Il bell’articolo di Dave Grohl su quello che gli manca dei concerti

Sul sito di The Atlantic, storica rivista statunitense, è apparso ieri un articolo firmato da Dave Grohl, leader dei Foo Fighters oltre che ex componente dei Nirvana. Il pezzo è intitolato The Day the Live Concert Returns, “Il giorno in cui torneranno i concerti dal vivo”.

Nell’articolo, che potete leggere in lingua inglese qui, Grohl racconta quello che più gli manca di questa pandemia, ovvero il fatto di salire su un palcoscenico ed esibirsi. Una mancanza che si farà ancora più acuta il prossimo 4 luglio, quando i Foo Fighters avrebbero dovuto celebrare i 25 anni dall’esordio.

Dave Grohl dei Foo Fighters sul palco (foto di Lindsay via Flickr)
Dave Grohl dei Foo Fighters sul palco (foto di Lindsay via Flickr)

Grohl racconta di avere ben presente che al momento nel mondo ci sono problemi ben peggiori, considerando l’emergenza sanitaria e la conseguente crisi del mondo del lavoro, ma ritiene che non si debba neppure sottovalutare l’impatto che la fine momentanea delle esibizioni live può avere sulle persone.

«Non so quando sarà sicuro tornare a cantare a braccetto con tutti i nostri polmoni, i cuori che battono, i corpi che si muovono, le anime che esplodono di vita. Ma so che lo faremo di nuovo, perché dobbiamo. Non è una scelta. Siamo umani. Abbiamo bisogno di momenti che ci rassicurino sul fatto che non siamo soli», spiega a un certo punto.

Inoltre nel pezzo Grohl racconta pure un paio di chicche del suo passato: di quando andò a sentire gli U2 e di quando, invece, si trovò Bruce Springsteen in camerino dopo un concerto. Insomma, un pezzo che merita una lettura.

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