Mental coach: cos’è e cinque cose che ti può insegnare

Il mental coach

Quella del mental coach è la figura lavorativa che sta crescendo con più intensità negli ultimi dieci anni.

La richiesta di mental coach aumenta e aumentano le persone che si formano per diventarlo. Questa figura presenta varie specializzazioni, come ci spiega il mental coach Mauro Pepe; ecco le più importanti e famose.

1. Life Coach (il più famoso e ricercato): si affida ad un life coach una persona che vuole essere seguita a 360° nella sua vita, che vuole migliorare la qualità della propria vita in varie aree, da quella personale a quella affettiva, da salute alle proprie finanze, e così via.

Spesso si contatta un life coach perché si ha un’esigenza specifica come quella di gestire attacchi d’ansia, infelicità, difficoltà a relazionarsi, difficoltà con il proprio partner, difficoltà nell’apprendimento, voglia di raggiungere un obiettivo specifico, voglia di alzare la qualità della propria vita.

2. Mental coach sportivo (la figura maggiormente in crescita): si affidano al mental coach sportivo sia gli atleti che gli allenatori.

Le motivazioni che spingono uno sportivo a contattare un mental coach sono molteplici e si possono dividere in due categorie: da un lato, superare una crisi, un periodo di difficoltà, sensazioni improduttive prima della competizione, scarso rendimento in gara; dall’altro, fare il salto di qualità.

I più ambiziosi e i più lungimiranti contattano un professionista della preparazione mentale ed emotiva per raggiungere obiettivi straordinari.

3. Business coach (la prima figura professionale comparsa in questo mercato): il business coach viene contattato da manager e imprenditori che vogliono migliorare il loro status. Le aree di intervento sono numerose, e vanno dallo sviluppo della propria autostima alla gestione delle risorse, dal team building alla leadership, dall’area finanziaria a quella del goal setting.


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4. Wellness coach (con un mercato tutto da costruire): le persone che vogliono migliorare il loro benessere possono rivolgersi al wellness coach, visto che questo professionista si occupa di migliorare gli standard di salute del proprio assistito a 360°; non solo alimentazione o ginnastica, ma anche la cura del benessere emozionale e di relazione.

Dopo aver definito le aree di specializzazione del mental coach, andiamo alla ragione di questo articolo. Anche se sono moltissime le cose che possono essere imparate contattando un mental coach, ecco quelle che voglio sottolineare.

 

1. Imparare a gestire le proprie emozioni

La felicità e la produttività

Ogni persona merita di essere felice. Ogni persona dovrebbe ricercare la propria felicità; quella interna, quella vera ed autentica, che non si basa sulle regole della società o delle altre persone, ma quella che parte da dentro.

Il mental coach (qualsiasi sia la sua specializzazione, life, sport, business o wellness) è focalizzato a raggiungere, oltre agli obiettivi che si pone l’assistito, anche la creazione di un percorso di crescita che porti quest’ultimo a sperimentare questo straordinario stato emozionale.

30 frasi emozionanti

Ma non ci si ferma alla felicità. Lavorando con un mental coach è possibile anche imparare a gestire le proprie emozioni, senza negarle, senza sopprimerle e senza far finta che non ci siano; imparare a gestire le emozioni e gli stati emozionali trasformando quelli improduttivi e aumentando di intensità quelli produttivi.

Esistono emozioni piacevoli ma anche emozioni dolorose, esistono stati d’animo produttivi ma anche decisamente improduttivi.

 

2. Raggiungere obiettivi molto ambiziosi

Goal setting, emozioni, convinzioni, organizzazione, tecnica

Questa è la ragione più ovvia per cui ci si rivolge a un mental coach: una persona vuole raggiungere un obiettivo ambizioso e non sa come fare. Per questo cerca un professionista che ha le competenze e conosce le strategie per poter guidare il suo coachee (l’assistito) verso la realizzazione dei suoi desideri.

Le aree di intervento sono varie. Ad esempio il Goal setting: la maggioranza degli obiettivi posti dalle persone sono stressanti e non motivanti. Questo succede perché gli obiettivi non sono ben posti.

Raggiungere i propri obiettivi, ad esempio scalando una montagna

Con un mental coach è possibile imparare a correggere la rotta. Oppure l’area emozionale: cioè imparare a sviluppare gli stati emozionali più adatti per raggiungere l’obiettivo posto.

Ancora, c’è l’area delle convinzioni e dell’identità, in cui si ragiona sul fatto che molti obiettivi non vengono raggiunti perché le persone non sono convinte di poterli raggiungere. La maggioranza del lavoro di un mental coach è basato infatti sulla trasformazione delle convinzioni depotenzianti e sulla valorizzazione e rafforzo delle convinzioni produttive.

C’è poi l’area organizzativa: d’altronde, il time management è fondamentale in ogni ambito della nostra vita e senza organizzazione non è possibile costruire nulla di veramente importante.

Infine, c’è la tecnica. Una massima affermava: «Non si può risolvere un problema con lo stesso livello di pensiero che lo ha creato». Vale anche per la tecnica: per fare un salto di qualità nei propri obiettivi è fondamentale la conoscenza e migliorare la propria tecnica. E questo vale in ogni ambito della vita.

 

3. Imparare a comunicare in maniera vincente

Con gli altri e con se stessi

Leggevo su un libro che la vera differenza tra gli animali e l’essere umano è l’autocoscienza e la capacità di comunicare.

Imparare a comunicare in maniera vincente con gli altri ci permette di creare rapporti duraturi e appaganti, produttivi e gratificanti. Imparare a comunicare in maniera efficace anche con noi stessi (self talk) fa la differenza nel raggiungimento di risultati importanti.

Scopriamo le regole base della comunicazione

La comunicazione è la base della gestione emozionale, la base della preparazione mentale e la base per le varie tecniche di miglioramento personale.


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Un mental coach deve essere un eccellente comunicatore e deve essere molto bravo a insegnare al suo coachee a comunicare con gli altri e con se stesso in maniera produttiva.

 

4. Preparazione mentale

Quello che fa la differenza

La differenza nello sport, nel lavoro, nei rapporti, a scuola e in qualsiasi altro ambito è la capacità di arrivare pronti alle sfide che la vita ci pone. Non solo pronti tecnicamente ma anche e soprattutto pronti mentalmente.

Chi è preparato mentalmente vince. Chi è preparato mentalmente raramente si trova senza risorse. Chi è preparato mentalmente ha una marcia in più, sempre!

A Central Park si può anche fare yoga

 

5. Vivere il presente

L’obiettivo più importante

“Vivere il presente” è la ragione più importante per rivolgersi a un mental coach, non solo per raggiungere livelli straordinari, ma anche e soprattutto per imparare ad essere davvero felice e a godersi attimo dopo attimo gli eventi e le esperienze della vita.

Vivere il presente è fondamentale per ogni persona. Ma la maggioranza di esse lo dimentica.

Invitatela ad uscire come se fosse la prima volta

Vi lascio con una frase che mi piace moltissimo: «Il passato non esiste più ed è inutile avere rimpianti, il futuro non esiste ancora ed è inutile preoccuparsi, il presente è un dono e va vissuto a pieno!»

 

E voi, quale aspetto del mental coach preferite?

Ecco cinque aspetti importanti dell'attività del mental coach: vota il tuo preferito.

 

Segnala altre cose che si possono imparare da un mental coach nei commenti.

2 COMMENTI

  1. Tutte cose che fa già lo psicologo e lo psicoterapeuta. Una scorciatoia tutta italiana per accaparrarsi una clientela a basso costo per chi ne fa richiesta.

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