Quanti tamponi sono stati fatti nelle regioni italiane? Ecco i dati

Da varie settimane siamo bombardati da dati sull’epidemia di Covid-19, dati che però rischiano di non essere sempre significativi, per stessa ammissione della Protezione Civile. Un paio di giorni fa, però, le autorità hanno diramato qualche statistica a nostro avviso più importante: quella sul numero di tamponi effettuati nelle varie regioni.

Nonostante anche questi dati – che arrivano dal bollettino del 23 aprile 2020 – presentino delle omissioni e dei punti oscuri (gli esperti hanno già rilevato che, ad esempio, le statistiche di Puglia, Sicilia, Basilicata e Molise paiono poco attendibili, perché contraddittorie), c’è comunque qualche dato per fare delle analisi un po’ più sostanziate.

I tamponi effettuati in Italia al 23 aprile 2020

Anche perché ormai è abbastanza chiaro a tutti che la strategia migliore per evitare un alto numero di morti e un diffondersi del virus è quella di effettuare tamponi frequenti a una buona parte della popolazione. La statistica che vi proponiamo oggi, qui sopra, sembra dimostrarlo.

La regione che ha effettuato più tamponi finora in rapporto alla popolazione è infatti il Veneto, che non a caso è considerata pressoché unanimemente la regione che meglio ha reagito al coronavirus. Lì, nonostante ci fosse uno dei primi due focolai, i morti sono stati pochi rispetto alle altre regioni del nord.

Lombardia e Piemonte, che paiono aver gestito peggio l’emergenza, si piazzano invece a metà classifica, ma di gran lunga ultime tra le regioni del nord. La Lombardia, in proporzione, ha fatto ad esempio la metà dei test del Veneto. Insomma, un grafico da studiare e da cui, forse, ripartire.

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