Tom Holland: i film e il fisico dell’ultimo Spider-Man

Tom Holland nei panni di Spider-Man

Fino a pochi anni fa lo conoscevano solo gli addetti ai lavori; oggi è una vera e propria star di Hollywood, capace di portare i suoi film in vetta alle classifiche in tutte il mondo. Stiamo parlando di Tom Holland, il giovane protagonista delle ultime pellicole su Spider-Man rilasciate all’interno del Marvel Cinematic Universe.

Il ragazzo, classe 1996, ha già dato prova di sé in diversi film, sia supereroistici che non. E si appresta a diventare uno dei divi più stimati, apprezzati e – diciamolo – amati del cinema di domani. D’altronde, vanta già un considerevole stuolo di fan affezionatissimi e devoti.

Proprio per questi motivi vale la pena di conoscerlo meglio e di ripercorrerne quindi la carriera. Nell’articolo che segue troverete la storia della sua vita finora, una panoramica di tutti i suoi lavori e poi anche qualche curiosità, legata al suo aspetto fisico e al modo in cui comunica sui social. Procediamo.

 

1. La biografia

Come dicevamo, Tom Holland è nato nel 1996. Per la precisione, il 1° giugno 1996 a Londra, figlio di una fotografa e di un autore comico. Il padre, Dominic Anthony Holland, è infatti abbastanza noto in Gran Bretagna per via soprattutto di alcune trasmissioni radiofoniche.

Dopo gli studi primari, Tom si è iscritto al Wimbledon College, una scuola che, a dispetto del nome, corrisponde più o meno alla scuola media e all’inizio del nostro liceo. Lì ha iniziato per la prima volta a ballare, partendo inizialmente dall’hip hop.

Notato dalla coreografa Lynne Page, tra il 2007 e il 2008 è stato scritturato per il suo primo lavoro: recitare nel West End di Londra e portare in scena il musical di Billy Elliot.

Le prime esperienze a teatro

Inizialmente a Tom era stata affidata la parte di Michael, il miglior amico del protagonista, ma nel giro di qualche mese ha stupito così tanto i responsabili da meritarsi una promozione e diventare così Billy. In questo modo ha cominciato a farsi conoscere e venire intervistato dalle TV britanniche (come si vede anche nella foto qui sotto).

Tom Holland intervistato nel 2010
Nel 2010, assieme ad altri tre attori che avevano interpretato Billy, è stato addirittura ricevuto a Downing Street dal primo ministro di allora, Gordon Brown, e ha potuto esibirsi in uno special celebrativo davanti anche ad Elton John.

Nel frattempo, la scuola a Wimbledon si avviava verso la fine. Così nel 2012 Tom si è iscritto alla BRIT School for Performing Arts e Digital, per continuare a coltivare il suo talento. Ma a quel punto aveva già cominciato ad affacciarsi dalle parti del cinema.

      

 

2. I film

Visto che il mestiere di Tom Holland è quello dell’attore, e in particolare dell’attore cinematografico, vale la pena infatti ora di cominciare a vedere quali sono i film in cui finora ha recitato, in modo da ricostruirne, per sommi capi, la carriera.

Abbiamo deciso di dividere questa sezione sostanzialmente in due parti: l’attività prima di Spider-Man e quella successiva a questo personaggio. Per un attore così giovane e, all’epoca, semisconosciuto, il ruolo da supereroe è infatti uno spartiacque importante. Ed è da qui che bisogna inevitabilmente partire.

 

Prima di Spider-Man

L’esordio con The Impossible

Abbiamo già parlato dei successi conseguiti a teatro dal piccolo Tom. Nell’estate del 2010, a 14 anni appena compiuti, Holland era infatti pronto per il grande salto, cioè per lasciate i palcoscenici d’Inghilterra per cercare fortuna sul grande schermo.

Cominciò infatti a partecipare ai provini e proprio quell’estate superò quello per il film The Impossibile, che avrebbe costituito il suo esordio davanti alla macchina da presa. La pellicola, diretta da Juan Antonio Bayona, sarebbe però uscito solo due anni più tardi, nel 2012.

Il film, spagnolo dal punto di vista della produzione, si avvaleva di un cast anglofono formato anche da attori di primissimo piano come Ewan McGregor e Naomi Watts. Proprio lei per questa interpretazione conquistò una nomination sia agli Oscar che ai Golden Globes.

Tom Holland lì sosteneva la parte di Lucas, il primo dei tre figli della coppia e quello che, inevitabilmente, aveva lo spazio maggiore. La storia si svolgeva durante lo tsunami del 2004, che si abbatté sulla Thailandia e provocò migliaia di vittime.

Tre film in sequenza

La buona performance fornita in The Impossible attirò l’attenzione dei critici, che elogiarono la capacità di Holland di unire dinamismo e dramma. E attirò anche nuovi ingaggi. Tra il 2013 e il 2015 il giovane attore recitò in tre film, tutti piuttosto importanti, anche se in ruoli da comprimario.

Il primo fu Come vivo ora, un film britannico con Saoirse Ronan come protagonista. La pellicola è ambientata in futuro prossimo venturo in cui scoppia una bomba atomica su Londra e in tutta l’Inghilterra viene istituita la legge marziale. Holland interpretava Isaac, un ragazzo che doveva sopravvivere assieme ad altri coetanei.

Poi ebbe una parte in Locke, pellicola di Steven Knight che fu presentata fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia e incentrata su Tom Hardy, l’attore protagonista. Lui è in realtà l’unico a comparire sullo schermo, visto che gli altri interpreti recitano tutti al telefono, senza vedersi in faccia. E tra questi c’era Holland.

Infine, ha avuto un ruolo nel kolossal Heart of the Sea, pellicola di Ron Howard in cui ha potuto incontrare per la prima volta Chris Hemsworth. Il protagonista di quel film è infatti l’interprete di Thor, con cui Tom Holland avrebbe poi recitato nelle pellicole degli Avengers.

 

Dentro al Marvel Cinematic Universe

Il 23 giugno 2015 è una data importante nella carriera (e nella vita) di Tom Holland1. Quel giorno fu infatti annunciato ufficialmente che il giovane attore inglese era stato scelto per interpretare Spider-Man nel reboot della serie.

Il suo nome si andava quindi ad aggiungere a quello dei due che l’avevano preceduto, cioè Tobey Maguire ed Andrew Garfield, star ormai di primo livello di Hollywood. La sua prima apparizione col costume, però, non avvenne all’interno di un film a lui dedicato.

Come ricorderete, infatti, il nuovo Spider-Man esordì dentro a Captain America: Civil War, praticamente un film degli Avengers più che del solo Cap. Lì il nuovo Uomo Ragno si schierava, sostenuto da Tony Stark, all’interno della guerra tra supereroi che era andata creandosi.

Già in quella prima – e parziale – apparizione Tom Holland riuscì però a convincere sia la critica che il pubblico. In molti arrivarono a scrivere che, nonostante le buone performance dei precedenti Peter Parker, Holland era stato il primo in grado di catturare completamente l’essenza del personaggio.

Spider-Man: Homecoming

Dopo quel positivo esordio, era ora di mettere in cantiere anche questo benedetto film su Spider-Man. L’opera uscì nel 2017, col titolo di Spider-Man: Homecoming per la regia di Jon Watts. Holland vi recitava al fianco di Jon Favreau, Marisa Tomei, Robert Downey Jr. e Zendaya, oltre che contrapposto a Michael Keaton.

Il vecchio interprete del Batman di Tim Burton, infatti, impersonava il principale antagonista dell’aracnide mascherato, ovvero una versione rivisitata dell’Avvoltoio, suo storico avversario.

Dopo un paio di mesi nei cinema di tutto il mondo il film aveva già incassato quasi 900 milioni di dollari, un totale più che lusinghiero anche per un film della Marvel. E questo nonostante ci fosse un po’ di diffidenza, visto che si trattava del secondo reboot in pochi anni per il personaggio.

I critici esaltarono soprattutto le scelte del casting, perché Tom Holland riuscì a conferire una nuova umanità al personaggio mentre Keaton ben si comportò nei panni di un avido – ma altrettanto umano – Avvoltoio. Per questo ruolo Holland si aggiudicò anche un Teen Choice Award e un Saturn Award.

Spider-Man: Far from Home

L’attore, comunque, è tornato ad indossare i panni di Peter Parker quasi subito. Nel 2018 è comparso in Avengers: Infinity War, assieme ovviamente a molti altri personaggi, e nell’aprile 2019 è stata la volta di Avengers: Endgame.

Nel luglio 2019 la Marvel ha poi lanciato nelle sale il secondo capitolo della nuova saga di Spider-Man, Far from Home. Lì sono tornati a duettare con Holland anche Zendaya, Jon Favreau e Marisa Tomei, a cui si sono aggiunti Samuel L. Jackson, Cobie Smulders e Jake Gyllenhaal. La regia è stata affidata di nuovo a Jon Watts.

L’esito è stato ancora una volta premiato sia dalla critica che dal pubblico. Il secondo ha tributato al film un esordio da favola al botteghino, superando, per velocità, i dati fatti registrare dal primo capitolo della saga.

I critici hanno lodato ancora una volta il cast, in particolare le performance di Holland, Zendaya e Gyllenhaal (quest’ultimo nei panni del nemico Mysterio). Tutti elementi che pare abbiano convinto la Marvel a premere sull’acceleratore del terzo film di Spider-Man con Holland come protagonista.

D’altronde, Far from Home si conclude con una scena dopo i titoli di coda che ha fatto ben sperare i fan. Ci vorrà del tempo, certo, ma il contratto di Holland d’altra parte prevede sei film con la Marvel (a parte Civil War), e finora il ragazzo è apparso solo in quattro.

 

I premi e i riconoscimenti

Abbiamo accennato anche a qualche premio, e vediamo ora di approfondire la questione. Perché Tom Holland è ancora molto giovane, ma come abbiamo visto ha già una solida carriera alle spalle, molto apprezzata da chi lavora nel settore.

I premi conseguiti in questi anni stanno a dimostrarlo. La lista, in questo senso, è già piuttosto impressionante. Questi i riconoscimenti già messi in bacheca:
– Premio del National Board Review per la miglior rivelazione maschile nel 2012 per il film The Impossible;
Spotlight Award dell’Hollywood Film Festival come miglior esordiente nel 2012 per The Impossible;
Young Artist Award come miglior giovane attore nel 2013 per The Impossible;
Empire Award come miglior debutto maschile nel 2013 per The Impossible;
Premio BAFTA come miglior stella emergente nel 2017;
Saturn Award come miglior attore emergente nel 2017 per Captain America: Civil War;
Teen Choice Award come migliore attore in un film estivo nel 2017 per Spider-Man: Homecoming;
– un altro Saturn Award come miglior giovane attore nel 2018 per Spider-Man: Homecoming.

 

L’attività come doppiatore

Ci rimane da presentare un aspetto meno noto del lavoro di Tom Holland. Il giovane attore britannico, infatti, è oggi celebre per il suo viso e la sua espressività, ma nella fase iniziale della sua carriera ha lavorato molto anche con la voce, come doppiatore.

L’esordio per lo Studio Ghibli

Il suo primo ingaggio cinematografico fu anzi proprio in questa veste, quando, nel 2010, fu scelto per doppiare la versione inglese di Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento, film animato prodotto dallo Studio Ghibli. La pellicola è stata sceneggiata e prodotta da Hayao Miyazaki.

Nel 2019 è tornato poi a lavorare coi cartoni animati doppiando Spie sotto copertura, il nuovo film animato dei Blue Sky Studios (quelli de L’era glaciale e Rio) distribuito però dalla Disney. Accanto a lui ha recitato anche Will Smith.

Infine, nel 2020 uscirà un altro suo lavoro al microfono: si tratta di Onward, il nuovo film della Pixar ambientato in un mondo popolato da elfi, troll, sirene, centauri, spiriti e unicorni. A Holland è stato affidato il ruolo principale, e sarà affiancato tra gli altri anche da Chris Pratt.

      

 

3. Il fisico di Tom Holland

Ad aver stupito molti, in questi anni, non sono state però solo le capacità recitative di Tom Holland, perché, d’altronde, nei film Marvel non contano solo quelle. Si tratta di pellicole in cui l’azione ha infatti un ruolo fondamentale, e pertanto bisogna mettere in campo anche delle discrete doti fisiche.

Certo, saper dare la giusta espressione in un momento drammatico può risultare decisivo, ma altrettanto decisivo è essere in grado di mostrare dei muscoli che siano in qualche modo compatibili con le acrobazie che si vanno a compiere sulla scena. E forse pochi, da questo punto di vista, avrebbero scommesso su Tom Holland, prima di vederlo sullo schermo.

Invece l’attore inglese ha dimostrato di avere tutti i numeri per poter stare al fianco di Chris Evans, di Chris Hemsworth o di Chris Pratt (tutti, casualmente, con lo stesso nome di battesimo). Merito di un intenso programma di allenamento, e di un fisico già strutturato dai tempi di Billy Elliot.

Quel ruolo – così dinamico e intenso, soprattutto quando recitato a teatro – aveva infatti preparato il piccolo Tom a quello che avrebbe poi dovuto fare nei panni di Spider-Man. L’arrampicamuri, infatti, è da sempre considerato un eroe “ballerino”, più agile che forte, più iperattivo che muscoloso.

Un’altezza non memorabile

Se avete visto delle foto di Tom Holland di fianco a Zendaya, sua collega nei film di Spider-Man, vi sarete subito resi conto che però il primo problema da affrontare era un altro: il nuovo Peter Parker non è particolarmente alto. Holland dichiara infatti 1,72 metri, mentre Zendaya arriva a 1,78 (che diventano di più coi tacchi).

Un’altezza contenuta non tanto in assoluto, quanto se paragonata agli altri attori che lavorano nel Marvel Cinematic Universe. I già citati Chris (Evans, Hemsworth e Pratt) misurano ad esempio, rispettivamente, 1,83, 1,90 e 1,88 metri. Solo Robert Downey Jr., col suo 1,74, si avvicina a Tom, ma la sua altezza è spesso mascherata dall’armatura di Iron Man.

Per fortuna, Spider-Man non è però un eroe che deve impaurire per la sua imponenza. Anzi, al contrario, è soprannominato “l’amichevole Spider-Man di quartiere” proprio perché è una persona all’apparenza comune, non particolarmente alta né dotata di un fisico notevole.

Anzi, Peter Parker all’inizio della sua avventura come eroe è solo un ragazzo. La Marvel, in questo reboot, ha voluto sottolinearlo più di quanto non avesse fatto in passato, e quindi la scelta di Tom Holland – con la faccia da perenne adolescente, ma anche un po’ più basso della media – si è rivelata particolarmente azzeccata.

Il programma di allenamento

Inoltre, come dicevamo, il nostro giovane attore si è sottoposto fin da subito a un intenso programma di rafforzamento. I coach che lo hanno seguito, infatti, hanno sottolineato che il ragazzo non si è sottoposto ad alcuna dieta particolare, ma semplicemente ha incrementato il suo allenamento, portandolo a livelli estremi.

L’allenamento-tipo, che Holland e il suo trainer hanno illustrato qualche tempo fa a Men’s Journal, prevede cinque giorni di allenamento a settimana, così ripartiti:

Giorno 1
Riscaldamento con:
– 3 serie da 5 di trazioni alla sbarra;
– 3 serie da 10 di dips;
– 3 serie da 20 di piegamenti (flessioni);
Allenamento con un circuito (da fare due volte) composto da:
– 100 metri di sprint;
– 25 box jump;
– 25 Sledgehammer Swing (colpi di mazza);
– 25 sit-up;
– 25 burpee;
– 25 sit-up;
– 25 Sledgehammer Swing (colpi di mazza);
– 25 box jump;
– 100 metri di sprint.

Giorno 2
A scelta, un’attività tra:
– 1-2 ore di boxe, parkour o ginnastica;
– 30 minuti sul tapis roulant o sulla cyclette, a livello intenso.

Visualizza questo post su Instagram

Finally got a B-twist down! @gymaidltd #airtrack

Un post condiviso da Tom Holland (@tomholland2013) in data:

Giorno 3
Riscaldamento con:
– 3 serie da 5 di trazioni alla sbarra a presa larga;
– 3 serie da 10 di dips;
– 3 serie da 20 di piegamenti (flessioni);
Allenamento con un circuito (da fare tre volte, con pesi abbastanza importanti) composto da:
– 400 metri di corsa;
– 25 sit-up;
– 15 sollevamenti pesi con distensione lenta;
– 12 distensioni su panca;
– 10 dumbbell snatch con un braccio.

Giorno 4
A scelta, un’attività tra:
– 1-2 ore di boxe, parkour o ginnastica;
– 30 minuti sul tapis roulant o sulla cyclette, a livello intenso.

Giorno 5
Riscaldamento con:
– 3 serie da 5 di chin-up;
– 3 serie da 10 di dips;
– 3 serie da 20 di piegamenti (flessioni);
Allenamento con un circuito (da ripetere cinque volte) composto da:
– 10 distensioni su panca con pesi da 65 chili;
– 10 floor wiper con bilanciere da 65 chili;
– 10 burpee;
– 10 stacchi da terra con pesi da 65 chili;
– 10 hanging knee/leg raise.

 

4. Il gossip e le storie d’amore

Passiamo ora al versante rosa. Prima di tutto, però, bisogna dire che, complice la giovane età, Holland non ha fatto parlare finora moltissimo i giornali scandalistici. D’altronde, lui stesso ammette di avere una vita abbastanza consuetudinaria: nonostante il successo vive ancora a Kingston upon Thames, un sobborgo di Londra, vicino alla casa dei suoi genitori.

Proprio i suoi genitori sembrano aver avuto un ruolo fondamentale nella gestione del successo. Tom ha spiegato che suo padre, il già citato Dominic, lo ha aiutato a non montarsi troppo la testa dopo il successo di Spider-Man.

Per il resto, Tom vive solo, se si eccettua Tessa, un bell’esemplare di Staffordshire Bull Terrier. Nessuna donna convive con lui, anche se l’attore ha più volte confermato che si considera un tipo contrario alle avventure fugaci, e più portato per i rapporti stabili.

Proprio a conferma di tutto questo ha dichiarato a lungo di essere single e soprattutto troppo preso dal lavoro per potersi dedicare ad una storia seria. Ad ogni modo, qualche pettegolezzo lungo gli anni è uscito comunque.

Inoltre, proprio mentre scrivevamo questo articolo il tabloid The Sun se ne è uscito rivelando il nome di quella che dovrebbe essere la fidanzata ufficiale di Holland, almeno stando ad alcune indiscrezioni. Andiamo però con ordine, partendo prima di tutto dalle ipotesi fatte negli anni scorsi.

Con Zendaya?

Era forse inevitabile, vista la chimica che emerge nei film di Spider-Man, che i fan e gli addetti ai lavori si chiedessero se tra Tom Holland e Zendaya – che interpreta MJ – ci fosse qualcosa di più di un semplice rapporto professionale.

I due hanno più volte smentito questa ipotesi e confermato di essere solo amici. Zendaya – il cui nome completo è Zendaya Maree Stoermer Coleman – è molto nota negli Stati Uniti per via di un paio di sitcom prodotte dalla Disney, A tutto ritmo e K.C. Agente segreto.

Zendaya in Spider-Man: Far from Home
Essendo nata nel 1996 è coetanea di Tom Holland, anche se più giovane di qualche mese. Ad ogni modo, proprio lei ha ironizzato più volte su questa fantasia dei fan (e dei giornali), prendendo in giro chi voleva vedere in foto promozionali la prova di una loro possibile relazione.

Qualcuno ancora insiste con questa teoria, ma ormai da due anni abbondanti i due attori continuano a smentirla e probabilmente non ha alcun fondamento. Il che non esclude però, come sostengono alcuni, che Holland non abbia una vera fidanzata da qualche parte, lontana dalle telecamere.

Le ragazze precedenti

Si sa, ad esempio, che all’inizio della sua carriera, quando non era ancora così famoso, ha frequentato alcune colleghe dello show business. A 16 anni, in un’intervista all’Evening Standard, lui stesso spiegava di avere una ragazza.

Attorno al 2015 ha frequentato per qualche tempo Elle Lotherington, una sua coetanea che ha lavorato spesso come aiuto regista sia in film che in videoclip musicali. La relazione non è mai stata confermata da Holland, ma ci sono numerosissime foto di quel periodo che li ritraevano insieme in atteggiamenti intimi2.

Poi è stata la volta di Ella Purnell, attrice londinese sempre classe 1996. La ragazza interpretava la versione adolescente della protagonista in Maleficent e poi è entrata nel cast di Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali.

Lei e Tom si sono presentati insieme ai BAFTA del 2017 e alcuni addetti ai lavori, presenti anche al successivo party, hanno dichiarato che era abbastanza evidente che i due costituivano una coppia. Ad ogni modo, non ci sono state poi altre occasioni in cui i due si siano presentati assieme.

Olivia Bolton, forse la ragazza giusta

Come dicevamo, però, tutte queste ipotesi sono cadute negli ultimi giorni. Il Sun ha infatti avvistato Holland a Londra, al British Summer Time Hyde Park Festival, accompagnato da una ragazza. E ponendo le domande giuste, è riuscito a scoprire di chi si trattava.

La fidanzata pare rispondere al nome di Olivia Bolton, una giovane londinese che lavora nel settore della produzione digitale. E la relazione pare essere stata confermata da una persona vicina alle due famiglie. Sì, perché Olivia sarebbe prima di tutto un’amica di famiglia.

Stando alle informazioni raccolte, i due si conoscerebbero quindi da molto tempo, ma il loro rapporto si sarebbe concretizzato solo di recente. Anche in questo caso, quindi, Tom Holland avrebbe confermato la sua indole “familiare” e in un certo senso casalinga, che preferisce le abitudini consuete al fascino delle luci di Hollywood.

      

 

5. Come seguire Tom Holland sui social network

Concludiamo cercando di darvi le indicazioni giuste per coltivare la vostra passione per Tom Holland. Perché, giunti a questo punto, probabilmente vorrete continuare in qualche modo a seguire questo attore così promettente e dotato.

Il modo giusto per farlo – oltre a continuare a vedere i suoi film – è quello di seguirlo sui social network. Holland d’altra parte è molto attivo sia su Twitter che su Instagram3, ovviamente in modo diverso.

Nel primo caso, si concede ad esempio svariati momenti scherzosi, in cui twitta a distanza ad esempio con colleghi o dimostra una buona dose di autoironia. Con Instagram, invece, è tutto ovviamente molto più “visivo”, ma anche lì Tom non manca di gettare nella mischia, di tanto in tanto, un po’ di buon umore.

 

E voi, cosa preferite di Tom Holland?

Ecco cinque cose da sapere su Tom Holland: vota la tua preferita.

 

L’infografica col riassunto finale

Le cose da sapere su Tom Holland

Note e approfondimenti

  • 1 E lo è per sua stessa ammissione, come si può leggere in questo tweet.
  • 2 Tra l’altro, qui trovate il tweet con cui, nel 2015, la Lotherington festeggiava (in quanto “girlfriend”) il nuovo ingaggio di Tom come Spider-Man.
  • 3 I due account ufficiali li trovate, rispettivamente, qui e qui.

 

Segnala altre cose da sapere su Tom Holland nei commenti.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here