Il Perù ha deciso di proteggere Machu Picchu con gli alberi

I cambiamenti climatici non stanno solo cambiando il modo di vivere di certe popolazioni e animali, dall’Australia ai poli, ma stanno mettendo a rischio anche degli importantissimi siti culturali. Uno di questi è quello di Machu Picchu, in Perù, memoria dell’antico impero degli Inca.

Come saprete, questo sito contiene i resti di un santuario costruito nel XV secolo dalla civiltà precolombiana ed è una delle attrattive turistiche principali della cordigliera delle Ande. Un’attrattiva che però è messa a rischio sia dall’elevato afflusso di visitatori, sia dalle sempre più frequenti piogge invernali e dagli incendi estivi.

Le rovine di Machu Picchu, sulle Ande
Proprio per preservare la zona, il governo peruviano ha lanciato nei giorni scorsi una grande campagna. L’elemento principale d’intervento consiste nella piantumazione di un milione di alberi negli acri che circondano la zona sacra. Le radici degli alberi, infatti, contrastano l’erosione del terreno ed evitano le frane.

Inoltre, nei mesi scorsi è stato progressivamente limitato l’accesso alla zona, in modo da contingentare il numero di turisti che ogni giorno può salire a visitare il sito. Questa è una mossa necessaria per preservare il delicato equilibrio ambientale della zona.

È stato lo stesso presidente peruviano, Martín Vizcarra, a lanciare la campagna di riforestazione, presentandolo come il migliore – e più naturale – modo per proteggere quella meraviglia della civiltà inca.

   

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