
L’era del digitale ha rivoluzionato il panorama del cinema, facendo delle piattaforme streaming le nuove protagoniste dell’industria cinematografica. Tra queste, Netflix emerge con una forza particolare, non solo per la sua vasta gamma di opzioni ma anche per la qualità dei contenuti originali che produce. Questo fenomeno è evidente anche nel genere horror, un settore che ha sempre goduto di un pubblico devoto, e che recentemente sembra vivere una sorta di rinascita grazie all’ingegno di nuovi registi e alla versatilità di mezzi di produzione più accessibili.
Netflix, in particolare, ha avuto l’acume di investire in produzioni nuove, spesso dando spazio a voci innovative e talenti emergenti. Dal terrore psicologico alle storie di fantasmi, dai racconti splatter agli horror antologici, la piattaforma offre una diversità di scelte che riesce a soddisfare gli appassionati del genere in tutte le sue sfumature.
Abbiamo perciò scelto per voi cinque produzioni horror di Netflix che rappresentano degli ottimi esemplari del genere, selezionati per la loro originalità, la profondità delle trame e l’abilità con cui riescono a instillare quella sensazione di disagio e tensione che è il cuore pulsante di ogni buona storia horror. Iniziamo a scoprirle.
Indice
1. Calibre
Calibre, film britannico del 2018 scritto e diretto da Matt Palmer, rappresenta un ottimo punto di partenza per esplorare il catalogo horror di Netflix. Dopo il suo debutto al Festival Internazionale del Cinema di Edimburgo, il film è stato distribuito su Netflix nel giugno 2018.
Ambientato nelle Highlands scozzesi, il film è un thriller psicologico che ruota attorno a un viaggio di caccia che prende una svolta tragica, con protagonisti Jack Lowden e Martin McCann.
L’intricata trama segue Marcus, un uomo d’affari di Edimburgo, e Vaughn, suo amico di scuola, in un fine settimana di caccia. La tensione è palpabile sin dall’inizio: la notte prima della caccia, Marcus e Vaughn socializzano in un pub locale, nonostante siano stati avvisati di mantenere le distanze dagli abitanti del villaggio.
Il mattino successivo, un tragico incidente durante la caccia mette a dura prova la loro etica e le loro scelte morali, dando luogo a una spirale di eventi che sfociano in un finale angosciante e controverso.
Il film è stato elogiato per la sua sceneggiatura serrata, la fotografia autunnale e la performance di Jack Lowden.
2. Il terrore del silenzio
Nel panorama dei film horror su Netflix, Il terrore del silenzio del 2016 si distingue per la sua peculiare atmosfera e per una ingegnosa narrazione. Diretto e montato da Mike Flanagan e co-scritto con Kate Siegel, che interpreta anche il ruolo principale, il film è una produzione congiunta di Intrepid Pictures e Blumhouse Productions.
Debuttò a livello mondiale al festival South by Southwest il 12 marzo 2016 e fu rilasciato su Netflix il 8 aprile dello stesso anno, ricevendo recensioni ampiamente positive per le performance e l’ambientazione.
La trama è incentrata su Maddie Young, un’autrice sordomuta di romanzi horror. Dopo aver ottenuto successo internazionale con un suo libro, Maddie vive isolata in una casa nel bosco. La sua vita prende una piega sinistra quando un killer mascherato inizia a perseguitarla.
Il film esplora le dinamiche del terrore e della sopravvivenza attraverso la lente di una protagonista che non può né sentire né parlare, rendendo ogni momento un crescendo di tensione. Il silenzio, anzi, viene usato non come un mero effetto stilistico, ma come un elemento fondamentale per costruire tensione e suspense.
Tale scelta ha reso il film un esemplare unico nel suo genere, tanto da essere oggetto di due remake indiani e di una miniserie Netflix, Midnight Mass, che si basa su una storia all’interno della storia narrata nel film.
3. His House
His House, distribuito da Netflix nel 2020, si presenta come un film horror con evidenti sottotoni thriller. Diretto e sceneggiato da Remi Weekes, il film offre una narrazione intricata e pregna di sfumature, che parte dalla disperata fuga di una coppia di rifugiati dal Sudan del Sud per approdare nei meandri oscuri di un’Inghilterra apparentemente ospitale.
Il film riesce infatti ad intrecciare la realtà socio-politica dei rifugiati con elementi soprannaturali. I protagonisti Bol e Rial, interpretati da Wunmi Mosaku e Sope Dirisu, attraversano il Canale della Manica in condizioni pericolose, per poi essere assegnati a una dimora dall’aspetto lugubre nella periferia di Londra.
Confinati in una struttura dall’ambiente opprimente, affrontano presto fenomeni inspiegabili e visioni terrificanti. Rial identifica la presenza malevola come un “apeth”, una sorta di strega notturna, e inizia a credere che il male li abbia seguiti dal loro paese d’origine.
La storia, presentata in anteprima mondiale al Sundance Film Festival, ha ottenuto recensioni positive dalla critica.
Il film riesce infatti a mantenere una tensione costante, amalgamando efficacemente dramma sociale e thriller psicologico, e confermandosi come una delle proposte più originali e coinvolgenti tra i film horror su Netflix.
4. Il gioco di Gerald
Passiamo ora a Il gioco di Gerald, un intrigante esempio di thriller psicologico. Diretto da Mike Flanagan e sceneggiato insieme a Jeff Howard, il film del 2017 trae spunto dall’omonimo romanzo di Stephen King del 1992, a lungo considerato inadatto a una trasposizione cinematografica.
L’opera vede protagonisti Carla Gugino e Bruce Greenwood nei panni di una coppia che si reca in una casa isolata per una vacanza. La donna si ritrova sola e ammanettata al letto dopo la morte improvvisa del marito a causa di un infarto. La sua lotta per la sopravvivenza, costellata da allucinazioni e demoni interiori, crea un microuniverso di tensione e terrore.
Apprezzato dalla critica, Il gioco di Gerald è stato lodato per la performance di Gugino e la regia di Flanagan. I temi trattati nel film, che spaziano dalla disgregazione matrimoniale all’abuso sessuale, sono stati sottolineati come particolarmente incisivi.
Le allucinazioni della protagonista, infatti, fungono da catalizzatori di una riflessione più ampia su dinamiche di potere e sottomissione all’interno del matrimonio e della società.
5. Cargo
Chiudiamo con Cargo, un film horror post-apocalittico australiano del 2017 diretto da Ben Howling e Yolanda Ramke. Basato su un cortometraggio del 2013 con lo stesso nome, il film vanta un cast di alto livello con Martin Freeman, Simone Landers e Anthony Hayes tra gli altri.
L’ambientazione è l’Australia rurale, dilaniata da un’epidemia che trasforma gli umani in zombie entro 48 ore.
La trama ruota intorno alla famiglia Rose: Andy, sua moglie Kay e la loro neonata Rosie. Viaggiano su una chiatta fluviale alla ricerca di un rifugio sicuro. Dopo un incidente e vari incontri pericolosi, inclusi alcuni con sopravvissuti, la storia si concentra sull’inesorabile corsa contro il tempo di Andy. Soffrendo per il virus, l’uomo è infatti determinato a trovare un luogo sicuro dove lasciare Rosie.
Cargo esplora non solo l’orrore immediato della situazione, ma anche tematiche più profonde come il rapporto tra modernità e tradizioni aborigene, offrendo così un ulteriore strato di complessità.
Le recensioni sono state generalmente favorevoli, con particolare enfasi per la performance emotiva di Freeman, sebbene alcune critiche abbiano sollevato dubbi sull’efficacia del film nell’evocare veri spaventi.
E voi, quale horror prodotto da Netflix preferite?