João Félix: cinque cose da sapere sull’asso dell’Atlético Madrid

João Félix la notte in cui col Benfica umiliò l'Eintracht Francoforte

Nel mondo del calcio si affacciano periodicamente nuovi talenti, che vengono spesso salutati in modo fin troppo entusiastico. Quante volte abbiamo sentito parlare, in questi anni, del nuovo Leo Messi o del nuovo Cristiano Ronaldo? E quante volte quei giovani hanno poi tradito le attese? In alcuni sparuti casi, però, quegli entusiasmi sembrano essere ben riposti, come nel caso del nuovo asso dell’Atlético Madrid, il giovane João Félix.

Acquistato nell’estate del 2019 dalla squadra spagnola, l’attaccante portoghese in questi mesi pare aver confermato tutte le buone parole che erano state spese su di lui. Vale quindi la pena di conoscerlo meglio e di capire se davvero potrà essere uno dei protagonisti del calcio del futuro.

 

1. Infanzia e gioventù

João Félix è nato nel novembre del 1999 a Viseu, una città di medie dimensioni nella parte settentrionale del Portogallo. Nonostante la città sfiori i 100.000 abitanti, non è particolarmente ricca, così il calcio, nel luogo, è uno dei modi per sperare in una sorta di riscatto sociale.

È forse anche per questo motivo che nella famiglia del ragazzo – il cui nome completo è João Félix Sequeira – si respira calcio da sempre. Oltre a João, anche Hugo Félix, suo fratello, è infatti appassionato di questo gioco e ancora oggi persegue una carriera da professionista.

Dal Porto al Benfica

João Félix comincia a muovere i primi passi nell’Os Pestinhas, squadra locale, prima di passare al Porto, la prestigiosa società della vicina Oporto. Entra nei biancoblu ancora piccolissimo, ad appena 8 anni, ma sembra aver già delle frecce importanti al proprio arco.

João Félix (foto di Анна Нэсси)
João Félix (foto di Анна Нэсси)

Quelli al Porto sono però anni particolarmente difficili. All’inizio fa il pendolare da Viseu, con notevoli difficoltà logistiche. Poi si trasferisce in città, ma comincia a sentire la mancanza dei genitori, che invece sono rimasti a Viseu. Si tratta pur sempre ancora di un bambino.

Appena comincia ad abituarsi alla nuova situazione, João Félix viene però abbandonato dal Porto, che nel 2014 decide di tagliarlo per via del fisico apparentemente gracile. Dopo un anno di prestito al Padroense, il ragazzo riesce però ad accasarsi al Benfica, uno degli storici rivali proprio del Porto.

 
L’anno dopo, nel 2016, João Félix esordisce nella seconda squadra del Benfica. In poco tempo comincia a trovare fiducia e riesce a farsi notare soprattutto nella UEFA Youth League, in cui riesce a portare la sua squadra fino alla finale, persa contro il Salisburgo. A quel punto è pronto per giocare tra i “grandi”.

   

 

2. Caratteristiche tecniche

Già in quelle prime uscite João Félix aveva cominciato a far vedere quelle che ancora oggi sono le sue caratteristiche tecniche. Félix è infatti una punta particolare e interpreta il ruolo in un modo piuttosto originale, anche se non inedito nella tradizione portoghese.

Alto 1,81 metri ma ancora piuttosto leggero, infatti, il calciatore riesce a mettere in campo soprattutto una buona velocità e un incredibile fiuto per il gol, che lo porta spesso a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto.

Un nuovo Kaká, un nuovo Rui Costa?

A seconda dei tecnici che lo hanno messo in campo, è stato schierato come un centrocampista molto offensivo o una seconda punta. Occasionalmente è stato usato però anche come ala, attaccante esterno o addirittura prima punta, quando ha giocato con la tattica del “falso nueve”.

Per cercare di paragonarlo ad alcuni campioni del passato, spesso lo si è accostato a Kaká, il fuoriclasse brasiliano del Milan, che in effetti esibiva caratteristiche fisiche simili (anche se forse era dotato, almeno per il momento, di maggior classe).

In Portogallo, invece, si è paragonato Félix soprattutto a Rui Costa e a João Pinto, due importanti esponenti del calcio lusitano degli anni ’90 e ’00. Rui Costa in particolare è stato indicato anche dallo stesso João Félix come uno dei modelli di riferimento, a cui l’attaccante si ispira.

Quello che finora colpisce tutti gli osservatori è comunque la capacità di João Félix di arrivare a concludere e segnare: il ragazzo infatti non è solo svelto e abile con la palla, ma finora ha mostrato una costanza realizzativa che non è certo comune tra gli attaccanti portoghesi (Ronaldo escluso, ovviamente).

   

 

3. Gli esordi

Come abbiamo anticipato, nel 2018, non ancora maggiorenne, João Félix è ormai pronto per esordire nella prima squadra del Benfica. L’esordio ufficiale è datato 18 agosto 2018 con la vittoria sul Boavista, altra squadra di Oporto, la città in cui il giovane calciatore aveva avuto tante difficoltà.

La settimana successiva arriva anche il primo gol, tra l’altro pesantissimo: Félix decide infatti di mettere a segno la sua prima rete contro lo Sporting, all’interno del classico derby di Lisbona, e il suo gol risulta decisivo nel fissare l’1-1 finale.

Da titolare nel club alla maglia della Nazionale

Dopo alcuni mesi tra panchina e campo, l’arrivo del nuovo allenatore Bruno Lage lo rende, soprattutto a partire dal 2019, un titolare fisso dell’attacco del Benfica. In questo modo arrivano altri gol, via via sempre più pesanti, sia in Portogallo che in Europa.

Ormai al centro dell’attenzione dei media portoghesi, nel marzo 2019 il giovane attaccante viene anche convocato in Nazionale maggiore, dopo alcune ottime prestazioni nelle varie rappresentative giovanili. Tra under-18, under-19 e under-21, João Félix vanta infatti 14 presenze e 6 reti.

Purtroppo, a causa di un infortunio proprio mentre si allenava con la Nazionale, l’esordio con il Portogallo è arrivato solo il 5 giugno del 2019 nella partita con la Svizzera. Pochi giorni dopo ha poi giocato anche contro l’Olanda nel torneo delle nazionali organizzato dalla FIFA.

Il punto più alto della sua stagione – e in generale di tutta la sua carriera nel campionato portoghese – è però arrivato l’11 aprile 2019, quando il Benfica ha giocato contro l’Eintracht Francoforte nell’Europa League.

   

 

4. La magica notte contro l’Eintracht Francoforte

Nonostante fosse sotto gli occhi di diversi osservatori da un po’ di tempo, João Félix è diventato infatti un vero e proprio fenomeno in una sola notte. E quella notte, come anticipato, è stata per la verità piuttosto recente: l’11 aprile del 2019.

Quella sera il Benfica giocava in Europa League. Doveva vedersela con l’Eintracht di Francoforte per i quarti di finale del torneo. I lusitani ci erano arrivati eliminando il Galatasaray e la Dinamo Zagabria, mentre i tedeschi avevano appena fatto fuori l’Inter, una delle favorite.

La tripletta

La gara di andata tra le due formazioni si giocava a Lisbona. João Félix partì titolare, mostrando subito di essere in serata. Già al 21′, in seguito ad un atterramento in area di un suo compagno, si posizionò sul dischetto del rigore e realizzò il gol del momentaneo vantaggio.

Fu però dopo il pareggio dei tedeschi che Félix si scatenò. Al 43′ lasciò partire uno straordinario bolide da fuori area che porto il Benfica sul 2-1. Nel secondo tempo, poi, propiziò il gol di testa del compagno di squadra Ruben Dias grazie ad un rimpallo.

João Félix la notte in cui col Benfica umiliò l'Eintracht Francoforte
Infine, al 54′ siglò la sua personale tripletta grazie ad una bella azione coordinata. Subito dopo, andando a festeggiare verso i suoi tifosi, si lasciò sfuggire anche le lacrime per l’emozione di aver segnato tre gol in Europa ad appena 19 anni d’età.

La partita si concluse poi sul 4-2, grazie ad un gol dei tedeschi. Un risultato che al momento sembrava ottimo, ma che poi si rivelò insufficiente, visto che in Germania il Benfica venne sconfitto per 2-0 e fu così eliminato. L’Eintracht in semifinale fu poi a sua volta sconfitto (ma solo ai rigori) dal Chelsea di Maurizio Sarri.

   

 

5. Il maxiacquisto dell’Atlético Madrid

La straordinaria prestazione contro l’Eintracht e in generale l’ottimo campionato 2018/19 disputato col Benfica hanno portato rapidamente molte grandi squadre a seguire il giovane calciatore portoghese e a volersene assicurare le prestazioni.

Nell’estate 2019 a spuntarla, alla fine, è stato l’Atlético Madrid di Diego Pablo Simeone, già vincitore dell’Europa League nel 2018, della Supercoppa Europea subito dopo e secondo nella Liga nel 2019. Con questo acquisto il club spagnolo puntava chiaramente non solo al titolo, ma anche e soprattutto a porre le basi del futuro.

126 milioni di euro

Certo, il Benfica ha voluto molti soldi per privarsi del suo gioiello, anche perché effettivamente le offerte che continuavano ad arrivargli erano molte. L’Atlético ha dovuto così sborsare ben 126 milioni di euro, 120 per la clausola rescissoria e 6 per i costi finanziari1.

João Félix in azione con la maglia dell'Atlético Madrid (foto di Анна Нэсси)
João Félix in azione con la maglia dell’Atlético Madrid (foto di Анна Нэсси)

Questa cifra così elevata ha reso João Félix il calciatore portoghese più costoso di sempre, più anche di Cristiano Ronaldo quando venne acquistato dalla Juventus. In generale, il cambio di maglia di João Félix è inoltre il terzo più costoso della storia del calcio.

Solo Neymar (all’arrivo al Barcellona) e Mbappé (quando è passato al Paris Saint-Germain) hanno infatti fatto registrare delle cifre più alte. Su João Félix, quindi, si è scommesso molto: a 20 anni appena compiuti si spera che possa rapidamente esplodere e diventare un futuro Pallone d’Oro.

 
Solo il tempo dirà se l’Atlético ha fatto bene i suoi conti. D’altronde, la squadra di Madrid aveva bisogno di rinnovarsi: in estate se ne erano andati pezzi pregiati come Lucas, Diego Godin, Juanfran, Rodrigo e soprattutto Antoine Griezmann, ceduto per 120 milioni di euro ai rivali del Barcellona. João Félix dovrà far dimenticare proprio l’omologo francese.

   

 

E voi, quale aspetto della storia di João Félix preferite?

Ecco cinque cose da sapere su João Félix: vota la tua preferita.

Note e approfondimenti

  • 1 Qui la notizia riportata a suo tempo dai media internazionali.

 

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