Negli scorsi giorni dagli Stati Uniti è arrivata una notizia molto importante per chi si occupa di medicina e soprattutto per chi ha un proprio caro malato di fibrosi cistica: la Food and Drug Administration ha approvato il lancio di un nuovo farmaco che sembra avere effetti prodigiosi contro questa malattia.
La fibrosi cistica è infatti da molti anni uno dei problemi più duri che la ricerca medica si trova ad affrontare. È considerata la malattia genetica più mortale tra la popolazione caucasica, visto che colpisce diverse migliaia di persone nel mondo e le porta alla morte.
Negli Stati Uniti, solo per fare un esempio, ci sono 30.000 malati e la loro speranza di vita è di 44 anni (ma solo trent’anni fa era raro superare l’adolescenza). La fibrosi cistica provoca infatti la secrezione di muco molto viscoso che provoca infezioni polmonari, insufficienza pancreatica e svariati altri problemi.
Da anni si erano trovati dei modi per alleviare le conseguenze di questa malattia, ma mai si era riusciti ad intervenire sulla malattia stessa. Ora però c’è appunto un nuovo farmaco che in fase sperimentale ha dato risultato ottimi, tanto è vero che negli Stati Uniti è stato approvato con 5 mesi d’anticipo rispetto al normale iter d’esame.
Si chiama Trikafta ed è in realtà frutto della combinazione di tre diversi altri farmaci. Ha dato risultati estremamente positivi sul 90% dei pazienti e, se preso regolarmente, potrebbe trasformare la malattia in qualcosa di gestibile, in una condizione cronica ma non mortale, come avviene con i malati di diabete. I risultati dei prossimi mesi, in questo senso, saranno decisivi.