Dal Canada arriva una notizia positiva, che probabilmente fotografa una situazione ben presente anche in Italia: durante il lockdown molti padri dicono di aver riscoperto il loro rapporto coi figli, migliorandolo per qualità e quantità.
A condurre l’inchiesta è stata l’organizzazione non profit Canadian Men’s Health Foundation, che si occupa proprio di migliorare la salute degli uomini e il loro rapporto famiglia-lavoro, spesso squilibrato a favore di quest’ultimo. Uno squilibrio che però il lockdown ha di molto attenuato.
L’organizzazione ha intervistato 1.019 padri di famiglia canadesi, ottenendo risultati molto positivi. Il 40% degli intervistati, infatti, ha affermato che il lockdown ha avuto un impatto positivo sul loro ruolo di padre, mentre il 52% si dice ora più consapevole dell’importanza della propria presenza.
Il 60% dei canadesi poi si è sentito più vicino ai propri figli e circa la metà ha detto di voler continuare ad occuparsi di più della prole anche dopo la fine della quarantena. Molti degli intervistati hanno sottolineato come l’imposizione di rimanere a casa abbia avuto quindi un impatto positivo dal punto di vista familiare.
Inoltre, alcuni hanno sottolineato anche che l’uscire dalla routine del lavoro – spesso appesantita anche dal pendolarismo – ha permesso a questi genitori non solo di passare più tempo coi figli, ma anche di muoversi con loro e fare quindi un po’ di ginnastica, utile per la salute. Ora il problema, però, sarà fare in modo che questi buoni propositi non rimangano solo propositi.