La Pixar ha realizzato due cortometraggi dedicati all’autismo

Hanno fatto il loro esordio su Disney+, assieme ad altri corti artistici realizzati nell’ambito del progetto Sparkshorts: stiamo parlando di Float e Loop, due nuovi cortometraggi della Pixar che affrontano un tema molto delicato come quello dell’autismo.

Il primo, realizzato a partire da una storia di Bobby Rubio, racconta in chiave metaforica l’esperienza reale dello stesso autore, padre di un bambino autistico. Si intitola Float perché ad un certo punto, mentre gioca col padre, il bambino protagonista del breve film comincia infatti a fluttuare nell’aria.

Il padre dovrà quindi convivere con questa “particolarità” e con il giudizio altrui su suo figlio. La realizzazione del cortometraggio, secondo lo stesso Rubio, è servita da un lato a raccontare le difficoltà che un genitore si trova ad affrontare davanti all’autismo, ma anche a prenderne maggiormente coscienza, quasi fosse una forma di terapia.

Il secondo corto è invece Loop, che non si concentra su bambini ma su ragazzi e affronta l’autismo in chiave più diretta, senza metafore. Qui i protagonisti sono ancora una volta due, una ragazza – appunto autistica e che non usa le parole – e un ragazzo invece loquace. I due devono affrontare insieme una traversata in canoa.

Il piccolo viaggio attraverso il lago costringe i giovani a confrontarsi nelle diversità e a capire il punto di vista – e soprattutto le difficoltà – dell’altro. Questo secondo corto è stato diretto da Erica Milsom.

   

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