In questi giorni varie ricerche sulla grande distribuzione e sui supermercati hanno mostrato come sono cambiati, durante la quarantena, gli acquisti degli italiani. Abbiamo preso proprio alcuni di questi dati – quelli relativi ad un mese fa – per cercare di fotografare al meglio questi cambiamenti.
Anche se la situazione è ancora in divenire e ogni settimana si registrano alcune importanti fluttuazioni, questi dati ci danno già in qualche modo la misura di come gli italiani abbiano reagito alle restrizioni dovute all’epidemia, almeno sul versante dei consumi alimentari.
Come si vede dal grafico, abbiamo diviso le voci più interessanti in tre categorie: le scorte, i beni di conforto e gli aperitivi, o almeno il cibo che serve per prepararli. Noterete subito che l’incremento più netto rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso riguarda la farina.
Molto alti, comunque, sono i consumi anche di burro, di uova, di pizze surgelate, di mozzarelle e di würstel. Senza dimenticare la camomilla, che ha visto decollare le vendite forse anche perché gli italiani cercano qualcosa con cui calmare i nervi in una situazione di inevitabile stress.
In generale, gli affari della grande distribuzione sono aumentati di circa il 10% in questo mese, con una crescita fortissima in particolare dell’e-commerce. Sono cresciuti, e di molto, infine anche gli acquisti nel reparto igiene e salute, soprattutto per quanto riguarda i guanti, l’alcol, la candeggina e il sapone.