Il necrologio che Ennio Morricone si è scritto da solo

Ieri il mondo della musica e della cultura italiana è stato colpito dalla triste notizia della scomparsa di Ennio Morricone, compositore tra i più grandi della storia del cinema. L’artista aveva 91 anni, ma a commuovere è stata anche la scelta del Maestro di scriversi in anticipo il necrologio.

Morricone ha selezionato poche parole, modeste, com’era nel suo carattere: nonostante fosse uno dei musicisti più venerati al mondo, ha sempre scelto di definirsi piuttosto come un artigiano. Abbiamo deciso di riprodurre qui di seguito le parole da lui scelte, che oggi sono comparse anche sui principali quotidiani.

Ennio Morricone

Io, Ennio Morricone, sono morto. Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino e anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita.
 
C’è una sola ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare.
 
Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert, per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita. Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria, Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli Marco, Alessandra, Andrea, Giovanni, mia nuora Monica, e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca. Spero che comprendano quanto li ho amati.
 
Per ultima Maria (ma non ultima). A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio.

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