
Cinque cose belle oggi compie un anno: i primi articoli cominciarono infatti a comparire online a fine settembre 2013, ma già da un paio di settimane il dominio era stato acquistato, il logo disegnato, la struttura del sito impostata.
È stato un anno caratterizzato da sempre grande impegno e da crescenti risultati, visto che il sito continua inesorabilmente ad aumentare le proprie dimensioni (abbiamo appena superato quota 400 cinquine) e il numero dei visitatori. Più avanti in questo articolo vi daremo svariati numeri, che crediamo possano aiutare a capire l’impegno che ci abbiamo messo. Vi riveleremo però anche qualche curiosità e dato tecnico, per far sì che questo non sia un articolo (troppo) autocelebrativo.
Per festeggiare l’anniversario – e se siete nostri visitatori abituali l’avrete già notato – abbiamo deciso inoltre di rinnovare completamente la grafica, da un lato per renderla più agile e veloce, e dall’altro per adattarla meglio ai vari dispositivi mobile che usate sempre più in massa per visitarci.
È una grafica che speriamo vi piacerà, più pulita della pur bella impostazione precedente, e in cui ci sembra sia anche più facile trovare quello che si cerca. Siamo diventati grandi, e anche il nostro aspetto esteriore crediamo che adesso lo dica.
Indice
I cinque articoli più…
Letti e riletti
Sfruttiamo le statistiche di Google Analytics per dare una panoramica veloce su alcuni degli articoli più rappresentativi prodotti quest’anno. I cinque pezzi più letti, ad esempio, sono quello sulle cinque migliori canzoni per svegliarsi al mattino, sui cinque migliori giochi di strategia militare per PC, sulle cinque migliori scene di sesso nei film, sulle cinque migliori cose da fare il sabato sera in coppia e infine sulle cinque migliori canzoni da dedicare alla migliore amica.
Cosa leggete con maggiore attenzione
Volete sapere invece quali sono le pagine su cui i nostri lettori passano più tempo, e quindi leggono con maggiore attenzione? Al primo posto, a sorpresa (anche se più avanti spiegheremo perché), ci sono cinque storiche squadre di football americano in Italia, al secondo i linguaggi di programmazione più usati, al terzo i fatti della vita privata di Keanu Reeves, e poi di nuovo le scene di sesso e le spiegazioni su come si usa Evernote.
Concludiamo con gli articoli che, secondo le statistiche, sembrano spingervi a leggere subito qualche altra pagina del sito e a non abbandonarci dopo una sola lettura: in testa c’è la recente pagina sugli scrittori russi dell’Ottocento, seguita da quelle sulle app ispirate a Tetris, sui libri incompiuti, sulle morti cinematografiche più divertenti e sulle religioni delle Cronache del ghiaccio e del fuoco.
Le cinque ricerche più…
Frequenti, curiose, pazze
Come fanno i visitatori a capitare sul nostro sito? Principalmente tramite i motori di ricerca, Google in primis. Ma quali sono le parole chiave che li portano a finire sulle nostre pagine? A scartabellare i dati emergono varie curiosità. In primo luogo, le stringhe che maggiormente conducono a noi sono “keanu reeves vita privata”, della quale vi abbiamo già linkato la pagina di riferimento, “canzoni sulla morte“, “frasi pallavolo“, “libri per adolescenti” e “canzoni sull’estate“.
Ma ci sono risultati anche molto più sorprendenti. Ad esempio, alla sessantasettesima posizione – quindi parecchio in alto, considerando la mole di ricerche dall’apertura del sito ad oggi – si trova “scene di sess0 film americani”, con lo “0” al posto della “o”, errore che in realtà errore non è, visto che che l’uso dello zero serve ad aggirare eventuali blocchi su certe parole “sensibili” sui forum; e poi i disperati “17 crediti e 31 agli scritti con quanto rischio di uscire?” o “all’esame di maturità si può prendere un voto inferiore a quello di ammissione?” che conducono alla nostra pagina sugli esami di maturità, un “albert heinstein andava male a scuola” che fa pensare che Einstein non fosse l’unico ad andare male a scuola, un “regali divertenti per chi ha smesso di lavorare” che invece di mandare alla pagina dell’INPS sul sussidio di disoccupazione ti porta al nostro articolo sui giochi di società fai da te (anche Google sa essere ironico, a volte).
Le ricerche più assurde e sgrammaticate
E poi moltissime altre ricerche assurde e sgrammaticate, che dimostrano come Google sappia leggere anche al di là dei difetti del nostro sistema scolastico: “qudro di merilyn monroe andy whorrol” porta effettivamente ai quadri di Andy Warhol, “qualle tera e piu forte dell mondo” che non so come porta al nostro sondaggio sulle squadre di calcio più forti o “parodia intorno alla mastusbazione maschile” che porta alle battute di Woody Allen sul sesso. Ma i più divertenti sono quelli che parlano con Google come se fosse un amico al bar: “ma quale notre dame de paris la cattedrale di firenze è molto più bella”, afferma uno prima di trovarsi catapultato sul nostro articolo relativo alle più belle cattedrali gotiche; “a cosa posso giocare x passarmi il tempo”, a cui sostanzialmente Google risponde consigliando di trovarsi una partner; infine segnalo l’educazione di “vorrei sapere il finale della telenovela rosa selvaggia episodi per favore”, che sembra contraddistinguere varie appassionate di telenovelas.
I cinque articoli che i social hanno più…
Letto e condiviso
Vediamo ora le pagine che i social hanno dimostrato di apprezzare di più, partendo prima con i risultati generali e poi specificando i vari siti, visto che emergono anche differenze notevoli a seconda del social network. In generale, i cinque articoli più letti sui social sono quello sul dialetto veneto, quello già citato sulle squadre di football americano (che presumo sia stato letto da più o meno tutti i tesserati dei vari team e dai loro parenti, dopo essere stato condiviso su un gruppo di appassionati su Facebook), quello sui filosofi italiani nati nel dopoguerra (che è stato condiviso anche da alcuni dei filosofi stessi), quello sui libri da cui cominciare a leggere e infine quello sugli architetti di sesso femminile, che ha avuto una vera impennata per la festa della donna.
Cosa legge chi proviene da Facebook e Twitter
Se poi guardiamo ai risultati di Facebook, che è il social che più ci porta dei lettori (il 49% del totale dei referrer), oltre ad alcune delle pagine già citate in ottima posizione sono anche la nostra guida ai programmi di fotoritocco per Mac, i migliori fumetti del 2013, i doppiatori di George Clooney, i film sui pittori e le morti più assurde della storia. Attorno al 20% c’è poi Twitter – dato che è probabilmente un po’ sottostimato, visto che Analytics fa fatica a capire da dove provengono i visitatori che usano i vari client non ufficiali su cellulare – dove primeggiano l’analisi delle migliori serie Bonelli degli ultimi anni, le introduzioni di Italo Calvino, le magliette di Sheldon Cooper, i giocatori del Mondiale 2006 che sono scomparsi e i modi di organizzare le app.
Al terzo posto tra i social, a sorpresa, si piazza FriendFeed, che supera sia Pinterest che Tumblr messi assieme (e d’altronde il nostro sito è molto più verboso che visuale, anche se spesso parliamo d’arte e di film). Lì hanno avuto particolarmente successo i nostri articoli sui quadri più spaventosi e macabri, sulle sitcom inglesi più divertenti, sulle fotografie di Robert Capa, sui romanzi di fantascienza e sui daltonici più famosi.
I cinque utenti più…
Tipici e sorprendenti
Ma qual è il nostro utente tipico? È chiaramente difficile dirlo con sicurezza, ma vari strumenti ci possono dare una mano ad inquadrarlo. Ad esempio Facebook ci dice che il nostro utente tipico è uno studente maschio, romano, interessato a questioni che riguardano la scuola, la scelta universitaria (il nostro articolo sulle Facoltà di Medicina è, in questo senso, molto letto) e però anche i videogiochi, e in particolare le nostre guide ai migliori strategici di guerra e ai giochi open world.
Windows battuto da Android e iOs
Ma nonostante questa buona presenza di ragazzi diciannovenni o giù di lì, più del 60% dei nostri lettori sono donne, ben ripartite in tutte le fasce d’età dai 18 anni in su (mentre le minorenni sembrano ancora pacatamente snobbarci, nonostante il nostro recente articolo su Selena Gomez). È abbastanza sorprendente però il dato che riguarda il sistema operativo che i giovani e i meno giovani usano per leggerci: Windows domina ovviamente il mercato, ma solo con il 43% quando probabilmente anche solo sei o sette anni fa la percentuale era doppia (e all’interno del mondo Microsoft la versione più diffusa è la 7, con circa il 60% delle visite, seguita a sorpresa dall’immortale XP, che arriva al 16,5%, e poi da Windows 8, Vista e così via); ma la cosa più significativa è che al secondo e al terzo posto ci sono rispettivamente Android (quasi 25%) e iOs (22%), che sommati insieme superano Windows: il settore mobile è insomma ormai importantissimo. Più indietro il Mac, sotto al 7%, Windows Phone (1,37%) e Linux (1,06%).
Inoltre, i nostri utenti sembrano ben propensi a spendere, quando trovano qualcosa di interessante e da noi consigliato: Amazon, ad esempio, ci comunica di aver venduto vari libri in inglese che consigliavamo come utili per allenarsi nella lingua, oltre ad alcuni gialli per ragazzi e vari libri di scrittori spagnoli da noi segnalati.
I cinque dati statistici più…
Curiosi e interessanti
Concludiamo con qualche altra curiosità in ordine sparso. Intanto, a sorpresa, gli utenti italiani coprono solo il 93% degli accessi al sito; il resto proviene da Svizzera (quasi l’1%), Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Brasile, Olanda, Australia, Belgio, Grecia, Albania, Romania, Canada, Danimarca e poi via via tutti gli altri. Se nel paese elvetico si può pensare almeno in parte ai cantoni italiani, siamo abbastanza sicuri che il grosso degli accessi da USA, UK, Francia, Spagna, Olanda, Australia, Belgio e forse anche Brasile proviene da italiani all’estero, che non sono certo pochi. Infatti la percentuale di quelli che hanno il computer impostato con la lingua francese, tedesca, spagnola o olandese è notevolmente più bassa di quella di chi ci legge da quei paesi.
Le città da cui riceviamo più visite sono Milano (quasi il 18%), Roma, Napoli, Torino, Bologna, Palermo, Catania, Firenze, Bari e Treviso; tra quelle straniere la prima è Londra (0,34%), seguita da Lugano, Zurigo, Parigi, New York, Madrid, Berlino, Barcellona, Tirana e Monaco di Baviera. Indicativo anche il dato sui browser: Chrome arriva quasi al 39%, Safari (sia in versione desktop che mobile) è al 23,5%, Internet Explorer e Firefox si piazzano entrambi poco sopra al 10%.
Il duopolio Apple-Samsung
E concludiamo con un’altra curiosità: chi ci legge da mobile usa principalmente una SIM della Wind, seguito da quelli che usano TIM, Tre e, staccati, Vodafone. Guardando i modelli di smartphone e di tablet più usati, infine, l’iPhone sviluppa quasi il 30% del traffico mobile, l’iPad il 15%, i vari modelli di Samsung Galaxy sfiorano sommati tutti assieme il 20% (con l’S III e l’S IV saldamente in testa); al di fuori di questo duopolio Apple-Samsung si segnalano, con percentuali per la verità piuttosto misere, il Nokia Lumia 520 (0,72%), l’LG Nexus 5 (0,70%), l’LG Optimus L9 (0,51%), lo Huawei Y300 Ascend (0,38%) e il Google Nexus 7 (0,37%).