L’impresa di Pif, che ha riportato a casa la bici di Giulio Regeni

Giulio Regeni è morto, purtroppo, ormai quattro anni fa, in una data compresa tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2016. Dopo tutto questo tempo non è ancora stata fatta giustizia e l’attenzione sul caso rischia di affievolirsi; per evitarlo, il regista Pif è andato in questi giorni a Cambridge per ricordare il ricercatore italiano e riportarne a casa la bicicletta.

Il video dell’impresa è visibile sul sito di Repubblica, dura una decina di minuti ed è molto interessante, oltre che commovente. Comincia con Pierfrancesco Diliberto che si reca all’università di Cambridge, dove Giulio studiava.

Pif mentre porta la bici alla famiglia di Giulio Regeni
Lì Pif ha ottenuto la bicicletta del ragazzo, ma poi ha anche intervistato varie persone, rendendosi conto che la memoria di Regeni è conservata soprattutto tra i ricercatori italiani, mentre gli studenti locali non ne conoscono affatto la storia.

Poi Pif ha fatto smontare la bicicletta e l’ha imbarcata sull’aereo diretto in Italia. Una volta giunto a Venezia si è spostato in auto in Friuli, ha fatto rimontare la bici e l’ha portata fino a Fiumicello, il paese di Giulio, dove l’ha riconsegnata ai genitori e alla sorella del ragazzo.

Giulio Regeni era un dottorando italiano che si trovava in Egitto per fare delle ricerche per la sua tesi quando venne rapito e ucciso. Il suo corpo venne ritrovato il 3 febbraio 2016 con evidenti segni di tortura. Probabilmente è stato ucciso dai servizi segreti egiziani, ma il suo caso è stato oggetto di molti depistaggi ed è ancora aperto.

   

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