
Da decenni a scuola ci viene insegnato che l’inglese è la lingua veicolare per eccellenza, che ci permette di farci capire in tutto il mondo: ma è davvero così? Sicuramente è una delle due lingue più parlate, o, meglio, conosciute dal maggior numero di persone; ma, appunto, non è l’unica. Più o meno sulle stesse cifre, solo per fare un esempio, si pone infatti anche il cinese mandarino, compreso da circa un miliardo e duecento milioni di persone (l’inglese è stimato attorno al miliardo abbondante).
Forse più interessante, però, è capire quali sono le lingue che hanno il maggior numero di parlanti madrelingua; quelle, cioè, che costituiscono la prima lingua di comunicazione in vari paesi. In questa particolare classifica, infatti, l’ordine si rimescola e non è così semplice e scontato stabilire quali sono le cinque lingue più diffuse.
E allora scopriamo insieme questa cinquina, tenendo presente che l’italiano, in questa graduatoria, si trova al ventiquattresimo posto con 64 milioni di parlanti madrelingua.
Indice
1. Cinese mandarino
Una lingua parlatissima e difficilissima
Non è certo facile avventurarsi all’interno della famiglia delle lingue cinesi; “famiglia” perché infatti quella parlata in Cina non è una lingua unica, ma una varietà di idiomi che derivano da uno stesso ceppo, idiomi che i cinesi considerano dei dialetti ma in realtà sono vere e proprie lingue differenti.
La variante più diffusa, comunque, è senza dubbio il mandarino, che è a tutt’oggi la lingua più parlata al mondo, visto che viene usata come idioma principale da un numero di persone compreso tra gli 848 e i 955 milioni a seconda delle stime, localizzate principalmente in Cina, Taiwan e Malesia, ma anche a Singapore, nelle Filippine, in Indonesia e pure in Canada e negli Stati Uniti, dove particolarmente ampie sono le comunità cinesi.
E, se pensavate che la lingua principale fosse un’altra, i numeri dovrebbero farvi ricredere: come noterete man mano che andremo avanti con la nostra cinquina, il mandarino è parlato dal doppio delle persone che parlano spagnolo e quasi dal triplo di quelle che parlano inglese (almeno come prima lingua).
Certo, il cinese è, almeno per noi occidentali, molto più difficile da imparare rispetto allo spagnolo e all’inglese: basti pensare che ogni parola, infatti, può essere pronunciata in vari modi diversi a seconda della cosiddetta distribuzione dei toni, caratteristica che a sua volta si basa sulla divisione in sillabe che segue regole diverse in base alla zona del paese in cui ci si trova.
2. Spagnolo
La lingua regina dell’America
Torniamo su linguaggi più alla nostra portata con la seconda lingua in classifica, lo spagnolo, parlato da più di 400 milioni di persone nel mondo come prima lingua.
I paesi di riferimento sono ovviamente la Spagna, ma, per numero di persone, anche e soprattutto quelli dell’America centrale e latina (Messico, Colombia, Argentina, Venezuela, Perù, Paraguay, Cile, Cuba, Ecuador, Repubblica Dominicana e così via).
Il tutto senza dimenticare gli Stati Uniti, confederazione all’interno della quale lo spagnolo è sempre più diffuso (il numero di ispanici residenti negli USA supera addirittura il numero degli abitanti della Spagna), tanto è vero che le stime parlano di 35 milioni di cittadini statunitensi che usano il castigliano come lingua principale, pari a circa l’11% della popolazione.
Come forse saprete, l’origine della lingua che è comunemente chiamata spagnola è molto frastagliata e legata a doppio filo a quella dello Stato nazionale iberico: la costituzione di quel paese, infatti, riconosce nel castigliano la lingua ufficiale, ma anche alcune lingue co-ufficiali, ovvero il galiziano, il basco e il catalano.
Ad ogni modo, al di fuori della Spagna solo il castigliano è diffuso, anche se nei paesi americani si registrano alcune differenze rispetto all’originale sia nella pronuncia di alcuni termini, sia nel significato di alcune specifiche parole.
3. Inglese
La lingua franca per eccellenza
Si trova, a sorpresa, solo al terzo posto la lingua inglese, che molti di voi probabilmente a priori avrebbero dato come vincitrice a mani basse di questa competizione.
In realtà l’idioma di Shakespeare è parlato “solo” da 335 milioni di persone come lingua principale, persone localizzate negli Stati Uniti, in Nigeria, nel Regno Unito, in Canada, in Australia, in Sudafrica, in Nuova Zelanda, in Kenya, in Irlanda, in Zimbabwe e poi a scendere in varie altre ex colonie britanniche.
C’è però anche da dire che il dato si rovescia se, invece di considerare la prima lingua, consideriamo semplicemente le lingue conosciute: infatti si stima che una cifra compresa tra il miliardo di persone e il miliardo e quattrocento milioni di persone sia in grado di comunicare in inglese, facendo sì che questa lingua sia quella franca per eccellenza, usata negli scambi internazionali.
Nonostante sia tradizionalmente considerata una lingua di origine germanica, a livello lessicale l’inglese è più che altro un idioma meticcio, visto che si calcola che quasi il 50% dei suoi vocaboli abbia un’origine latina, vocaboli entrati nell’uso sia grazie all’invasione normanna (e quindi francese) dell’Inghilterra avvenuta nel 1066 con Guglielmo il Conquistatore, sia grazie all’influsso del latino colto.
D’altro canto, il suo utilizzo come lingua franca già ormai da svariati decenni rende questo idioma particolarmente sensibile all’introduzione di nuovi termini desunti da lingue tra loro diversissime. Infine, dal punto di vista grammaticale è considerata una lingua piuttosto facile da imparare, nonostante in Italia si sia certo più indietro di altri paesi (la Germania, l’Olanda, la Danimarca e i paesi nordici, solo per citarne alcuni qui in Europa) nell’apprendimento e nella diffusione di questa lingua.
4. Hindi
La lingua più parlata in India e il suo rapporto con l’urdu
Al quarto posto della nostra classifica, parlata da 310-320 milioni di persone nel mondo, c’è la lingua hindi, diffusa principalmente in India, Bangladesh, alle isole Figi e, in misura minore, in Pakistan, Arabia Saudita e Sudafrica.
Sebbene la popolazione indiana sia numericamente molto consistente, nel paese convivono infatti diversi dialetti e la stessa lingua inglese, che limitano di fatto l’espansione dell’hindi che, per “bacino naturale”, potrebbe rivaleggiare con i primissimi idiomi in questa classifica.
Assieme all’hindi, l’altra lingua più sviluppata e diffusa in India è l’urdu, che è la lingua ufficiale pure del Pakistan (anche se il numero di parlanti indiani è superiore ai parlanti pakistani).
All’interno dell’India, la divisione tra hindi e urdu è spiccatamente geografica: la prima è più diffusa nelle regioni del sud, la seconda al nord, vicino al confine col Pakistan. Ma questa divisione non deve trarre in inganno: l’hindi e l’urdu sono sostanzialmente la stessa lingua, anche perché fanno riferimento allo stesso dialetto.
La differenza più sostanziale sta nella scrittura, visto che l’hindi usa la scrittura devanagari mentre l’urdu una scrittura di origine araba. Al di là di questo, i due idiomi si sono lasciati ovviamente influenzare l’uno dal sanscrito e l’altro dal persiano, ma due persone che le parlano riescono comunque facilmente a comprendersi.
5. Arabo
La lingua del nord Africa e del medio Oriente
Quinta in classifica, con un numero di parlanti compreso tra i 240 e i 290 milioni, si piazza l’arabo, che precede di poco il portoghese ed è la lingua ufficiale in tutto il nord Africa (Egitto, Algeria, Marocco, Tunisia, Libia), in alcuni paesi dell’Africa sub-sahariana (Sudan, Mauritania) e nel medio Oriente (Iraq, Yemen, Arabia Saudita, Siria, Libia, Giordania, Libano, Palestina).
Di origine semitica, questa lingua si sviluppò attorno al III secolo dopo Cristo, ma fu solo nel VI – tra l’altro in ambito cristiano, prima che l’Islam prendesse piede – che se ne inventò la versione scritta, così particolare e sinuosa.
Oggi l’arabo standard è usato soprattutto per le comunicazioni ufficiali e dai dotti dei vari paesi dell’area nordafricana e mediorientale, ma la gente comune, soprattutto in ambito domestico, è solita interloquire nel proprio dialetto, di derivazione certamente araba ma non sempre comprensibile a una persona della stessa lingua che proviene da un’altra zona.
I dialetti più conosciuti sono quello egiziano e quello siriano, che si fanno forza anche e soprattutto della produzione cinematografica di questi paesi che ha permesso al relativo idioma di superare i confini nazionali, ma in generale praticamente ogni stato ha il proprio dialetto e in alcuni paesi – come la stessa Siria o il Sudan – ne convivono tranquillamente due o tre.
E voi, quale lingua preferite?