
Gli anni ’80 hanno un loro fascino, sia per chi li ha vissuti sulla propria pelle, sia per chi è nato troppo tardi per attraversarli. Lo dimostra il successo di film, canzoni, serie TV e più in generale varie forme di intrattenimento che ne celebrano lo stile e la storia, non senza una punta di nostalgia. Di sicuro, però, l’aspetto più appariscente di quel decennio è legato al modo di vestire, così sgargiante e chiassoso. Oggi infatti cercheremo di ricostruire gli elementi più importanti del look anni ’80.
Sia che vogliate vestirvi a quel modo per una festa a tema, sia che vogliate semplicemente trovare qualche spunto per il vostro outfit, nel nostro articolo troverete una veloce panoramica sulla moda di quegli anni. Sui vestiti che si indossavano e, perché no, anche sul modo in cui li si indossava.
Invece di presentarvi genericamente i capi di vestiario, infatti, abbiamo scelto di analizzare quello stile basandoci sul look di alcuni personaggi famosi dell’epoca, che comparivano sulle riviste, in TV e sulle copertine dei dischi.
Tra scaldamuscoli e t-shirt, giubbotti di pelle e capelli vaporosi le cui punte andavano in ogni direzione, sarà l’occasione per fare quindi il punto anche sulla magia di quella moda, oggi così strana ma non priva di fascino.
Da Cercasi Susan disperatamente ai video di Cindy Lauper, da Flashdance a Footloose, da Miami Vice ai Duran Duran, ci sarà da divertirsi.
Indice
1. Vestirsi come Madonna
Il primo modello di stile e di look da cui abbiamo scelto di far cominciare questa lista è Madonna. La cantante americana, negli anni ’80, non fu infatti solo una delle artiste più pagate e ascoltate, ma anche un vero e proprio punto di riferimento per la moda.
Madonna Ciccone cominciò a farsi conoscere nei primi anni ’80, soprattutto grazie a brani dance che spopolavano nelle discoteche di New York. Fu però soprattutto dal 1984 – con l’uscita di Like a Virgin – che la sua voce e il suo look cominciarono ad emergere in tutto il mondo, grazie anche al traino di MTV e dei suoi videoclip.
Madonna stupiva non solo per la sua voce e l’orecchiabilità delle sue canzoni, ma anche perché faceva tendenza. I testi dei suoi pezzi passavano dall’ironia alla sensualità, e anche sul piccolo schermo della TV o i suoi palchi delle arene metteva in campo la stessa duttilità, che la rese in brevissimo tempo una vera sex symbol.
Per imitarla, o per richiamarla tramite i vestiti, vi proponiamo due diversi outfit. Il primo lo vedete qui a destra: è il look che Madonna esibì durante la lavorazione di Cercasi Susan disperatamente, il suo primo film importante. Prevede pantaloni e top neri, con cintura con borchia in bella vista e numerose collane, in modo da far risaltare il color oro sul nero.
Il punto chiave sono infatti gli accessori. Oltre a collane e cintura, serve una giacca con un risvolto fantasioso ma soprattutto servono guanti (bianchi) e una messa in piega vaporosa. Il look gioca molto sul contrasto tra il nero e l’oro, quindi l’ideale sarebbe essere bionde (o avere una parrucca di quel colore).
Crocefissi e orecchini
In alternativa, si può optare anche per l’outfit che vedete qui sotto, più colorato ma allo stesso modo figlio degli anni ’80. In questa foto, simile a quella di molte altre realizzate in quel decennio, Madonna si presenta con un look più sbarazzino.
Anche stavolta c’è un top nero, più corto e aderente, sopra al quale la cantante ha messo una maglia leggera e semitrasparente, di colore vagamente fluo. Tenete presente che queste tonalità shocking andavano molto all’epoca, e aiuteranno sempre a creare un look anni ’80.
Sopra a tutto questo, immancabili, una serie di collane, spesso culminanti in vistosi crocifissi. Lo stesso stile può essere replicato con gli orecchini, che devono essere di forma allungata. I capelli possono essere fermati con un nastro, ma quello che conta e che siano in questo caso ben fissati col gel o con la lacca.
Alle gambe vanno bene pantaloni attillati neri, con vistosa cintura in stile e con i bracciali attorno ad entrambi i polsi. Il trucco dev’essere presente e ben visibile, grazie anche a colori anche abbastanza arditi.
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2. Vestirsi come Cindy Lauper
Madonna fu indubbiamente una delle maestre di stile degli anni ’80. Ma ci fu anche chi segnò ancora più nettamente la moda, con vestiti molto più appariscenti dei suoi e capelli molto più esuberanti. Stiamo pensando, si badi bene, non solo a donne, perché anche sul versante maschile si osava parecchio (pensate, ad esempio, a Boy George dei Culture Club).
Le donne, però, presentarono più spesso soluzioni originali, tanto è vero che – quantomeno sul versante della moda – gli anni ’80 furono forse il primo decennio di vera liberazione dell’immaginario femminile. E uno dei poli di questa liberazione fu sicuramente Cindy Lauper, che fece la sua comparsa sui palcoscenici mondiali nel 1983.
In quell’anno infatti la ragazza, già trentenne, fece uscire il suo album d’esordio, She’s So Unusual. Un titolo che era tutto un programma: traducibile come “Lei è così insolita”, la presentava in copertina intenta a ballare in un vistoso vestito rosso (come erano rossi i suoi capelli). Alle sue spalle spuntava una casa blu con porta gialla.
L’atmosfera era clamorosamente pop, così come le sue canzoni. L’album andò molto bene, trascinato dal primo singolo, Girls Just Want to Have Fun, un brano tra l’altro accompagnato da un videoclip che è entrato nella memoria collettiva.
La zingara del pop
E allora, come fare a replicare il look così “inusuale” di Cindy Lauper? Qui vi proponiamo due immagini che ci aiutano a fare il punto sul suo modo di vestire. Intanto, se volete imitarla dovete propendere per vestiti con una gonna ariosa, un po’ allo stile delle zingare, che dovrete però essere pronte ad alzare per ballare.
La parte alta deve essere senza maniche, in modo da lasciare libere le braccia e le spalle. Ai polsi, anche in questo caso abbondate pure coi braccialetti (anche piuttosto pacchiani, se serve), che devono arrivare a coprire buona parte dell’avambraccio.
Ai piedi propendete per scarpe lucide e molto colorate e avvolgete le gambe con delle calze anch’esse colorate, possibilmente a rete. Se ci dovesse essere qualche buco o smagliatura qua e là non sarebbe affatto un problema, ma casomai un valore aggiunto.
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Infine, attenzione al trucco e soprattutto ai capelli. Qui devono dominare i colori forti. Come si vede dalle due foto qui sopra, la Lauper usava molto spesso un ombretto azzurro, che si intonava con il vestito indossato. A fare da contraltare c’erano poi i capelli, rossi o arancioni a seconda delle circostanze, e comunque sempre belli vaporosi.
In quest’ultimo caso, se il look vi serve per una festa in maschera vi conviene probabilmente optare per una parrucca, se volete ottenere in fretta lo stesso effetto della Lauper senza stare ad impazzire.
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3. Vestirsi come Ivana Spagna
Non furono però solo le cantanti americane a segnare le tendenze e le mode degli anni ’80. In qualche modo ci si riuscì anche in Italia, o quantomeno le star della canzone italiana riuscirono a cavalcare e a rendere esplicite al massimo livello alcune mode.
Al terzo punto della nostra lista abbiamo infatti scelto di parlarvi di Ivana Spagna, cantante che molti di voi conosceranno per i pezzi incisi nei decenni successivi, come Il cerchio della vita (dalla colonna sonora de Il re leone) o Gente come noi, che arrivò terzo a Sanremo.
La sua carriera, però, decollò nel bel mezzo degli anni ’80. Fino al 1986 la nativa di Valeggio sul Mincio aveva infatti lavorato molto nel mondo della musica, ma usando sempre pseudonimi diversi e senza sfondare veramente. Presentandosi solo col proprio cognome – “Spagna” – e con un look aggressivo, nel 1986 lanciò però il brano dance Easy Lady.
La canzone ebbe un ottimo successo, replicato poco dopo da Call Me, singolo che arrivò addirittura al secondo posto della prestigiosa classifica britannica.
Il look di Spagna
Il tratto più caratteristico del look di Spagna era, in quegli anni ’80, sicuramente la capigliatura. I capelli erano sparati e gonfi, di colore sempre molto chiaro, variabile tra il biondo e il platino, fin quasi ad arrivare al bianco.
Questo stile andava molto di moda, a volte ottenendolo anche con la variante cotonata. Il trucco poi era particolarmente forte nell’ombretto e nel rossetto, che andavano abbinati. Come si vede anche dalle foto, Spagna all’epoca propendeva per tonalità vicine al rosa shocking.
Per quanto riguarda i vestiti, si può optare – come sopra – per una semplice maglietta rosa (in linea col trucco), una giacca nera e abbondanti e vistosi accessori come collane, orecchini e borchie. Oppure, come si vede nella foto di questo capoverso, per una netta contrapposizione tra bianco e nero.
Tenendo neri i pantaloni, si può cercare quindi una maglia bianca con decorazioni marinaresche o pseudo-militari. Come vedremo anche quando parleremo della moda maschile, infatti, queste giacche con spalline ed avambracci decorati andavano per la maggiore. Per completare l’opera, infine, si possono usare anche dei guanti colorati.
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4. Le scarpe anni ’80
Prima di passare alla già preannunciata moda maschile degli anni ’80, soffermiamoci però per un attimo su qualcosa di cui abbiamo parlato molto poco: le scarpe. Spesso infatti si sottovaluta l’importanza di questo elemento quando si vuole ricreare, oggi, un look del passato, e vale invece la pena di spendere qualche parola apposita.
Di per sé le possibilità di scelta, in questo campo, sarebbero moltissime. Non ci fu infatti una sola scarpa-simbolo di quel decennio. Ne abbiamo però scelte due che, pur molto diverse tra loro, ci sembra possano sintetizzare le tendenze principali.
La prima la vedete qui di fianco, indossata da Michael J. Fox in Ritorno al futuro, uno dei film più celebri degli anni ’80. Si tratta di un paio di Nike bianche con baffo rosso, sporche e consumate. Le scarpe da ginnastica della nota casa americana divennero forse il principale simbolo del modo di vestire dei giovani di allora.
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Un’immagine piuttosto simile, tra l’altro, è quella con cui si apre un altro film di culto di quegli anni, Footloose, con la cinepresa fissa a inquadrare due Nike consunte che ballano. L’importante, se volete replicare quello stile, è che le scarpe siano sì bianche, ma sporche e vecchie, addirittura rotte se possibile.
Scarpa nera e calzino bianco
La seconda tipologia di scarpa, che vi presentiamo qui di seguito, è invece più elegante e femminile. Un altro simbolo degli anni ’80 divennero infatti le scarpe col tacco alto, indossate da donne in carriera ma anche da giovani ragazze desiderose di mettere in risalto il loro fascino.
Per rendere il tutto un po’ più “sbarazzino” e giovanile bastava dotarsi di qualche soluzione astuta. Come quella che vedete qui di fianco: la scarpa col tacco alto, elegante e nera, si trova infatti abbinata ad un calzino rigorosamente bianco, ma con l’orlo simpatico e giovanile.
Soluzioni di questo tipo erano spesso adottate dalle ragazze delle superiori e dell’università durante le classiche feste da adolescenti, per darsi in un certo senso un tono da adulte senza dimenticare la loro giovinezza.
Inoltre bisogna notare che l’abbinamento tra scarpa nera e calzino bianco non si limitava ad outfit femminili. Anche Michael Jackson – un altro dei divi di riferimento di quel decennio – si presentava spesso con scarpe nere e lucide da ballo abbinate a calzino bianco e corto, in grande evidenza.
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5. La moda da uomo anni ’80
Vi avevamo promesso che avremmo parlato anche di maschietti, ed eccoci quindi giunti a mantenere il nostro impegno. Come si vestivano i ragazzi e gli uomini negli anni ’80 e come possiamo replicare oggi il loro look? Vi proponiamo due soluzioni, sopra alle quali potete però costruire infinite variazioni.
I primi modelli li vedete qui di seguito: sono Don Johnson e Philip Michael Thomas, protagonisti negli anni ’80 della serie TV Miami Vice. Quello show, di genere poliziesco, ebbe un grandissimo successo, dovuto in buona parte proprio al suo stile.
Le trame erano infatti quelle, bene o male, di un classico telefilm giallo, anche se l’ambientazione in Florida spostava spesso il tema del crimine sui fatti del traffico di droga. I veri elementi fondamentali della serie, però, erano altri: cioè il modo in cui si vestivano i protagonisti, le musiche e la stessa città di Miami.
Fu in particolare il personaggio di Don Johnson ad influenzare la moda. Si vestiva infatti sempre con un elegante vestito Armani, sotto al quale però non portava camicia e cravatta ma una semplice t-shirt. Questo abbinamento – spesso giocato sulle tinte pastello – divenne noto come T-Shirt Armani [1]. Ai piedi, inoltre, portava mocassini senza calzino.
La musica e i vestiti militari
Il secondo esempio che abbiamo scelto, invece, proviene di nuovo dal mondo della musica. Quelli che vedete qui di seguito sono infatti i Duran Duran, celebri protagonisti della cosiddetta “seconda invasione britannica” e del movimento New Romantic che segnò gli anni ’80.
Originari di Birmingham, i 5 membri della band iniziarono a scalare le classifiche inglesi già dai primi anni del decennio, con l’album d’esordio – Duran Duran, del 1981 – capace di arrivare fino al numero 3 della classifica. In Italia divennero estremamente popolari soprattutto a partire dal 1986, quando Notorious fece la sua comparsa sulla scena.
I Duran Duran non avevano un look fisso, ma ne presentavano vari. Ad esempio, in certi videoclip esibivano vestiti quasi settecenteschi, pieni di pizzi e sbuffi. In altri, invece, si vestivano come potete vederli qui sopra, con grandi tute che richiamavano in un certo senso le divise dei militari.
In un’epoca per l’Occidente sostanzialmente pacifica, in cui anche il grande nemico – il comunismo – si avviava verso il declino e la caduta, le divise avevano infatti ancora un certo fascino. E comparivano spesso addosso a cantanti, star e personaggi pubblici.
Certo, bisognava rivederle e correggerle: ecco dunque questi vestiti coi gradi in bella vista, ma evidentemente fasulli e quasi scherzosi, troppo grandi ed esagerati per sembrare veri. E abbondavano, oltre ai gradi, anche i bottoni d’oro, i cordini e le spalline, ovviamente tutti coordinati tra loro.
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Note e approfondimenti
[1] Qui trovate un interessante approfondimento (in inglese) sullo stile della serie e sul suo lascito. ↑