La Chiesa di San Sepolcro a Milano è una vera e propria istituzione. Eretta nel 1030, è la più antica ancora in piedi in città, anche se ha subito nel corso dei secoli moltissimi rimaneggiamenti; ed è stata spesso al centro di riti e processioni, in unione con il Duomo.
Si compone di due livelli, quello superiore e la cripta. E proprio la cripta è stata, negli ultimi mesi, protagonista di un importantissimo restauro che si è concluso in questi giorni e ha portato a far riemergere diversi affreschi e decorazioni di cui non si era a conoscenza.
I muri dell’edificio, per via anche dell’umidità del sottosuolo, erano infatti ricoperti di muffe, sali e vernici posticce, aggiunte nel corso dei secoli. Il lavoro dei restauratori – che hanno lavorato grazie a un finanziamento di un milione di euro del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – è servito quindi a ripulire il tutto e a far riemergere quanto sepolto.
Ora si possono ammirare sui muri decorazioni floreali e stelle fitomorfiche, e sono emersi nuovi affreschi con crocifissioni, una Cena in casa di Simone, oltre a stucchi, decorazioni e altri quadri del periodo cinquecentesco e seicentesco.
Presto andrà in stampa un volume, pubblicato da Silvana Editoriale, che spiegherà nel dettaglio i lavori e le ricerche ad essi connesse, ma intanto la cripta è già visitabile. Il biglietto base costa 12 euro e la cripta è aperta dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 20. Info qui.
La foto di copertina è di Paolobon140 (via Wikimedia Commons)