio, era stato inserito nello stesso girone de L’ombra dello scorpione, poi arrivato terzo, di Cujo e di 22.11.63. Un girone che Il miglio verde ha tra l’altro vinto, anche se di poco.
In semifinale, quindi, è stato sì sbaragliato da It – come praticamente tutti i libri che sono andati contro al vincitore del nostro sondaggio – ma ha comunque tenuto con le unghie il secondo posto.
Un romanzo a puntate
Il romanzo, uscito nel 1996, non è uno di quelli di cui King è più soddisfatto, almeno stando all’introduzione che scrisse al volume. Il motivo è presto detto: Il miglio verde nacque come una sfida. Uno dei suoi agenti propose infatti allo scrittore di scrivere una storia a puntate, come si faceva ai tempi di Dickens.
Il re dell’horror – a quel tempo già famosissimo e acclamato in tutto il mondo – accettò solo perché da tempo aveva una storia che gli ronzava nella testa, ma non riusciva ad ultimarla. Così le scadenze impellenti della pubblicazione a puntate lo avrebbero obbligato a scriverla.
Nacque in questo modo un romanzo in 6 parti che venne poi raccolto in volume. La storia era quella di John Coffey, detenuto condannato alla sedia elettrica nell’America degli anni ’30, e delle guardie carcerarie che lo controllavano, che in breve si convincevano della sua innocenza e conoscevano i suoi poteri soprannaturali.
5. Misery
Al quinto posto della nostra lista troviamo Misery, romanzo pubblicato in origine nel 1987. Anche in questo caso, dietro al successo letterario c’è forse anche un’ottima trasposizione cinematografica. Ma, a giudicare anche dai vostri commenti scritti man mano che procedevano le votazioni, il libro è comunque ben presente nella vostra memoria.
La storia è quella di uno scrittore di successo, Paul Sheldon, che purtroppo ha un incidente stradale durante una tempesta di neve in Colorado. Salvato da un’infermiera, scopre presto che questa donna – Annie Wilkes – è una fan dei suoi libri e soprattutto del loro personaggio principale, Misery. Personaggio che lui ha però appena fatto morire.
Col passare del tempo, lo scrittore si rende conto che Annie non è gentile come sembrava all’inizio, ma è in realtà una psicopatica. E che ha pure un passato da serial killer, che ora rischia di metterlo seriamente nei guai.
Il successo di Misery non deve morire
Come accennavamo, il libro è stato adattato nel 1990 in un fortunato film diretto da Rob Reiner [3] e intitolato Misery non deve morire. La pellicola seguiva abbastanza fedelmente il romanzo, ma trovava un punto di straordinaria forza nell’interpretazione dei due protagonisti.
Il ruolo dello scrittore era infatti affidato al veterano James Caan, mentre nella parte di Annie si esibiva una straordinaria Kathy Bates, poi giustamente premiata sia con l’Oscar che col Golden Globe. La stessa attrice ha recitato pure in un altro bel film tratto dalle opere di King, L’ultima eclissi (da Dolores Claiborne).
Misery è comunque entrato nell’immaginario collettivo, diventando forse il miglior adattamento di un’opera horror di King dopo Shining.
La classifica finale completa
Per capire meglio come si sono espressi i nostri lettori, abbiamo trascritto qui di seguito la classifica completa, in base al raggiungimento di una fase successiva del sondaggio e delle percentuali di voti. Ecco i 20 libri di Stephen King nell’ordine di preferenza di chi ha votato.
1. It
2. Shining
3. L’ombra dello scorpione
4. Il miglio verde
5. Misery
6. 22.11.63
7. Stagioni diverse
8. L’ultimo cavaliere
9. Carrie
10. Le notti di Salem
11. La chiamata dei tre
12. The Dome
13. Pet Sematary
14. Cujo
15. Cell
16. Cose preziose
17. Christine
18. L’incendiaria
19. On Writing
20. Mr. Mercedes
Come ha funzionato #5cosesocial
Le procedure di voto
Prima di salutarci, vi spieghiamo come abbiamo fatto, però, a giungere a queste conclusioni. E soprattutto come sono andate le varie fasi eliminatorie.
Come dicevamo, abbiamo per prima cosa selezionato 20 libri scritti da Stephen King nel corso della sua quarantennale carriera. E li abbiamo scelti sulla base dei puri dati di vendita. Sono infatti, a tutt’oggi, i suoi venti maggiori successi, da cui sono stati tratti film, serie TV e fumetti. O che, semplicemente, sono stati protagonisti di innumerevoli ristampe.
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Quei 20 libri li abbiamo quindi divisi in 4 gruppi, ognuno composto da 5 titoli. Questi si sono confrontati nei quarti di finale del nostro grande sondaggio, che ha preso avvio lunedì 18 settembre. Ogni giorno vi abbiamo proposto infatti un gruppo e vi abbiamo chiesto di segnalarci il vostro preferito tra i 5 libri in gara.

I primi due di ogni raggruppamento e i 2 migliori terzi hanno passato il turno e sono arrivati alle semifinali. Qui abbiamo selezionato, infine, i cinque finalisti. E il 26 settembre scorso si è svolto l’ultimo sondaggio, quello della finale.
I voti sono avvenuti, su Facebook, tramite i “like button”, le reazioni: mettere il cuore, il sorriso, la faccia stupita, la lacrimuccia o la faccia arrabbiata vi ha consentito infatti di dare il voto al libro di Stephen King che preferite. Ecco quello che è successo nelle varie fasi del sondaggio.
Quarti di finale
Gruppo A: 18 settembre 2017
Le notti di Salem (1975): 19,16%
Shining (1977): 48,13%
Stagioni diverse (1982): 20,09%
Pet Sematary (1983): 10,75%
Mr. Mercedes (2014): 1,87%
Hanno votato 428 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passano quindi il turno Shining e Stagioni diverse. Le notti di Salem potrebbe invece venir ripescato come miglior terzo.
Gruppo B: 19 settembre 2017
L’ombra dello scorpione (1978): 32,80%
Cujo (1981): 8,24%
Christine (1983): 3,94%
Il miglio verde (1996): 35,48%
22.11.63 (2011): 19,53%
Hanno votato 558 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passano quindi il turno Il miglio verde e L’ombra dello scorpione. 22.11.63 potrebbe però essere ripescato nel girone dei migliori terzi.
Gruppo C: 20 settembre 2017
L’incendiaria (1980): 2,52%
It (1986): 68,03%
Misery (1987): 18,11%
Cose preziose (1991): 4,72%
The Dome (2009): 6,61%
Hanno votato 635 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passano quindi il turno It e Misery. The Dome concorrerà invece per essere ripescato tra i migliori terzi.
Gruppo D: 21 settembre 2017
Carrie (1974): 50,78%
L’ultimo cavaliere (1982): 22,62%
La chiamata dei tre (1987): 17,96%
On Writing (1999): 2,22%
Cell (2006): 6,43%
Hanno votato 451 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passano quindi il turno Carrie e L’ultimo cavaliere. La chiamata dei tre, invece, accede ai ripescaggi.
I migliori terzi classificati
22.11.63 (gruppo B): 19,53%
Le notti di Salem (gruppo A): 19,16%
La chiamata dei tre (gruppo D): 17,96%
The Dome (gruppo C): 6,61%
Passano quindi il turno 22.11.63 e Le notti di Salem.
Semifinali
Gruppo 1: 23 settembre 2017
Le notti di Salem (1975): 5,56%
L’ultimo cavaliere (1982): 7,42%
It (1986): 61,19%
Il miglio verde (1996): 16,31%
22.11.63 (2011): 9,52%
Hanno votato 809 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passano il turno It e Il miglio verde. 22.11.63 potrebbe però venir ripescato per la finale.
Gruppo 2: 24 settembre 2017
Carrie (1974): 8,09%
Shining (1977): 36,13%
L’ombra dello scorpione (1978): 24,85%
Stagioni diverse (1982): 11,42%
Misery (1987): 19,51%
Hanno votato 692 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passano quindi il turno Shining e L’ombra dello scorpione. Misery potrebbe però venire ripescato.
I migliori terzi classificati
Misery (1987): 19,51%
22.11.63 (2011): 9,52%
Passa quindi il turno Misery.
La finale
26 settembre 2017
Shining (1977): 15,53%
L’ombra dello scorpione (1978): 13,38%
It (1986): 52,33%
Misery (1987): 7,89%
Il miglio verde (1996): 10,87%
Hanno votato 837 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Note e approfondimenti
[1] Da notare che la prima traduzione italiana, uscita prima del film di Kubrick, si intitolava Una splendida festa di morte. Le fu modificato il titolo solo poi, per cavalcare l’onda del successo del film con Jack Nicholson. Qui potete vedere la prima copertina italiana. ↑
[2] Un riassunto delle vicende produttive lo trovate qui. ↑
[3] Regista legato di solito al genere della commedia, ma non nuovo a film tratti dalle opere di Stephen King. Porta la sua firma, infatti, anche Stand by Me, versione cinematografica di un racconto contenuto nella raccolta Stagioni diverse. Anche quest’ultimo libro, tra l’altro, era in corsa nel nostro sondaggio, ma è stato eliminato durante le semifinali proprio da Misery. ↑
[-] La foto di copertina è di John Robinson, via Flickr.
Io segnalerei anche i libri di racconti. Recentemente è uscito “Notte buia, niente stelle” che è raccapricciante a dir poco, ma anche “scheletri ” e “a volte ritornano ” sono notevoli. Diciamo che la forma racconto limita un po’ la tendenza al prolisso di King migliorandone perciò considerevolmente la prestazione
Hai assolutamente ragione!!! Siamo allo stesso livello di alcuni dei suoi migliori romanzi!