Nei giorni scorsi gli astronomi hanno annunciato di aver avvistato nell’universo i prodotti di una grandissima esplosione, sicuramente la più grande mai ammirata dall’uomo, il cui cratere è stato stimato delle dimensioni di 15 galassie grandi come la Via Lattea. E ad annunciare i risultati è stata una scienziata italiana, Simona Giacintucci.
Lo studio è stato pubblicato giovedì scorso sull’Astrophysical Journal, una importante rivista del settore, in cui si è spiegato come gli astronomi hanno potuto avvistare quest’eruzione. Sono stati usati i dati dell’Osservatorio Chandra della NASA, dell’XMM-Newton dell’ESA ed altri rilievi provenienti da India e Australia.
La cosa forse più esaltante per noi, però, è che a capo dell’équipe di studiosi c’è una ricercatrice italiana. Simona Giacintucci lavora infatti a Washington, al Naval Research Laboratory, ma si è laureata e ha conseguito il dottorato all’Università di Bologna.
L’esplosione è considerata la più grande dopo il Big Bang ed è avvenuta a 390 milioni di anni luce da noi, nell’ammasso dell’Ofiuco, un enorme conglomerato formato da migliaia di galassie, gas caldo e materia oscura.