Il lockdown in India ha riportato a vedere il cielo e l’Himalaya

I mezzi di informazione, nelle ultime settimane, ci hanno più volte mostrato come il lockdown e la quarantena stiano pian piano migliorando le condizioni della nostra aria e della nostra atmosfera. In India, però, probabilmente non si aspettavano risultati così sconvolgenti: per la prima volta negli ultimi 30 anni, infatti, nelle città indiane si è ricominciato a vedere il cielo.

Di solito, infatti, sopra alle principali metropoli del paese c’è una vera e propria coltre di fumo, che impedisce di vedere limpidamente il cielo o anche di scorgere, a distanza, le montagne. Ora tutto pare cambiato, dopo pochissime settimane di stop.

Nuova Delhi, una delle città più inquinate del mondo, aveva già visto crollare il suo livello di PM10 del 44% dopo pochi giorni di lockdown. Ancora più drastico è stato il cambiamento a Jalandhar, nel nord del paese: da lì per la prima volta negli ultimi decenni si è riusciti a scorgere addirittura l’Himalaya.

La catena montuosa sorge a circa 150 chilometri a nord dalla città, eppure ora è possibile immortalarla anche in fotografia, come si vede qui sopra. Jalandhar è una città solitamente molto inquinata: il governo indiano usa una speciale scala per misurare la pulizia dell’aria e l’anno scorso non c’era stato lì neppure un giorno di aria “buona”.

Ora, invece, l’aria è risultata “buona” in 16 degli ultimi 17 giorni, con un netto cambio di prospettiva. L’India ospita 14 delle 20 città più inquinate al mondo ed è però in un lockdown completo, simile a quello italiano, dal 25 marzo scorso.

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