Le cinque isole più grandi d’Italia

Il panorama di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, nella più grande tra le isole d'Italia, la Sicilia

Tra le varie stranezze e particolarità dell’Italia c’è di sicuro anche la forma. Pochi paesi al mondo hanno infatti una silhouette così allungata, che espone quasi tutto il territorio al mare e che rende estremamente distante il nord dal sud. Allo stesso tempo, però, è una forma che ci pone al centro del Mediterraneo, dominandolo. E forse anche per questo, la tradizione e la vulgata popolare ci vogliono navigatori ed esploratori.

Dalla Sicilia in giù

Oltre alla penisola che costituisce la maggior parte del nostro territorio, però, l’Italia ha anche numerose isole. Alcune maggiori, altre più piccole. La più grande di tutte, la Sicilia, è non solo la principale del nostro paese, ma anche la più grande di tutto il Mediterraneo e una delle maggiori d’Europa. Poi segue, evidentemente, la Sardegna, ma non tutti sanno chi occupa le posizioni dalla terza in giù.

Oggi vi presentiamo, quindi, le cinque isole più grandi d’Italia, cercando di addentrarci brevemente nelle caratteristiche fisiche ed economiche di ognuna. Dopodiché, in chiusura, vi daremo velocemente anche le posizioni dalla quinta alla decima, in modo da aiutarvi a farvi un’idea del panorama italiano.


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1. Sicilia

L’isola più grande, in molti sensi

Come detto, la più grande isola d’Italia è la Sicilia, forte di una superficie di 25.426 chilometri quadrati. Ma la regione più meridionale del nostro paese non è solo grande: sul suo territorio vivono più di 5 milioni di persone, con una densità che sfiora i 200 abitanti per chilometro quadrato.

Se non fosse per Malta, sarebbe quindi anche l’isola più densamente popolata di tutto il Mediterraneo.

La Sicilia, la più grande isola d'Italia e di tutto il Mediterraneo

Divisa dalla penisola dallo stretto di Messina – sul quale, periodicamente, si pensa di costruire un ponte –, ha una caratteristica forma triangolare. Anche per questo motivo, nell’antichità era stata chiamata Trinacria dai greci, che per primi posero qui una fiorente civiltà.

A loro seguirono i romani e poi, per vari secoli, i bizantini. Tra il IX e l’XI secolo vi si stabilirono poi gli arabi, che importarono la loro cultura e resero la Sicilia una delle regioni più avanzate d’Europa. Poi arrivarono normanni, francesi, spagnoli e infine i Borbone, fino all’annessione all’Italia con Garibaldi.

I monti e le città

Dal punto di vista geografico, è chiamata anche “isola continente” per via dei numerosi e variegati elementi naturalistici. Sono presenti numerosissime colline, ma anche gruppi montuosi rilevanti.

Tra tutti, spiccano i monti Erei (su cui sorge Enna), i monti Sicani e soprattutto l’Etna, uno dei simboli dell’isola. Alto 3.343 metri, è il più importante vulcano attivo d’Europa ed è protagonista di frequenti eruzioni di lava nera.


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Le due città più importanti e popolose dell’isola sono Palermo e Catania, entrambe al di sopra del milione di abitanti se si considera la loro città metropolitana. Seguono poi – per quanto riguarda i consorzi comunali – Messina, Agrigento, Trapani, Siracusa, Ragusa, Caltanissetta e tutte le altre. Tra le città che non sono capoluoghi di provincia invece si segnalano Marsala, Gela e Vittoria.

Dal punto di vista economico, infine, l’isola trova una grande risorsa nell’agricoltura. Buona è la coltivazione di cereali, ma ottima è anche quella di olive e soprattutto agrumi. Inoltre molto pregiati sono i vini prodotti in Sicilia. Il PIL isolano, poi, si affida anche alla pesca, all’estrazione di zolfo e, in parte, di petrolio e soprattutto al turismo, che è la vera risorsa in crescita della regione.

 

2. Sardegna

La risorsa dell’allevamento

Subito dietro alla Sicilia – e in realtà staccata di poco – viene la Sardegna, la seconda più grande isola italiana. La sua superficie supera i 24.000 chilometri quadrati, mentre gli abitanti sono più di 1 milione e 600mila. La densità di popolazione è quindi ben distante da quella dei cugini siciliani, pari a circa 68 abitanti per chilometro quadrato.

Di forma più o meno rettangolare, la Sardegna ha un’estensione da nord a sud di 270 chilometri nel suo punto maggiore e da est a ovest di 145. A differenza della Sicilia, è piuttosto lontana dal resto d’Italia, cosa che ne ha favorito uno sviluppo per molti secoli indipendente.

È invece molto vicina alla Corsica, che dista appena 11 chilometri e che è stata italiana (di cultura e lingua) fino al ‘700.

L’isola con varie isole attorno

L’isola è prevalentemente collinare, con montagne anche ben al di sopra dei 1.000 metri, come Punta La Marmora, che arriva a 1.834 metri. Attorno all’isola principale, poi, è da notare che ci sono molte altre isole di dimensioni anche rilevanti, come Sant’Antioco (di cui parleremo), San Pietro, La Maddalena e Caprera.

Proprio queste isole e la bellezza delle coste anche della Sardegna attirano ogni anno moltissimi turisti, che sostengono l’economia della regione.

La Sardegna

Al di là del turismo, il benessere economico della regione è legato all’attività mineraria e all’allevamento, soprattutto di ovini. Da questi ultimi deriva, inoltre, anche una gran varietà di formaggi tipici.

Le aree urbane più popolose sono quelle di Cagliari (più di 150mila abitanti), Sassari, Quartu Sant’Elena (vicinissima alla stessa Cagliari), Olbia, Alghero e Nuoro.

 

3. Elba

La bella, nell’Arcipelago Toscano

Dopo le due maggiori, passiamo ad isole dalle dimensioni decisamente più contenute. La prima è l’isola d’Elba, la più grande dell’Arcipelago Toscano, che si estende su 223 chilometri quadrati.

Nello stesso arcipelago rientrano anche Pianosa, Capraia, Gorgona, Montecristo, Giglio e Giannutri e tutte insieme formano il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

L'isola d'Elba fotografata dall'aereo (foto di Mjobling via Wikimedia Commons)
L’isola d’Elba fotografata dall’aereo (foto di Mjobling via Wikimedia Commons)

L’isola è divisa amministrativamente in 8 comuni. Il principale è Portoferraio, che supera i 12.000 residenti. Seguono poi Campo nell’Elba e Capoliveri.

L’economia si basa prevalentemente sul turismo, sia per la bellezza dei mari, sia per la varietà della flora e della fauna. Inoltre dalle cave del settore occidentale si è storicamente sempre estratto il granito, mentre sull’isola si producono infine alcuni vini pregiati.

 

4. Sant’Antioco

Al lato della Sardegna

A sud ovest della Sardegna sorge la quarta isola della nostra classifica, che abbiamo già velocemente citato. Si tratta dell’isola di Sant’Antioco, che misura quasi 109 chilometri quadrati di superficie. È molto vicina alla costa dell’isola principale, tanto è vero che è da tempo legata ad essa da un istmo artificiale e da un ponte.

L’isola è di origine vulcanica anche se il vulcanesimo è inattivo ormai da milioni di anni. Nella parte lontana dalla Sardegna le pareti rocciose sono molto scoscese ed alte e le spiagge poco numerose. Dall’altro lato, invece, la costa è bassa e sabbiosa e si forma una sorta di laguna.

Sant'Antioco vista dal mare (foto di Roberto Ferrari via Flickr)
Sant’Antioco vista dal mare (foto di Roberto Ferrari via Flickr)

Amministrativamente, sono presenti due comuni: a sud quello di Sant’Antioco, a nord quello di Calasetta. I turisti si recano a Sant’Antioco soprattutto per i suoi fondali da esplorare con la muta da sub, ma anche per la pesca dei tonni e per il birdwatching.

 

5. Pantelleria

Tra Sicilia e Tunisia

Concludiamo il nostro giro delle principali isole italiane con Pantelleria, la quinta più grande. Forte di 84,53 chilometri quadrati di superficie, è un’isola molto particolare perché più vicina alla costa tunisina che a quella siciliana.

Di origine vulcanica, l’isola ha visto l’ultima eruzione verificarsi nel 1891, anche se sono ancora presenti fenomeni di vulcanesimo secondario (soffioni, acque calde e così via).

Le case dell'isola di Pantelleria (foto di Luca Conti via Flickr)
Le case dell’isola di Pantelleria (foto di Luca Conti via Flickr)

La sua posizione le ha permesso, nella storia, di essere uno scalo intermedio nei viaggi dalla Sicilia verso l’Africa. Questo ne ha favorito i commerci, ma è presente anche una fauna degna di nota. Gli abitanti sono poco meno di 8.000, per una densità di circa 91 residenti per chilometro quadrato.

 

Le isole dal sesto al decimo posto

Come promesso, chiudiamo con le isole che occupano la posizione dalla sesta alla decima. Dietro a Pantelleria si pone l’isola di San Pietro, nell’arcipelago del Sulcis. Poi, staccate di poche decine di chilometri quadrati, l’isola dell’Asinara e quella di Ischia. Chiudono la classifica Lipari e Salina, entrambe appartenenti al territorio della Sicilia.

 

E voi, quale grande isola italiana preferite?

Ecco le cinque isole più grandi d'Italia: vota la tua preferita.

 

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