Tema sull’amicizia: spunti e idee dalla scuola media alle superiori

Come scrivere un tema sull'amicizia

A scuola, nelle ore di italiano, si scrive molto. Ci si esercita dalla primaria fino alla fine delle superiori, allenandosi a formulare i pensieri e ad articolarli in testi via via sempre più particolari e complessi. Proprio a causa del gran numero di prove a cui veniamo sottoposti, gli argomenti di cui i professori ci chiedono di parlare però tendono alla lunga a ripetersi. E una delle tipologie più frequenti è, a ben guardare, quella del tema sull’amicizia.

Quali argomenti vanno portati, in un tema del genere? Quale struttura è meglio dargli? E come si possono collegare tra loro idee, esperienze personali e argomenti invece di studio? Abbiamo cercato di rispondere a tutte queste domande con una vera e propria guida, che trovate qui di seguito.

 

1. Che cos’è l’amicizia e perché è così importante

Prima di tutto, prima ancora di mettersi a scrivere la scaletta, bisogna cercare di capire che cosa sia questa benedetta amicizia. Il dizionario1 la definisce come un «vivo e scambievole affetto tra due persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima».

Già questa prima definizione ci permette di fare alcune riflessioni. In primo luogo, il vocabolario sembra indicarci che l’amicizia sia principalmente tra due persone, e non tra una persona e un gruppo. È davvero così? Voi come la vedete? Potrebbe diventare un argomento da sviluppare nel tema.

Perché l'amicizia è così importante
In secondo luogo, alla base dell’amicizia sembrano esserci un’affinità di sentimenti e una stima reciproca. Cioè bisogna provare qualcosa di simile: o l’uno verso l’altro, o entrambi verso una certa cosa o persona. Ci dev’essere, insomma, qualcosa che unisce: ma cosa?

La prima domanda da farsi, quindi, e da sviluppare in apertura è proprio se questa definizione possa venir accettata o vada secondo voi corretta, e perché. Dopodiché bisogna passare al secondo punto della nostra ideale scaletta: perché questa particolare forma d’affetto è così importante tra i giovani?

L’amicizia tra i giovani e tra gli adulti

Provate a pensare ai vostri genitori, ad esempio. Anche loro hanno degli amici, ma, di solito, li sentono e li vedono piuttosto poco. Passano intere giornate e settimane senza sentirli, mentre voi non sareste in grado di star lontano dai vostri compagni per più di una giornata.

Come mai c’è questa differenza? Perché in una certa età della vita l’amicizia diventa addirittura fondamentale, mentre prima – quando eravate bambini piccoli – e poi – quando diventerete adulti – è qualcosa di secondario?

Forse la risposta sta nel processo di maturazione, nel tentativo di trovare una propria identità. Identità che si delinea proprio nel confronto con gli altri, con quelli che ci assomigliano – per età, per gusti, per passioni – ma che allo stesso tempo si differenziano in parte da noi. A quell’età, la nostra identità quindi si delinea più con gli amici che con gli adulti.

Questa è una possibile chiave di lettura, ma voi potete benissimo trovare la vostra. Certo, bisogna pensarci un attimo, bisogna prendersi qualche minuto, prima di cominciare a scrivere, per racimolare le idee. Non è però tempo perso, ma sono momenti necessari per strutturare meglio il proprio tema.

 

2. L’amicizia tra simili e tra diversi

A questo punto, cerchiamo di addentrarci meglio nel tema. L’amicizia, ci diceva il dizionario, è più facile quando c’è una certa vicinanza tra i due soggetti. Ma non è sempre così: ci sono dei casi in cui i due amici sono tra loro diversissimi e non sembrano avere nulla in comune. Eppure il rapporto funziona. Perché?

Esistono infatti quelle che potremmo definire “amicizie tra simili” e “amicizie tra diversi”. Nel primo caso si può incappare in un rapporto quasi simbiotico, in cui addirittura si finisce per prevedere le reazioni dell’amico perché ragiona esattamente come noi. Nel secondo però arrivano forse molti più stimoli.

I protagonisti di Stand by Me, così diversi eppure così simili
Al di là di quale sia la base dell’una o dell’altra tipologia di legame, quel che conta in questi casi è infatti l’effetto. Un’amicizia tra simili ci rafforza e ci rassicura, perché vediamo davanti a noi qualcuno che ci assomiglia e ci conferma che non siamo poi così sbagliati.

Un’amicizia tra diversi, invece, è forse più difficile da portare avanti, perché comporta anche dei contrasti e delle fatiche non indifferenti. Però una persona diversa da noi non smette mai di stimolarci, di portarci fuori dal nostro guscio, di proporci cose a cui non avremmo mai pensato. Qual è la vostra esperienza al riguardo? Pensateci e descrivetela.

 

3. Parlare delle esperienze personali

Un elemento fondamentale, infatti, in questo tipo di tema è quello di tirare in ballo anche qualche esperienza personale. Se il professore o la professoressa vi ha proposto un tema sull’amicizia, infatti, è perché ritiene che sia una cosa che conoscete, che vivete sulla vostra pelle. E quindi si aspetta che portiate anche voi stessi all’interno del testo.

Provate pertanto a ripensare alle vostre esperienze personali. Quali sono quelle persone che potreste definire “amiche”? Sono tante o poche? Vi assomigliano o sono completamente diverse da voi? Cosa ricevete e cosa date a queste persone? Potreste fare a meno di loro?

Amiche
Queste sono domande introduttive, che vi possono guidare nella riflessione. Ma è bene che scegliate una o due amicizie specifiche e le analizziate più in profondità. Cosa avete imparato sulla vostra pelle riguardo all’amicizia? Quando vi pare che un’amicizia possa definirsi malata e quando invece sana?

Portate qualche esempio, o diretto o indiretto (cioè che vi ha coinvolti in prima persona o che ha coinvolto qualche vostro conoscente), e cercate di trarne degli insegnamenti. E di descriverli, di conseguenza, nel vostro tema.

 

4. Cosa ne pensavano gli antichi: Aristotele, Cicerone

Per rendere più corposo un elaborato, è bene collegarsi però anche ai propri studi e tirare quindi in ballo quello che la cultura ci ha lasciato sull’amicizia. Avete affrontato questo argomento in qualche materia? In sociologia, in letteratura, in cittadinanza? Pensateci, e se avete qualche conoscenza usatela, per supportare il vostro punto di vista.

Se però non avete nulla in mente, vi proponiamo noi qualche veloce suggerimento. Ad esempio, il grande filosofo greco Aristotele ha dedicato pagine importanti al tema dell’amicizia. Egli la riteneva indispensabile alla vita, ma distingueva tra tre tipi di amicizia: quella di utilità, quella di piacere e quella di virtù.

Alla scoperta della filosofia di Aristotele per quanto riguarda l'amicizia
L’unica vera amicizia è quella di virtù, quella in cui, cioè, non ci si vuol bene per i vantaggi o per il divertimento, ma per puro amore dell’altro. Quest’amicizia è la più elevata e secondo Aristotele sorge più facilmente quando c’è una certa vicinanza e una qualche forma di uguaglianza (uguale intelletto, uguale fortuna e così via).

Il De amicitia di Cicerone

Al tema dell’amicizia Cicerone dedicò invece un intero dialogo, il Laelius de amicitia. Lì esaltava l’amicizia dei romani, basata sulle virtù e in particolare sulla coesione anche politica. L’amicizia neppure per lui doveva nascere dalla ricerca dell’utile, ma da un sentimento disinteressato che si allargava alla sfera pubblica.

«Nulla è tanto adatto alla natura umana – scriveva il grande oratore latino – e tanto conforme sia alla buona che alla cattiva sorte. Chi osserva un vero amico, osserva l’immagine di se stesso».

 

5. Cose ne pensano i moderni: qualche citazione recente

E se vogliamo invece spostarci sui moderni, cosa hanno detto i filosofi e gli scrittori dei tempi recenti sull’amicizia? In questi casi è difficile trovare una dottrina vera e propria dedicata a questo tema, ma sono almeno disponibili delle citazioni che possono aiutarci a rafforzare il nostro scritto.

C’è chi scambia l’amicizia per compassione e non vuole accettare aiuto per paura di passare per debole.
(Erica Jong)

Interessante è, ad esempio, questa citazione di Erica Jong. La scrittrice statunitense, infatti, ci permette di introdurre il tema dell’aiuto reciproco, che è fondamentale all’interno di un’amicizia ma che non è sempre semplice accettare, per il rischio di essere in debito e di passare per il lato “debole” della coppia.

Contrariamente alla convinzione generale, non credo che gli amici siano necessariamente le persone che ti piacciono di più, sono semplicemente le persone che sono arrivate lì per prime.
(Peter Ustinov)

Più cinica è invece la visione di Peter Ustinov, grande attore britannico vincitore di due premi Oscar negli anni ’60. Secondo lui, l’amicizia non è un legame poi così particolare, ma semplicemente si instaura per una serie di coincidenze. Voi sareste d’accordo? È una visione che può essere discussa certamente nel tema.

Peter Ustinov

L’amicizia è prima di tutto certezza, ed è questo che la differenzia dall’amore. È anche rispetto, e accettazione totale di un altro essere.
(Marguerite Yourcenar)

Infine, un ultimo tema che può essere analizzato nel tema è forse quello della differenza tra amicizia ed amore. Se l’amicizia è una forma d’affetto, allora cos’ha di diverso rispetto appunto all’amore che ci lega per la vita ad un’altra persona, all’amore sessuale, di coppia? Marguerite Yourcenar, autrice di Memorie di Adriano, un’idea ce l’aveva, ma voi siete d’accordo?

 

E voi, quale spunto sull’amicizia preferite?

Ecco cinque spunti per un tema sull'amicizia: vota il tuo preferito.

Note e approfondimenti

 

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