Luke Skywalker oggi: cinque curiosità su Mark Hamill dagli anni ’70 ai giorni nostri

Luke Skywalker oggi

Nato in California nel 1951, Mark Hamill rimarrà per sempre associato al personaggio più celebre da lui interpretato, Luke Skywalker, uno dei protagonisti della prima e terza trilogia di Star Wars, la saga ideata da George Lucas. Un ruolo che gli ha procurato tra i fan una fama sempiterna, ma anche alcuni sfortunati risvolti lavorativi.

Questo versatile attore, tuttavia, ha dimostrato di avere molte frecce al suo arco. Le cinque curiosità che vi andiamo ora a illustrare spaziano nell’arco della sua intera carriera, andando oltre Luke Skywalker, per darvi una visione a 360 gradi del più celebre cavaliere Jedi della Galassia.

 

1. Tutta colpa di Freddy Krueger

Il ruolo di Robert Englund

Verso la metà degli anni ’70 Mark Hamill, che come molti giovani attori dell’epoca sbarca il lunario apparendo con piccole parti in alcune soap opera o sitcom, condivide un appartamento con un altro attore di nome Robert Englund, il quale diviene uno dei suoi migliori amici.

Englund un giorno partecipa a un casting per Apocalypse Now, per ottenere il ruolo di Lance, il surfista. Non essendoci riuscito, gli viene consigliato di andare a un altro casting che si svolge sul lato opposto della strada: è quello relativo a Star Wars. Englund cerca di ottenere la parte di Han Solo, ma viene scartato in quanto ritenuto troppo giovane [1].

Freddy Krueger, forse il più famoso tra i serial killer cinematograficiNel corso dell’audizione, Englund viene a sapere che si sta cercando un attore anche per la parte di Luke Skywalker e si convince che Mark Hamill sia perfetto per questo ruolo. Lo esorta dunque a partecipare al casting. Hamill segue il consiglio e… il resto è storia!

Qualche anno dopo, nel 1983, anche Englund troverà infine il suo ruolo definitivo, ovvero quello di Freddy Krueger di Nightmare. Ma nel caso di Luke, più che un incubo ha contribuito a realizzare un sogno.

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2. L’incidente

Una carriera appena nata e già a rischio

L’11 gennaio 1977, qualche mese prima dell’uscita della prima pellicola di Star Wars nei cinema, Mark Hamill sta guidando ad alta velocità la sua BMW su un’autostrada priva di traffico.

Distratto dalla musica che sta ascoltando, una ouverture di Čajkovskij, l’attore si accorge solo all’ultimo istante che sta imboccando l’uscita sbagliata.

Mark Hamill dopo l'incidenteNel tentativo di rimettersi nella giusta corsia, Hamill sterza in maniera troppo brusca, col risultato che l’auto si cappotta e finisce fuori strada. Nell’impatto che ne consegue, Hamill si frattura in maniera drammatica naso e zigomi.

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Trasportato in ospedale, viene sottoposto a un intervento chirurgico durato sette ore, durante il quale parte della cartilagine di un suo orecchio viene utilizzata per ricostruire l’apparato nasale. Tuttavia, al termine di questo intervento, il volto dell’attore non è più quello di prima.

Il cambio d’aspetto

Chi volesse farlo, può confrontare il suo aspetto in Una nuova speranza con quello de L’Impero colpisce ancora e notare le differenze.

Dovendo George Lucas girare subito scene aggiuntive per il primo titolo, si trova costretto a utilizzare una controfigura. Ma per fortuna, quello che poteva rivelarsi un incidente in grado di troncare sul nascere una promettente carriera, si è rivelato infine solo un crudele scherzo del destino.

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3. Gli anni bui

Il Lato Oscuro di Mark

Uno dei drammi che a volte vivono gli attori è il cosiddetto typecasting, ovvero quello di rimanere così associati a un determinato personaggio da avere poi difficoltà a trovare altri ruoli.

Mark Hamill nei panni di MozartMark Hamill non è stato esente da queste difficoltà: se comunque tra la prima e seconda pellicola di Star Wars riesce ad ottenere altri ingaggi (memorabile ad esempio la sua interpretazione in Il grande uno rosso), con la conclusione delle riprese de Il ritorno dello Jedi inizia lentamente a precipitare nell’oblio. La potenza iconica di Luke Skywalker è infatti tale che non si desidera veder associato l’attore ad altri importanti progetti.

Per darvi un’idea, quando Hamill partecipa al casting del film Amadeus [2], i produttori lo scartano solo perché non vogliono vedere “Luke Skywalker” interpretare il personaggio di Mozart.

Per tutti gli anni ’80, Mark Hamill ottiene quindi solo piccole parti in film di secondo piano o partecipa come guest-star ad alcuni telefilm. A volte la fama può rivelarsi un’arma a doppio taglio.

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4. Il Joker e l’attività da doppiatore

Una nuova fama… dietro le quinte!

Sin dagli esordi di carriera, Mark Hamill porta avanti una attività parallela come doppiatore. Tuttavia, è solo all’inizio degli anni ’90 che tale attività comincia a dargli le prime soddisfazioni.

Lontano dal grande schermo, e con una nuova generazione di telespettatori davanti alla televisione, Hamill presta la sua voce alla serie animata Batman, doppiando il personaggio di Joker. Il successo è tale che Hamill comincia a essere contattato per interpretare altri personaggi, in altri cartoni animati (americani e giapponesi), nonché videogiochi [3].

Mark Hamill ha doppiato a lungo il personaggio di JokerForse per distanziarsi il più possibile dalla faccia buona di Luke Skywalker, Hamill doppia spesso dei cattivi, con una connotazione vocale che ha ricevuto e riceve un plauso generale.

Se infatti noi non possiamo apprezzare a pieno questo particolare aspetto della sua carriera, considerate che negli Stati Uniti esiste una ampia fascia di pubblico che per molto tempo ha conosciuto l’attore non perché aveva partecipato alla prima trilogia di Star Wars… ma perché lo associava subito al Joker!

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5. Luke Skywalker oggi

La Forza è potente in quest’uomo

Mark Hamill pensava di essersi lasciato Star Wars e Luke Skywalker alle spalle per sempre. La storia cinematografica del ribelle stellare si riteneva conclusa e Hamill inoltre aveva fatto di tutto per tenere le distanze da quella galassia lontana lontana, che gli aveva portato sì soddisfazioni, ma anche difficoltà lavorative e anni di oblio.

Poi accade una cosa forse impensabile: la Disney acquisisce gli assets della LucasFilm, incluso ovviamente Star Wars, saga di cui viene pianificata una nuova trilogia. Una trilogia in cui anche Luke Skywalker è presente.

Luke Skywalker oggiIn origine, tuttavia, Hamill è molto riluttante a tornare a interpretare questa parte. A peggiorare le cose, quando riceve la sceneggiatura del settimo film, scopre che Luke vi compare solo alla fine, per pochi secondi, e non pronuncia nemmeno una parola!

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Quando però viene a sapere che sia Harrison Ford che Carrie Fisher hanno accettato di riprendere i loro vecchi ruoli, l’attore comprende che non può essere l’unico a deludere i fan di vecchia e nuova data. E che è inoltre giusto “passare la torcia” a nuove generazioni di attori come Daisy Ridley e John Boyega.

Ora, a pochi giorni dall’uscita di Star Wars: Gli ultimi Jedi, Luke Skywalker è infine pronto a compiere la sua scelta. Questo sì che è un vero ritorno dello Jedi!

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Ecco cinque curiosità su Mark Hamill, l'interprete di Luke Skywalker: vota la tua preferita.

 

Note e approfondimenti

[1] In questo video, ripreso durante un incontro in Texas nel 2011, Englund racconta proprio dei rifiuti incassati in quei mesi e dell’amicizia con Hamill. La clip è in inglese, ma su YouTube si possono attivare i sottotitoli automatici per riuscire, se serve, a seguire meglio il discorso.
[2] In precedenza una lunga produzione teatrale lo aveva visto protagonista proprio nel ruolo del compositore austriaco.
[3] In questo video potete sentirlo all’opera con i suoi doppiaggi più famosi.

 

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