Il 48% rinuncerebbe a un po’ di stipendio per lavorare da casa

In questo periodo moltissimi lavoratori si sono dovuti cimentare col cosiddetto lavoro agile o, per dirla all’inglese, con lo smart working. Si sono cioè attrezzati a casa con computer, webcam, cuffiette e hanno provato a lavorare in qualche modo. Pensavamo che l’esperienza fosse complicata e difficile, ma ora emerge che una buona parte di lavoratori gradirebbe continuare a lavorare in questo modo, da casa.

Anzi, di più: secondo un sondaggio globale condotto su 2.250 lavoratori d’ufficio, il 48% di loro sarebbe disposto anche a subire una lieve decurtazione dello stipendio pur di svolgere i propri compiti tra le mura domestiche. A rispondere al sondaggio sono stati impiegati statunitensi, indiani, brasiliani, britannici, tedeschi, australiani e neozelandesi.

Smart Working: quanti vorrebbero farlo

Il sondaggio – svolto da OnePoll assieme a GoTo di LogMeIn – offre anche altri dati interessanti, che abbiamo cercato di sintetizzare nell’infografica qui sopra. Uno dei principali motivi per cui si propende per questa soluzione, infatti, sembra essere quello ambientale: il 77% dice che lavorando da casa pensa di aiutare l’ambiente.

Poi ci sono molti altri vantaggi. Quelli su cui si concentra la maggior parte degli intervistati sono, nell’ordine, il fatto che si risparmia il tempo degli spostamenti (per il 72%), che si risparmiano soldi, che si riesce ad essere più flessibili.

E poi che ci si può vestire come si vuole, che si può passare più tempo in famiglia, che si risparmia su asilo o babysitter, che si può accedere più liberamente alla cucina, che ci si sente più felici, che si può svolgere in contemporanea anche qualche faccenda di casa e che si riesce perfino ad essere più produttivi.

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