La Finlandia verso la settimana lavorativa di 24 ore

Abbiamo già parlato, nelle settimane scorse, dei cambiamenti che stanno avvenendo in Finlandia, dove è salita al governo la giovane leader del partito socialdemocratico locale, Sanna Marin. Ma ora questa novità si fa più impegnativa, visto che il nuovo governo ha messo in cima ai propri obiettivi la settimana lavorativa di 24 ore (a stipendi invariati).

Attualmente in Finlandia, come in buona parte del mondo occidentale, la settimana è invece da 40 ore: si lavora mediamente per 8 ore, 5 giorni a settimana, cioè dal lunedì al venerdì. In varie parti del mondo, e in particolare nella vicina Svezia, si sono però sperimentati negli ultimi anni dei sistemi alternativi.

Sanna Marin, primo ministro finlandese (foto di Laura Kotila/Valtioneuvoston kanslia)
Sanna Marin, primo ministro finlandese (foto di Laura Kotila/Valtioneuvoston kanslia)

Dal 2015, ad esempio, la grande città di Göteborg, proprio in Svezia, ha ridotto l’orario di lavoro a molti dipendenti comunali a 6 ore al giorno, lasciando invariati gli stipendi. E l’esperimento ha funzionato: i lavoratori si sono detti più soddisfatti, sono crollate le giornate di malattia ed è aumenta la produttività.

Inoltre il Comune ha dovuto assumere di più, ma questo ha portato nuove entrate fiscali e un netto risparmio per quanto riguarda i sussidi erogati. Nel maggior tempo libero, inoltre, le persone hanno speso di più, incrementando anche in questo modo il gettito fiscale.

Ora la Finlandia si ripromette di replicare quel modello, con 4 giorni lavorativi da 6 ore ciascuno. «Credo che le persone meritino di trascorrere più tempo con le loro famiglie – ha spiegato la premier Marin –, con i propri cari, dedicandosi agli hobby e altri aspetti della vita, come la cultura. Questo potrebbe essere il prossimo passo per noi».

   

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