Una senzatetto canta Puccini in metropolitana e scuote l’America

Negli Stati Uniti il problema dei senzatetto è, in questi anni, diventato ancora più grave di un tempo, soprattutto in California. Lì si stima vivano 140.000 homeless, circa la metà di quelli presenti in tutto il territorio nazionale, e le loro storie sono spesso tragiche. Una di essi, Emily Zamourka, è stata però ripresa mentre cantava un’aria di Puccini nella metropolitana e il suo caso è diventato virale.

La donna è un’immigrata moldava arrivata negli Stati Uniti una trentina d’anni fa. A quanto si sa, aveva un lavoro ma a causa di una malattia e dell’alto costo della sanità americana ha perso la casa e si è ridotta negli ultimi anni a vivere per strada.

Per qualche tempo si è guadagnata da vivere suonando il suo violino, ma poi dei vandali gliel’hanno distrutto. Così ora, di tanto in tanto, canta in metropolitana. Proprio in una di queste occasioni, mentre eseguiva l’aria O mio babbino caro di Giacomo Puccini, è stata ripresa da un poliziotto di Los Angeles, che poi ha postato il video sui social.

Il concerto improvvisato è subito rimbalzato sui profili di diverse persone diventando virale. E i media hanno cominciato in fretta ad occuparsi della storia di questa senzatetto, a cui in queste ore pare sia stato perfino offerto un contratto discografico (offerta che la Zamourka pare aver rifiutato).

Piuttosto, la donna, intervistata, ha ribadito l’importanza della gentilezza anche verso i senzatetto, che spesso vengono trattati in malo modo, non solo in America. Il suo discorso, sincero e semplice, ha scosso l’opinione pubblica e l’università locale, la prestigiosa UCLA, ha deciso di creare un fondo di 20 milioni di dollari proprio per promuovere la gentilezza.

Nascerà così presto un nuovo ente chiamato Bedari Kindness Institute che analizzerà i vantaggi della gentilezza in diversi campi – dalle scienze sociali all’economia – e cercherà di promuoverla. All’università avevano da tempo in mente qualcosa del genere, ma il discorso di Emily Zamourka pare sia stato decisivo per dare l’ultima spinta al progetto.

   

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