Testo e significato di Sally: cinque cose sulla canzone di Vasco Rossi

Alla scoperta del significato di Sally, la canzone di Vasco Rossi

Quello di Vasco Rossi è uno dei nomi più noti del rock e più in generale della musica italiana. In più di 40 anni di carriera ha pubblicato decine di album e centinaia di canzoni, che spesso ha portato nelle parti alte delle classifiche, alternando toni aggressivi a ballate romantiche o introspettive. A quest’ultimo gruppo appartiene una delle sue canzoni più note, su cui oggi vogliamo spendere qualche parola in più. Abbiamo infatti intenzione di parlarvi del significato di Sally.

Pubblicata nel 1996 all’interno dell’album Nessun pericolo… per te, la canzone è stata scritta da Vasco e poi arrangiata da Celso Valli. Come singolo andò benissimo e si aggiudicò due dischi di platino, entrando nella memoria non solo dei fan del Blasco.

Negli anni poi è stata reinterpretata da diversi altri cantanti, che a volte hanno saputo anche rilanciarla. Ora però addentriamoci nelle sue pieghe, prima con il testo, poi con la spiegazione dello stesso, e infine qualche curiosità.

 

1. Il testo

Sally cammina per la strada senza nemmeno
guardare per terra.
Sally è una donna che non ha più voglia
di fare la guerra.

Sally ha patito troppo,
Sally ha già visto che cosa
ti può crollare addosso,
Sally è già stata punita…
per ogni sua distrazione o debolezza,
per ogni candida carezza
data per non sentire l’amarezza.

La copertina di Nessun pericolo... per te di Vasco RossiSenti che fuori piove,
senti che bel rumore.

Sally cammina per la strada sicura
senza pensare a niente.
Ormai guarda la gente
con aria indifferente.

Sono lontani quei momenti
quando uno sguardo provocava turbamenti,
quando la vita era più facile
e si potevano mangiare anche le fragole…
perché la vita è un brivido che vola via,
è tutto un equilibrio sopra la follia,
sopra la follia.

Senti che fuori piove,
senti che bel rumore.

Ma forse Sally è proprio questo il senso, il senso
del tuo vagare.
Forse davvero ci si deve sentire
alla fine un po’ male.

Forse alla fine di questa triste storia
qualcuno troverà il coraggio
per affrontare i sensi di colpa
e cancellarli da questo viaggio…
per vivere davvero ogni momento
con ogni suo turbamento
e come se fosse l’ultimo.

Sally cammina per la strada leggera,
ormai è sera.
Si accendono le luci dei lampioni,
tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni.

Ed un pensiero le passa per la testa,
forse la vita non è stata tutta persa,
forse qualcosa s’è salvato,
forse davvero non è stato poi tutto sbagliato…
forse era giusto così.
Forse ma, forse ma sì.

Cosa vuoi che ti dica io?
Senti che bel rumore.

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2. Il significato

La canzone è tutta incentrata su una donna, Sally. Una donna che ne ha già passate tante: nei primi versi infatti Vasco ce la mostra sconfitta, che guarda per terra e che non ha più voglia “di fare la guerra”, ovvero di combattere per la propria felicità.

Sally ha sofferto, soprattutto in amore. Si è innamorata ed ha amato, ha dato carezze e tenerezza, ma in cambio ha ottenuto crolli, delusioni, turbamenti. La sua storia è quella di tante persone, anche dello stesso Vasco, che ha ammesso di essersi identificato in questa figura femminile, per via di una vita segnata, allo stesso modo, da varie cadute.

Vasco Rossi tra gli anni '80 e '90
La canzone riprende in mano anche qualche ricordo della vita di Sally. Ricordi dolci della giovinezza, di quando il mondo pareva più semplice, di quando la natura (simboleggiata dalle fragole) sembrava accompagnarla verso la felicità. Ma la vita è imprevedibile, vola via, in un precario equilibrio tra speranza e follia.

Il pezzo, però, si spegne con una nota positiva. Vasco ci presenta ancora Sally che cammina, di sera. Ora però la donna, dopo tutte queste riflessioni interiori, si sente leggera. I lampioni, il rumore della pioggia: varie cose le fanno pensare che forse tutto quel dolore ha avuto un senso. E che forse si può ancora guardare avanti.

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3. Quando e come fu scritta

Vasco Rossi ha avuto modo di spiegare più volte la genesi di questa canzone, sia in televisione (ad esempio in una celebre intervista concessa a Vincenzo Mollica1), sia in dichiarazioni alla stampa.

Durante una visita a Saint-Tropez, Vasco entrò in un locale che trovò inaspettatamente pieno di donne bellissime, tutte italiane. Finì, per sua stessa ammissione, per innamorarsi un po’ di tutte e cominciò a parlare con diverse di loro. Alla fine, solo, a tarda sera rientrò nella barca in cui era alloggiato.

Vasco Rossi intervistato da Vincenzo Mollica per lo Speciale TG1
Invece di dormire, però, si mise a suonare. Come ha raccontato, era pieno di carica, era pieno di adrenalina, ma non aveva una donna con cui stare. Perciò sfogò, o sublimò, quella sua tensione erotica nella canzone, in cui mise parte di quelle storie che aveva ascoltato, ma anche molto di sé.

La canzone venne scritta di getto, una parola dietro l’altra, e conclusa in pochissimo tempo. Anche la frase più celebre – quella dell’equilibrio sopra la follia – sgorgò quasi spontanea dalla penna di Vasco, che anzi ha dichiarato di essere stato tentato all’inizio di toglierla, perché gli sembrava quasi eccessiva. Per fortuna non l’ha fatto.

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4. Le varie cover

Come dicevamo in apertura, Sally non è più solo una canzone di Vasco Rossi. Forse per la sua capacità di toccare diverse corde e di facilitare l’immedesimazione nella sua protagonista, questo brano è stato infatti reinterpretato da vari autori.

Fiorella Mannoia nel 2017

La versione più nota, oltre a quella di Vasco, è indubbiamente quella registrata da Fiorella Mannoia, che ha fatto di questo brano uno dei suoi cavalli di battaglia. Esperta nel tratteggiare, con la sua voce, diverse storie femminili, la cantante romana ha cominciato ad eseguire il pezzo in concerto già nel 1998.

 
L’anno dopo, nel 1999, l’ha inciso e inserito nel suo album Certe piccole voci, che allora arrivò fino alla terza posizione della hit parade italiana. Ha poi continuato ad eseguire il pezzo in numerose occasioni, anche in concerti trasmessi in TV o raccolti in DVD.

Tra le altre interpreti, infine, merita di essere menzionata Noemi, che ha cantato più volte il brano, anche in duetto con la stessa Fiorella Mannoia. In tempi più recenti, infine, Sally è stata usata anche all’interno di diversi talent musicali, eseguita ad esempio da Eleonora Anania prima e da Rita Bellanza poi a X Factor.

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5. Le altre Sally della musica

Il nome di Sally, però, non era un inedito nella storia della musica. Già altri cantautori, infatti, avevano deciso di dedicare delle canzoni a donne che portavano quel nome, che in realtà in inglese non è altro che una variazione di Sarah.

In primo luogo, nel 1920 a Broadway venne varato un musical intitolato semplicemente Sally. Fu uno dei più grandi successi degli anni ’20 e lanciò la carriera di Marilyn Miller, diva di quei tempi. A finanziarlo era Florenz Ziegfield, quello delle Ziegfeld Follies, e raccontava la storia di una sguattera che diventava ballerina.

Vasco Rossi con Fabrizio De André e Dori Ghezzi nel 1984, quando i due artisti lo visitarono in carcere
Nel 1956 uscì poi Long Tall Sally, uno dei primi classici del rock’n’roll. Scritta da Robert Blackwell, Enotris Johnson e Little Richard, venne incisa da quest’ultimo e poi reinterpretata, negli anni, da artisti del calibro di Elvis Presley, i Kinks, Jerry Lee Lewis, gli Scorpions e soprattutto i Beatles.

Infine, in Italia esiste un’altra Sally molto famosa, quella di Fabrizio De André. Il cantautore genovese, tra l’altro amico di Vasco Rossi, scrisse un pezzo con questo titolo assieme a Massimo Bubola e lo inserì nell’album Rimini del 1978. Anche quel pezzo raccontava di delusioni, forse in chiave autobiografica, ma in quel caso Sally era un maschio.

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Ecco cinque cose da sapere su Sally, la canzone di Vasco Rossi: vota la tua preferita.

Note e approfondimenti

  • 1 Lo speciale di allora, della durata di quasi un’ora, può essere rivisto qui.

 

Segnala altre cose da sapere sul testo e sul significato di Sally nei commenti.

1 COMMENTO

  1. Sally è qualunque donna (ma qualunque uomo) che ha amato, con dolcezza si è donata con purezza ma è stata dal tempo delusa/punita (e con lo sguardo assente non guarda più in terra) è stanca (è una donna che non ha più voglia di fare la guerra perché ha patito troppo e ha già visto che cosa le può crollare addosso), lei da piccolina e poi da ragazza (e si potevano mangiare anche le fragole) e quindi come donna cercava l’amore che sognava (e per ogni sua debolezza forse cercava solo una carezza per non sentire l’amarezza) sino a rasentare la follia (per poi trovare un difficile equilibrio) e quindi ad isolarsi oggi dietro alle chat o agli spritz (sono le fragole di oggi) concretizzando soprattutto rapporti superficiali senza saperlo a priori.
    Resta infatti sotto sotto in donne sensibili e dolci come Sally la voglia di trovare il partner della vita riprovandoci ma la presa di coscienza di averlo semmai trovato porterà a vivere con “ambivalenza” di amore e odio alternati come difesa (con aria indifferente senza pensare a niente) e con il terrore di ricadere in ogni forma di sofferenza patita per colpa o di un padre-padrone controllante o a seguito della prima relazione lunga, un matrimonio/convivenza da parte di un marito/compagno che le ha lasciate di nuovo sole.
    Ecco Sally in cerca di una candida carezza mentre (la pioggia che è “fuori”) lei spera lavi via qualche brutto ricordo lasciando la speranza che la vita con le sue tappe (lungo le vie illuminate dai lampioni) Sally trovi l’uomo con cui rivivere questa volta il vero amore (come se fosse l’ultimo), ecco finalmente la fragola buona (qualcuno troverà il coraggio per affrontare i sensi di colpa e cancellarla da questo lungo viaggio) tra l’indifferenza e la superficialità di amici e sconosciuti (tutta la gente davanti alle televisioni).
    Il finale lo scriverà lei (Forse, ma forse, ma si. Cosa vuoi che ti dica io? Senti che bel rumore)!

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